Regia di Eros Puglielli, con Christian De Sica (Lucio De Roberti ), Lillo (Dino Doni), Isabella Ferrari ( Patrizia Giordano), Paolo Calabresi (Alexei Smirnoff), Beatrice Modica (Giorgia), Riccardo Maria Manera (Andrea).
Lucio, sfortunato giocatore d'azzardo pieno di debiti, si reca a Cortina per conoscere Guendalina, fidanzata del nipote Andrea e figlia di Patrizia, discografica manipolatrice e senza scrupoli. La quale a sua volta, essendo sull'orlo del fallimento, per evitare di pagare i debiti cerca di cedere la casa discografica all'ingenuo Dino Doni, cantante in declino alla ricerca di un riscatto, sopratutto per recuperare il rapporto con la figlia Giorgia....
Classico cinepanettone simpatico e senza particolari guizzi o cose che restano in mente della trama. Piacevole da vedere e con alcuni attori (il comico Lillo, Veronika Logan, se vogliamo anche Isabella Ferrari nel ruolo della cattiva di turno) azzeccati, ovviamente per chi non è contro questo genere a prescindere (e io, come sapete, non lo sono).
E' morta all'età di 73 anni l'attrice Olivia Hussey.
Nata a Buenos Aires nel 1951, si trasferì con la famiglia in Inghilterra quando aveva 7 snni. Esordì al cinema a 14 anni nel 1965 in "Accadde un'estate". Il successo a livello mondiale arrivò nel 1968 grazie al ruolo della protagonista in "Romeo e Giulietta" di Franco Zeffirelli, accanto all'attore Leonard Whiting che interpretava Romeo. Per questo ruolo la giovanissima attrice vinse un David di Donatello come migliore attrice.
Tra i suoi fil si ricordano: "Orizzonte perduto" (1973), "Assassinio sul nilo" (1978), "Il gatto e il canarino" (1978), "La bottega dell'orefice" (1989), "La preda perfetta" (2001). Ha recitato anche in svariate fiction tv, tra cui "Gesu' di Nazareth" (1977), "Gli ultimi giorni di Pompei" (1989), "Madre Teresa" (2003).
Il 17 dicembre è morta l'attrice spagnola Marisa Paredes, protagonista di molti film diretti da Pedro Almodovar.
Vero nome Marisa Luisa Paredes Bartolomè era nata a Madrid nel 1946; studiò recitazione al Conservatorio di Arte Drammatica ed esordì al cinema nel 1968 con "Requiem per un gringo". Dopo aver lavorato per anni in diverse telenovelas fu "scoperta" da Almodovar con il quale girò "Il fiore del mio segreto" (1995), "Tacchi a spillo" (1991), "Tutto su mia madre" (1999), "Parla con lei" (2003), "La pelle che abito" (2011).
Tra gli altri suoi film si ricordano anche "La vita è bella", "Tre vita e una sola morte" (1997), "Nessuno scrive al colonnello" ( ), "L'uomo che ama" (2008), "Latin Lover" (2014).
Anche quest'anno pubblico la classifica dei migliori film al cinema (per me, non in ordine numerico) del 2024.
- I tre moschettieri: Milady
- Spy family: Code White
- 50 km all'ora
- Cattivissimo me 4
- Ricomincio da taaaaac!
- L'estate di Cleo
- L'ultima settimana di settembre
- Leggere Lolita a Theran
- Napoli /New York
A livello personale, il 2024 è sicuramente stato uno degli anni peggiori della mia vita: oltre ad aver speso un sacco di soldi in visite mediche per svariati problemi di salute, a livello lavorativo è stato infernale da gennaio a giugno. Sono stata così male che ho seriamente pensato di cambiare lavoro, nonostante le difficoltà dovute all'età, alla difficoltà cronica di trovare lavoro in Italia e a molte altre cose. Da settembre in poi lavorativamente parlando la situazione è leggermente migliorata, per fortuna, ma il pensiero c'è ancora. A livello sociale, familiare ecc.....situazione sempre uguale, e sempre pessima. Ma ormai ci sono abituata.
Tutto ciò ha comportato una forte diminuzione della mia voglia di leggere e scrivere, nonostante la mia passione. Ora sto cercando di rimettermi un poco in carreggiata, con pazienza perchè con queste cose ci vuole sempre tempo.
Che altro dire....beh, non c'è nulla da dire. Gli anni con il 5 comunque mi hanno sempre portato fortuna, quindi spero ch anche stavolta sia così. Anche si inizia già con il piede sbagliato.
E' morta all'età di 90 anni l'attrice inglese Maggie Smith.
Nata nel 1934, vero nome Margaret Natalie Smith, debuttò molto giovane a teatro, per poi passare al cinema una volta trasferitasi negli Usa (nel 1958 in "Senza domani"). TRa i suoi film ricordiamo: "Otello" (1965), "La strana voglia di Jean" (1969, per il quale vinse lìOscar come migliore attrice protagonista), "Invito a cena con delitto" e "assassinio sul Nilo" (1976), "camera con vista" (1986), "Hook- Capitan Uncino" (1991), "Sister act" 1 e 2 (1992/1993), "Il giardino segreto" (1996), "Il club delle prime mogli" (1996), "Un tè con Mussolini" (1999), "Becoming Jane" (2007), "Marigold Hotel" (2012). Viene inolre ricordata dal grande pubblico per il ruolo della professoressa Minerva McGrannit nella saga di Harry Potter( ruolo che ha interpretato per l'intera serie di film), e per l Contessa Madre Lady Violet nella serie tv "Downton Abbey" (con relativi film nel 2019 e 2022).
Regia di Petro Belfiore, Davide Bonacina, Davide Rossi, Andrea Fadenti, Andrea Mazzarella, con: GErmano Lanzoni (Signor Imbruttito), Brenda Lodigiani (Imbruttita), Valerio Ariò (il Giargiana), Laura Locatelli (la Wife), Leonardo Uslengo (il Nano), Claudio Bisio (ex Capo), Paolo Calabresi (nuovo Capo),
Una brutta sorpresa per l'Imbruttito e i suoi colleghi: il Capo ha venduto l'azienda a un nuova multinazionale, e non si sa se tutti riusciranno a conservare il proprio posto di lavoro. Ol nuovo Capo infatti è fissatissimo con il "green", l'ecologia, la sostenibilità, l'inclusione ecc
Il Milanese Imbruttito Germano Lanzoni torna al cinema dopo il successo di "Mollo tutto e apro un chiringuito", con quello che potrebbe essere un seguito ideale della prima storia.
A causa di una forte crisi aziendale, stavolta l signor Imbruttito si ritroverà ad essere "dall'altra parte della barricata"; ovvero, causa licenziamento, diventerà il Giargiana di turno attraversando in una forte cristi esistenziale che lo porterà ad allontanarsi anche dalla famiglia e a incontrare un mondo per lui sconosciuto: quello dei precari costretti a fare anche più lavori per arrivare a stento a fine mese, condividendo casa con altre persone, senza poter fare progetti a lungo termine e spesso con difficoltà anche nel prenotare una visita medica. Per breve tempo anche l'Imbruttito diventerà uno di loro e sarà addrittura costretto a fare il rider; certo la parte è tirata un po' troppo in lungo e risolta con un colpo di scena piuttosto telefonato, ma per i fans del personaggio credo che l'interesse primario sia ritrovare il loro beniamino assieme a tutti i personaggi che compongono il suo mondo (La Wife, il Giargiana, L'Imbruttita, il Nano ecc) in un contesto nuovom senza comunque troppi scossoni.
Ciò ovviamente non impedisce di realizzare un film molto gradevole.
Il film esce nelle sale il 26 settembre, io l'ho visto in anteprima a Ferragosto.
Regia di Riccardo Milani, con Antonio Albanese (Michele Cortese ), Virginia Raffaele (Agnese ), Sergio Saltarelli (Nunzio), Alessandra Barbonetti (Maria Antonietta).
Michele, maestro elementare a Roma, a causa dell'eccessivo stress chiede ed ottiene il trasferimento nel piccolo paese di Rupe, un borgo isolato dell'Abruzzo nel cuore del Parco Nazionale. Qui scopre che la Scuola Primaria sua nuova sede, diretta dall'energica maestra Virginia, ha una sola classe composta da sei bambini e da tempo lotta per non essere chiusa.
Dopo qualche difficoltà iniziale Michele si ambienta nel paesino sostenendo la lotta di Virginia e del paese per tenere aperta la loro scuola....
Simpatico film che racconta un problema purtroppo sempre attuale: lo spopolamento dei piccolo borghi e paesini che rimangono pian piano abbandonati.
Un problema ahimè per ora senza troppe soluzioni, dato che oggettivamente non si può costringere la gente a rimanere a vivere in posti dove a volte non c'è nemmeno il medico di base; posti che magari sono bellissimi e pieni d potenzialit, ma (come viene sottolineato più volte durante il film) solo per i turisti che ci arrivano d'estate, senza la neve e senza tante altre problematiche che chi ci vive tutto l'anno deve purtroppo affrontare.
E inizialmente anche Michele, maestro elementare a Roma stufo della metropoli e disilluso dal mondo della scuola in generale, rimane vittima di questo errato modo di pensare: si trova invece di fronte a problematiche a lui sconosciute, gente tutt'altro che semplice, abituata a una vita di sacrificio in un posto bellissimo ma "dimenticato da Dio" (come si suol dire) e dove l'unica classe non solo è formata da una decina di bambini, ma tutti di età diverse. Eppure la preside cerca il più possibile di non mollare, consapevole che in un piccolo borgo già provato dalla chiusura anche di attività essenziali se chiude anche la scuola, può voler dire la fine.
Un problema che in questo caso viene risolto (almeno temporaneamente) in maniera un po' troppo spiccia, bypassando la burocrazia e quindi le leggi; non proprio un bel messaggio ma pazienza, anche se c'è da dire che il film dopo un po' comincia a perdersi, a parare su rapporti scontati fra i personaggi, a trovare soluzioni rasserenanti ma non certo esaustive, sopratutto su lungo termine. Insomma perde il ritmo e finisce per avvitarsi su sè stesso, anche se a mio avviso finale, con quegli splendidi paesaggi e in sottofondo la splendida canzone "Agnese" di Ivan Graziani (originario di quei luoghi) vale da solo il resto del film.
Bravissimo come sempre Antonio Albanese, molto bravi i bambini, Virginia Raffaele passabile.