Regia di Sergio Castellitto , con Sergio Castellitto (Timoteo ), Claudia Gerini (Elsa ), Penelope Cruz (Italia), Angela Finocchiaro (Alda).
In come dopo un incidente stradale, la sedicenne Angela viene ricoverata nello stesso ospedale dove lavora come medico il padre Timoteo.
Durante la veglia alla figlia, Timoteo rievoca un segreto doloroso del suo passato, la sua relazione extraconiugale con Italia, una giovane emarginata, molto diversa dalla molgie elsa e completamente estranea all’ambiente borghese e ricco di cui Timoteo fa parte…
Tratto dal romanzo omonimo (2002) di Margaret Mazzantini- che è anche la moglie di Sergio Castellitto, regista e protagonista del film- è un film molto lodato dalla critica e premiato anche dal pubblico (che già aveva decretato il successo del romanzo).
Devo quindi essere l’unica a cui non è piaciuto…e sinceramente, l’ho trovato davvero molto brutto e squallido; decisamente ho fatto molta fatica a digerirlo, e, cosa rara, alzarmi dalla poltrona e uscire dal cinema è stato rigenerante!
Peccato, perché si vede che gli attori hanno preso molto sul serio il loro lavoro e i loro personaggi: in particolare si vede che- come più volte dichiarato dalla stessa attrice- Penelope Cruz ha molto amato il personaggio della sfortunata Italia, e ci ha messo davvero passione, grinta, amore nella sua interpretazione. Io stessa, che non amo molto questa attrice, ho percepito tutto ciò attraverso la figura di Italia, una reietta capace di grande nobiltà d’animo e sentimenti puri.
Mi è piaciuta molto anche Claudia Gerini con la sua luminosa bellezza a tratti malinconica nel ruolo della moglie che intuisce ma preferisce riempire il vuoto con i suoi silenzi enigmatici ma pieni di domande inespresse; anche Castellitto è bravo nei panni del complesso Timoteo, personaggio che a me è sembrato sgradevolissimo nonostante la dose di umanità profusagli dall’interprete.
Credo sia stata proprio la dinamica della storia a rimanere indigesta…
Nella colonna sonora una delle pochissime canzoni di Vasco Rossi che mi piacciono, il brano UN SENSO.
Nessun commento:
Posta un commento