martedì 30 novembre 2021

La famiglia Addams (The Addams Family), 1991

 


Regia di  Barry Sonnfeld,con Raul Julia (Gomez Addams), Anjelica Houston (Morticia Addams),Christopher Lloyd (Fester Addams), Jimmy Workman (Pugsley Addams), Christina Ricci (Mercoledì Addams), Judith Malina (nonna Addams), Carek Stuycken (Lurch),John Franklin (cugino Itt), 


Gomez Addams da tempo crca di rintracciare il fratello Fester, scomparso 25 anni prima dopo un litigio; tramite una seduta spiritica alla fine Fester viene ritrovato, peccato che in realtà sia un impostore che mira a impossessarsi della casa e di una fantomatica eredità...




Inizio il mese di dicembre, tradizionalmente da me dedicato ai film natalizi, con uno dei miei personali "classici natalizi" preferiti; ovvero un film non tradizionalmente appartenente al filone ma è diventato classico per me che non manco mai di vederlo durante le feste (assieme al suo seguito che è anche il mio preferito fra i due).

La versione cinematografica del classico telefilm degli anni '50 come trama si discosta abbastanza dall'originale, partendo da un giallo familiare che inizialmente non prevede la presenza dello zio Fester in famiglia. 25 anni prima infatti i due fratelli Addams ebbero un brutto litigio e ruppero ogni rapporto, o meglio, Fester ruppe con la famiglia andandosene senza farsi mai più rivedere; ora Gomez, in preda alla nostalgia, va alla sua ricerca e lo trova in tempo relativamente breve. 


E' così che Fester Addams entra a far parte della propria famiglia, peccato che sia solo un attore convinto dalla propria madre a interpretare il ruolo richiesto con l'obiettivo di entrare in possesso della famosa "eredità degli Addams"; come andranno le cose è anche facile intuirlo, visto che gli Addams per quanto stravaganti e macabri sono i buoni della situazione. Film non particolarmente originale ma comunque apprezzabile sopratutto per le interpretazioni degli attori, che non fanno rimpiangere la vecchia serie tv e in un caso l'hanno addirittura superata: il personaggi di Mercoledì (interpretato dalla bambina-prodigio Christina Ricci) che nel telefilm compariva poco ed era piuttosto trascurabile per quanto simpatico, qui diventa l'icona dark che tutti conosciamo, rivelandosi spesso la mente dietro agli scherzi e ai giochi macabri compiuti assieme al fratello Pugsley. Altro personaggio importante è Mano, qui molto più libera rispetto all'originale visto che non è più rinchiusa in una scatola ma scorazza per casa in totale libertà. 

Non mi è molto piaciuto invece il rifacimento moderno della sigla del telefilm.





domenica 28 novembre 2021

Strappare lungo i bordi, 2021


 Regia di Zerocalcare, con le voci di Zerocalcare e Valerio Mastandrea (Armadillo).


Zero e i suoi amici Sara e Secco vivono nella periferia romana; un giorno partono per Biella, città di origine di Alice, una quarta amica (e per lungo tempo interesse amoroso inespresso di Zero) alla quale è successo qualcosa....




Ho guardato da profana ( ovvero, senza conoscere l'opera del fumettista Michele Rech, in arte ZeroCalcare) questa serie tv, spinta esclusivamente da curiosità viste le lodi sperticate che ho letto praticamente ovunque. 

Mi è piaciuta, l'ho trovata ben fatta e intelligente seppure non mi pare proprio quel capolavoro assoluto cui molti gridano; presumo che l'autore abbia più o meno la mia età visto che quelli dei personaggi narrati sono i problemi di quelli della mia generazioni, ex giovani a cui era stato promesso un proprio "posto nel mondo", e che alla fine spesso si sono ritrovati fregati, tra lavori precari che non ti consentono di farti una vita normale, una famiglia e nemmeno di mantenerti senza ricorrere all'aiuto dei genitori; un mondo cambia troppo velocemente sia a livello di tecnologia che di valori, lasciando inevitabilmente indietro chi è più fragile o semplicemente più "normale", senza grandi ambizioni o capacità. In fondo, come fa notare uno dei personaggi, nessuno nasce con un libretto di istruzioni per la vita.

Personaggi simpatici e umani in cui ciascuno di noi può riconoscere oltre a sè stesso anche amici, parenti e le persone che conosciamo, con in più l'Armadillo, spietata coscienza di Zero, ingombrante come tutte le coscienze. Non ho avuto alcun problema a capire il romanesco con il quale i personaggi si esprimono ma credo sarebbe comunque meglio mettere i sottotitoli per chi dovesse effettivamente non capire.









domenica 21 novembre 2021

I bastardi di Pizzofalcone- stagione 3, 2021


 Regia di Monica Vullo, con Alessandro Gassman (Giuseppe Lojacono), Carolina Crescentini (Laura Piras), Tosca D'Aquino (Ottavia Calabresi),  Maria Vera Ratti (Elsa Martini), Simona Tabasco (Alex Di Nardo), Antonio  Folletto (Marco Aragona),Gianfelice Imparato (Giorgio Pisanelli), Massimiliano Gallo (Luigi Palma),Gennaro Silvestro (Francesco Romano),Gioia Spaziani (Letizia), Serena Iansiti (Rosaria Martone) Miriam Candurro (Giorgia Romano).


Un attentato sconvolge la vita degli agenti del commissariato di Pizzofalcone: chi li voleva morti e perchè? Attorno a questo fatto ruota tutta la terza serie  contornata da altri delitti e con l'aggiunta di una nuova agente, Elsa Martini....


Ed eccoci alla terza stagione della serie tratta dall'omonima serie di libri di Maurizio De Giovanni; non li ho ancora letti tutti, tuttavia suppongo che arrivati a questo punto della storia ci sia un notevole discostamento tra i romanzi e la loro trasposizione televisiva.

Stavolta si comincia col botto, letteralmente: mentre i nostri agenti festeggiano al ristorante di Letizia un'operazione conclusasi con successo, una bomba fa saltare in aria il locale uccidendo due persone e mandando la proprietaria in coma in ospedale per lungo tempo. I componenti della squadra rimango illesi, ma le conseguenze si faranno sentire sulle loro vite: innanzitutto Lojacono è costretto a rimandare in Sicilia la figlia Marinella, per proteggerla; Pisanelli decide di anticipare la pensione senza però rinunciare alle sue indagini private su frate Leonardo, e ad aiutare talvolta gli ex compagni di lavoro; Romano riesce a tornare con la moglie e ad avere l'affidamento della piccola Giorgia; Alex non riesce ad accettare quanto accaduto e fa fatica ad accettare l'aiuto psicologico che la compagna le propone; Palma  e Ottavia devono ripensare al rapporto fra di loro, tenendo conto del figlio autistico di lei. Nella prima puntata poi il capo ispettore, totalmente in crisi, finisce protagonista dell'episodio nei panni del probabile assassino...oltre a tutto ciò arriva una nuova agente, Elsa Martini, dalla vita incasinata dal carattere complicato e irruento come alcuni colleghi. Il personaggio, interpretato dall'attrice Maria Vera Ratti  già vista quest'anno nella serie tv "Il commissario Ricciardi" nel ruolo totalmente diverso di Enrica) funziona molto bene e interpretando due personaggi così diversi in modo ugualmente credibile l'attrice dimostra di avere capacità attoriali molto buone. 


Per il resto, i singoli gialli di ogni puntata funzionano bene anche stavolta, intrecciati alle indagini per scoprire gli autori dell'attentato e le cause dello stesso; non mi è piaciuta molto la conclusione per vari aspetti che non nomino per non fare spoiler (anche se spero che Lojacono non torni più con la Piras). Attori sempre bravi ma alcune tematiche poco approfondite (il rapporto di Palma col figlio autistico di Ottavia, il matrimonio di Alex e Rosaria, sopratutto la fallita reunion tra Romano e la moglie, che sembrava partita benissimo e invece è finita male con conseguente allontanamento della bimba che avevano preso in affido). Mi è piaciuta invece l'evoluzione di Aragona e il suo rapporto con Pisanelli, che fino a poco prima sarebbe apparso improbabile e invece funziona molto bene. 

Nel complesso anche per questa terza serie il giudizio è positivo. 





domenica 14 novembre 2021

Marylin ha gli occhi neri, 2021


 Regia di Simone Godano, con Stefano Accorsi (Diego), Miriam Leone ( ),Thomas Trabacchi (Paris), Marco Messeri (Aldo).



Diego è un uomo affetto da balbuzie che derivano da problemi di contenimento delle proprie frustrazioni, che lotta per l'affidamento della figlia Bianca dopo la separazione; Clara è un aspirante attrice affetta da mitomania ce inventa bugie così credibili che finisce per convincersi lei stessa della propria personale rappresentazione della realtà. I due si incontrano durante una terapia di gruppo con uno psichiatra, reso obbligatorio per motivi diversi: nasce un amicizia che li porterà a dare vita- assieme agli altri pazienti della terapia di gruppo- a un ristorante....




Film commedia con toni drammatici, tratta il tema sempre spinoso della diversità mentale con leggerezza ma non troppo, cercando di "normalizzarla" (cosa per me spesso sbagliata, ma tant'è).

I due protagonisti  vivono una drammatica realtà, quella del disturbo mentale, che inficia le loro vite e anche quelle di chi gli sta attorno: Diego non sa gestire le proprie frustrazioni e per questo dopo il divrozio può vedere la figlia solo con colloqui svolti in presenza di altre persone, tant'è che ne rischia seriamente l'affidamento; Clara è una bugiarda cronica  che è riuscita addirittura a inventarsi una carriera di attrice inesistente per quanto desiderata e inseguita, per tacere del resto. Sarà proprio la fantasia di quest'ultima, incanalata alla fin fine in uno scopo "serio", a dare il via all'avventura del "Monroe" un ristorante con piatti originalissimi e intrattenimento interamente gestito da Diego, Clara e i loro compagni della terapia di gruppo, se possibile messi peggio di loro (un uomo con manie di persecuzione, una donna con la sindrome di Tourette e altri),il tutto sotto l'occhio vigile dello psicologo che li segue, intenzionato a responsabilizzarli e a fare in modo che si concentrino su qualcosa che non sia sè stessi e i propri problemi, instaurando una collaborazione con gli altri compagni di ventura. 

E la cosa incredibilmente riesce, dato che non solo  il locale diventa di culto ma che Diego grazie ad esso recupera il rapporto con la figlia, e anche gli altri pazienti riescono a trovare una propria dimensione lavorativa e sociale. Il film è ben scritto, diretto e recitato, era molto facile cadere nella retorica con questo tipo di tematica ma qui per fortuna non succede.

Funziona in maniera particolare la coppia Accorsi- Leone, anche se lei francamente è la tipica persona che nessuno vorrebbe incontrare sul proprio cammino; spiace dire così di una personaggio comunque fragile e il cui comportamento è dovuto a problemi psicologici, ma in non pochi momenti ho provato molto fastidio per il suo atteggiamento teso sopratutto al voler avere sempre ragione.