giovedì 30 dicembre 2021

Classifica 2021

 L'anno scorso abbiamo tutti salutato il 2020 con un sospiro di sollievo e la speranza che il 2021 peggio di così non poteva essere; diciamo che le speranze collettive e le mie personali si sono avverate solo a metà.

Per quanto mi riguarda, i problemi sul lavoro continuano in uan scuola diversa ma con situazione altrettanto pesante di quella dell'anno scorso. 

A livello di salute, anno decisamente negativo: risolti parzialmente i problemi dell'anno scorso, ne sono spuntati altri che a distanza di mesi non si riesce a identificare; oltretutto anche mia mamma e mia sorella stanno avendo problemi di salute molto seri, per questo l'attuale situazione sanitaria mi fa preoccupare ancora di più

Livello personale: situazione non pervenuta, ma comunque ho iniziato un percorso che spero mi possa aiutare in qualche modo se non a cambiare la mia vita, perlomeno ad accettare ciò che non può essere cambiato. La strada comunque è ancora lunga, problemi vecchi di decenni non si possono risolvere in poco tempo.

Insomma le uniche cose positive di quest'anno sono stati i vaccini e il ritorno al cinema dopo un anno e mezzo...un po' poco anche per i miei standard non altissimi. 



Per quanto riguarda le mie visioni cinematografiche e non, l'unico colpo di fulmine di quest'anno è stata la serie tv "Il commissario Ricciardi" con relativi libri, per il resto ho visto cose belle e cose meno belle ma poco di entusiasmante. 


Ecco la mia classifica 2021, come sempre non in ordine di preferenza: 


- Il commissario Ricciardi (serie tv)

- Come un gatto in tangenziale- Ritorno a Coccia di Morto;

- Qui rido io;

- Vita da Carlo (serie tv)

- The crown 4 (serie tv);

- Alfredino- Una storia italiana (serie tv);

- Alida (documentario)

- La soffiatrice di vetro. 


Buon anno a tutti!

Diabolik, 2021

 


Regia di    con Luca Marinelli (Diabolik), Miriam Leone (Eva Kant), Valerio Mastandrea (Ispettore Ginko), Serena Rossi (Elisabeth Grey), Alessandro Roja (Giorgio Caron).


Clearville, anni '60: Diabolik è un imprendibile criminale, spina nel fianco dell'ispettore Ginko che nonostante gli sforzi non riesce a catturarlo. Nel tentativo di rubarle un raro diamante in suo possesso Diabolik conosce l'ereditiera Eva Kant e si innamora di lei, che a sua volta conquistata diventa la sua compagna e complice. Eva però è corteggiata  dal viceministro della Giustizia Giorgio Caron, che per "convincerla" la ricatta....



Ultimo film di quest'anno al cinema , inizio premettendo che conosco sommariamente l'opera delle sorelle Giussani da cui il film è stato tratto quindi non posso fare grandi confronti con l'originale. 

Il film mi è piaciuto e tecnicamente è bello e fatto molto bene: bravissimi gli attori, belle le ambientazioni e la colonna sonora, storia un po' inverosimile e tirata un po' in lungo con troppi accenni lasciati in sospeso (preludio ad altri sequel?). Unica cosa (e non di poco conto): l'ho trovato piuttosto freddino, non mi ha trasmesso alcuna emozione (se non il dispiacere per tutti quei poveretti fatti fuori da Diabolik senza alcuno scrupolo).


La storia si concentra sull'incontro tra il Re del Terrore e la sua amata storica Eva Kant e sull'inizio della loro relazione: nelle intenzioni dei registi probabilmente era l'incontro tra due anime gemelle "particolari" (eufemismo) e perennemente avulse dal mondo e dal contesto in cui vivono, che si trovano riconoscendosi e compensandosi a vicenda. Bellissimo, peccato che non ci sia alcuna vera alchimia tra i due personaggi, pur essendo Luca Marinelli e Miriam Leone (presi singolarmente) bravissimi e coinvolgenti nei loro ruoli...ma ripeto, è proprio come coppia che non si vedono, se non per brevi attimi (quando comunicano con il codice Morse ad esempio). Lui poi nelle scene in cui lo si vede con la "fidanzata finora in carica" Elisabeth Grey ( una Serena Rossi sprecatissima) viene voglia di farlo prendere a pizze in faccia da Hulk; qualcuno molto più bravo e competente di me riguardo a recensioni dei film ha scritto che in Diabolik probabilmente si nasconde l'animo di un Furio o di un Raniero almeno riguardo alle donne, e sono completamente d'accordo visto che è una cosa che penso da sempre quando mi capita di leggere o vedere di questi "bei tenebrosi oscuri". Attenta cara Eva!


Ho comunque apprezzato il fatto che i personaggi non siano stati snaturati: Diabolik viene mostrato per quel che è, un genio del Male che non si fa scrupolo a eliminare poveri Cristi capitati per sbaglio sulla sua strada, con una sua morale (poca); Ginko tenace e malinconico (Valerio Mastandrea, il migliore dei tre); Eva bellissima, altera, stufa della sua vita e desiderosa di emozioni di ben altro genere (e anche lei con qualcosa di torbido nell'animo, altrimenti non si capisce come possa legare con Diabolik).

In due brevi ruoli appaiono anche Claudia Gerini e Vanessa Scalera, la Imma Tataranni dell'omonima serie tv. 


P.S: spero che la Bolla mi perdonerà l'affettuosa citazione.

martedì 28 dicembre 2021

Natale sul Nilo, 2002

 


Regia di Neri Parenti, con Massimo Boldi (Enrico Ombroni ), Christian De Sica (Fabio Ciulla ), Biagio Izzo (Gennaro Saltalaquaglia),Enzo Salvi (Oscar Tufello), i Fichi D'India (Max e Bruno),Lucrezia Piaggio (Lorella).


Per distrarre la figlia adolescente Lorella dal suo proposito di diventare Letterina di un programma tv il generale dei Carabinieri Enrico decide di trascorrere le vacanza di Natale con lei facendo una crociera in Egitto. Alla stessa crociera partecipano anche l'avvocato Ciulla che sta cercando di riconquistare la ex moglie, e Max e Bruno, due ingenu fratelli entrati in possesso di due anelli antichissimi a loro insaputa magici: uno porta fortuna e l'altro porta jella....



Uno dei cinepanettoni più noti e di successo, anche se francamente non ho mai capito perchè visto che non ha nulla di diverso rispetto agli altri.

I siparietti comici dei vari personaggi e le loro caratterizzazioni sono più o meno gli stessi di quelli ripetuti nel tempo in questo genere di film, così come i personaggi stessi: abbiamo De Sica che fa il marito traditore pentito (o quasi), Boldi più serio nel ruolo di un padre in contrasto con le aspirazioni della figlia adolescente (e che riserverà una piccola sorpresa nel finale), i Fichi D'India sono due fratelli pasticcioni, Enzo Salvi il solito romano squinternato ecc ecc. 

Rispetto ad altri credo che la cosa bella del film sia percepire il fatto che gli stessi interpreti si siano divertiti durante il loro lavoro, al di là del tipo di comicità talvolta eccessiva.





sabato 25 dicembre 2021

Barbie- La principessa e la povera (Barbie as The Princess and the Pauper), 2004

 


Regia di William Lau, con le voci italiane di: Daniela Fava (Annalisa, Erika, Narratore), Simone D'Andrea (Dominik), Riccardo Niessem Onorato (Julian).

In un minuscolo regno nascono nello stesso giorno due bambine: la principessa Annalisa, figlia del Re, ed Erika, figlia di popolani. Trascorsi 18 anni, Annalisa è soffocata dai doveri e dalle imposizione della Corte, nonchè dalla consapevolezza che presto la aspetta un matrimonio combinato; per evadere (letteralmente) da Palazzo la giovane comincia a girovagare in incognito per il Regno, dove incontra Erika. Entrambe sorprese dalla propria somiglianza e dopo aver scoperto la comune passione per il canto le due ragazze fanno amicizia...



Versione "Barbifera" del classico di Mark Twain "Il principe e il povero" ( ), è il film di Barbie che mi è piaciuto di più tra quelli che ho visto (pochi).

Non che abbia qualcosa di speciale rispetto agli altri ma mi ha divertito un po' di più. 

Per il resto, tutto come sempre: c'è Barbie nei panni di una principessa ribelle stile "Vacanze romane", stavolta con un alter ego con cui ci sarà un'ovvia storia di scambio partendo da un assunto totalmente assurdo, ovvero: che le due protagoniste siano totalmente identiche (Come anche narrata dalla canzone "Sono uguale a te" che accompagna il loro primo incontro). Ma dove, che non si assomigliano nemmeno per le unghie?!

Difatti quando si scambiano tutti i coinvolti credono all'errore sostanzialmente perchè in realtà non hanno mai visto Annalisa di persona....comunque vi assicuro che nemmeno i bambini all'epoca hanno creduto alla storia dello scambio!

Abbiamo Ken nella parte del Principe di turno, i soliti animali da accompagnamento (stavolta un cane e due gatti, leggermente ridicoli), un complotto che viene sventato dalla forza dell'amore e dell'amicizia ecc ecc. 

Si lascia vedere senza infamia nè lode, ricordo che le Barbie corrispondenti erano molto carine sopratutto quella di Erika.






mercoledì 22 dicembre 2021

Le follie dell'imperatore (The Emperor's New Groove), 2000


Regia di Mark Dindal, con le voci italiane di: Luca Bizzarri (Kuzco), Adalberto Maria Merli (Pascha),Anna Marchesini (Yzma),Paolo Klessisoglu (Kronk).


Kuzco è un giovane e viziato imperatore Inca, che come regalo per il suo 18esimo compleanno decide di costruire un parco acquatico personale su una collina già abitata da alcuni contadini. Quando Pascha, il capo del villaggio, si reca da Kuzco per esternare le proprie rimostranze, questi non se ne cura affatto e lo caccia via, sprezzante.
Il regnante non sa che  nel frattempo la strega Yzma ha ordito un complotto contro di lui per avvelenarlo e prendere il potere al suo posto; ma a causa della sbadataggine dell'aiutante Kronk la pozione bevuta da Kuzco lo trasforma in un lama, che viene abbandonato alle pendici del villaggio e ritrovato proprio da Pacha....






CArtoon Disney poco conosciuto rispetto ad altri, se non per i personaggi di Yzma e sopratutto di Kronk, diventati a loro modo iconici. 
Storia simpatica e diversa dai canoni disneyani fino ad allora in voga; forse per questo ha ottenuto meno successo e anche oggi è fra i cartoon meno ricordati. Eppure io- che l'ho visto solo pochi anni fa avendolo perso all'epoca- l'ho trovato fresco come stile, moderno e originale, con personaggi anch'essi diversi dai soliti presenti in questi cartoni. 
Innanzitutto Kuzco, il protagonista, giovane imperatore egoista e viziato dedito a soddisfare esclusivamente i propri desideri, ma anche ingenuo e in fondo solo, visto che non riesce a credere alle cattive intenzioni di Yzma fino a quando non ci sbatte il muso.

La serie di eventi raccontati nella trama lo porterà a dover arrangiarsi da solo e a sperimentare la vita di qualcuno che non solo viene del tutto ignorato dagli altri ma che comunque deve pure affidarsi a qualcuno se vuole avere qualche chance di sopravvivenza; il caso vuole che questo qualcuno sia proprio Pascha, il capovillaggio che aveva trattato con disprezzo poco prima. 
La storia verte sul viaggio che i due intraprendono per riportare Kuzco a Palazzo e smascherare la strega; ovviamente gli ostacoli sono intervallati da numerose situazioni comiche, dove le due coppie (Pascha- Kuzco e Yzma-Kronk) si ritrovano in situazioni parallele che rischiano di mandare il loro piano a monte; la parte più divertente in tal senso è quella del locale dove sostano, e in cui Kronk rivela inaspettate doti di chef alla Cannavacciuolo.
Se i protagonisti principali sono simpatici e funzionano adeguatamente, i personaggi che rimangono più in mente però sono proprio la cattiva Yzma (una Crudelia de Mon più comica) e Kronk, ingenuo e ottuso ma non cattivo; molto carina anche la simpatica e peperina moglie di Pascha, personaggio femminile diverso dai soliti disneyani.




sabato 18 dicembre 2021

Mollo tutto e apro un chiringuito, 2021

 




Regia di Pietro Belfiore, Davide Benacina e Andrea Fadenti, con Germano Lanzoni (il milanese Imbruttito), Valerio Airò (Il Giargiana), Laura Locatelli (Laura), Leonardo Uslengo (il Nano),Brenda Lodigiani (l'Imbruttita), Claudio Bisio (Boss),Benito Urgu (Bastiano),


Il fallimento di un importante affare fa cadere il Milanese Imbruttito in una profonda crisi depressiva che lo allontana dal lavoro, e dalla quale risorge a nuova vita con la proposta di un amico affarista di prendere in gestione un chiringuito su una spiaggia in Sardegna. Nonostante lo scetticismo della moglie Laura e del figlio, l'Imbruttito parte entusiasta per la nuova meta assieme al suo fidato stagista, il Giargiana , am ben presto si accorger che non è tutto oro quello che luccica....


Penso che il personaggio del Milanese Imbruttito- dall'omonimo canale Youtube- non abbia bisogno di molte presentazioni: io lo seguo da qualche anno e quando ho visto che usciva il film non ho potuto esimermi dall'andare a vederlo. A proposito, esiste anche il Bresciano Malmostoso...sapevatelo!

A mio avviso il rischio delusione era al 50%, ma si è per fortuna riusciti a evitarlo(anche se per un soffio, infatti il film non funziona al 100%e ho trovato alcune parti (specialmente nel finale) stiracchiate e inconcludenti. 


Tuttavia è un piacere ritrovare i personaggi principali del microcosmo dell'Imbruttito in un contesto diverso da quello cui siamo abituati, e il protagonista Germano Lanzoni regge bene il ritmo del film nel suo personaggio che incarna vizi e virtù del milanese DOC, mentre gli altri comprimari vengono un po' lasciati sullo sfondo (in particolare avrei preferito più spazio per L'Imbruttita, Brenda Lodigiani che qui si vede appena); funzionano un po' meglio i comprimari "inventati": i sardi, il Boss Claudio Bisio e lo strampalato industriale ecologista causa della crisi dell'Imbruttito, che poi avrà modo di riscattarsi.

Ora non mi resta che aspettare qualcosa dedicato all'Imbruttita (e magari anche al Nano, che ormai più tanto tale non è visto che dovrebbe avere 13 anni...)




mercoledì 15 dicembre 2021

Io sono Babbo Natale, 2020


 Regia di Edoardo Falcone, con Marco Giallini (Ettore ), Gigi Proietti(Nicola Natalizi), Barbara Ronchi (Laura),Alice Adamu (Alice).


Dopo aver trascorso sei anni in carcere, Ettore esce ma non trova nulla: non ha una famiglia, un lavoro e la sua ex compagna si è rifatta una vita assieme alla figlia avuta da lui, che egli non ha mai conosciuto.

Il suo destino sarebbe quello di tornare a fare il ladro come sempre se non incontrasse Nicola Natalizi, un anziano signore da lui inizialmente preso di mira, che dopo un inizio tribolato lo prende sotto la sua ala protettiva rivelandogli il suo segreto.....




Ultimo film di Gigi Proietti, non capisco come mai l'hanno fatto uscire un mese prima delle festività quando il periodo perfetto sarebbe stato proprio quello; ma forse, visti i tempi che corrono (e le nuove chiusure preventivate, anche se spero che non succederà) è stato meglio così!

Tipica gradevole e garbata commedia natalizia, dove un anziano e gentile signore dall'evocativo nome Nicola Natalizi tende uan mano a Ettore, ex carcerato liberato di recente ma completamente solo nella vita: la sua ex compagna si è rifatta una vita e nemmeno conosce la figlia da lei avuta. L'unica prospettiva che gli rimane è quella di continuare a fare il ladro come ha sempre fatto, non fosse per l'incontro fortuito con l'anziano signore che - dopo un inizio burrascoso- scopre essere proprio quel Babbo Natale che da piccolo non gli portava mai nulla (verrà spiegato in seguito il perchè). 


 Inevitabile che tra i due nasca un rapporto di amicizia attraverso cui Ettore troverà il modo di redimersi non solo aiutando l'anziano ma anche arrivando a instaurare un rapporto con la figlia e mettere al primo posto i bisogni e desideri altrui piuttosto che i propri. Il percorso non sarà proprio facilissimo ma la storia è godibile e simpatica, merito in particolare dell'interpretazione dei due protagonisti: in particolare vedere di nuovo Gigi Proietti lascia nel pubblico una scia di nostalgia, anche perchè il ruolo è davvero bello: leggero, simpatico, elegante e non banale anche se interpreta Babbo Natale. Giallini è bravo ma trovo non si stacca dal suo ruolo- tipo, ovvero quello del coatto sboccato e rude, "cattivo" solo in apparenza e in realtà segnato dai dispiaceri della vita e in cerca di un riscatto. Come coppia cinematografica i due funzionano molto bene, e ho trovato bravi anche i comprimari, compresa la bambina Alice. 

Insomma in caso riusciste a recuperarlo secondo me nel vale la pena!




sabato 11 dicembre 2021

Lina Wertmuller

 E' morta a Roma all'età di 93 anni la regista Lina Wertmuller, che oltre a essere una delle più importanti personalità della cinematografia italiana è stata anche la prima donna a essere candidata all'Oscar come miglior regista nel 1977   , per il film "Pasqualino Settebellezze".

Vero nome Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Eigg Spanol von Braueich, era nata a Roma nel 1928, e apparteneva a una famiglia con origini nobiliari. Nel 1946 cominciò a muovere i primi passi nel mondo dell'arte iscrivendosi all'accademia teatrale e lavorando come animatrice e regista di spettacoli per burattini. Il suo esordio come regista avviene con il film "I basilischi" (1963);dopo aver diretto la prima edizione di "Canzonissima" ( ), la grande notorietà arriva nel 1964 con lo scenggiato tv "Il giornalino di Gianburrasca". 

Nella sua lunghissima carriera ha toccato tutti gli ambiti dello spettacolo, lavorando oltre che per il cinema anche per il teatro, televisione, opere liriche, varietà radiofonici. E' stata anche autrice di sceneggiature e doppiatrice, avendo doppiato il personaggio di Nonna Fa in "Mulan".

Tra i suoi lavori si ricordano: "Rita la zanzara" (1965),"Mimì metallurgico ferito nell'onore" (1972), "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto" (1974), "Pasqualino Settebellezze" (1977), "Sabato, domenica e lunedì" (1990 ), "Io speriamo che me la cavo" (1992), "Ferdinando e Carolina" (1998), "Francesca e Nunziata" (2002), "Mannaggia alla miseria" (2009) e molti altri titoli. 

Nel 2020 ha ricevuto l'Oscar alla carriera; è stata sposata con lo scenografo Enrico Job.