martedì 31 gennaio 2023

Vecchi cimeli cinematografici a Brescia

 




Proiettore del cinema- teatro Colonna 




Proiettore del cinema Super, esposto alla Multisala Oz

sabato 28 gennaio 2023

Natale a tutti i costi, 2022


 Regia di Giovanni Bognetti , con Christian De Sica (Carlo ), Angela Finocchiaro (Anna ), Dharma Mangia Woods (Alessandra), Fioretta Mari (Giuliana), Carlo Colica (Emilio).



Da quando i figli Emilio e Alessandra hanno lasciato casa e si sono trasferiti in città vivendo le loro vite, i genitori Carlo e Anna si sentono un po' soli e trascurati dato che spesso anche un semplice pranzo in famiglia sembra impossibile da organizzare per via dei numerosi impegni di lavoro e non dei due ragazzi. 

Quando anche il pranzo di Natale sembra destinato a saltare perchè i due giovani vogliono trascorrere le vacanze altrove i genitori decidono di prendere i mano la situazione: Natale a farà a tutti i costi....




Il cinepanettone di quest'anno è uscito su Netflix, e questo a mio avviso non è un buon segno....comunque sia io l'ho visto ugualmente. 

Dopo la riappacificazione del 2018 e aver girato insieme un altro cinepanettone scarsamente apprezzato (è un eufemismo, io comunque non l'ho visto) Boldi e De Sica hanno ripreso a fare film separatamente, e devo dire che questo non è un male, anzi secondo me ci guadagnano entrambi visto che possono concentrarsi su personaggi che, seppure non proprio approfonditi, si discostano da volgarità e scherzi pecorecci tipici di questo tipo di film quando venivano girati assieme. Cosa tra l'altro più adatta all'età degli interpreti, ormai 

Io personalmente De Sica l'ho sempre preferito in ruoli di questo tipo, come in questo film dove  lui e Angela Finocchiaro interpretano una coppia solida e felice, genitori di due figli che ormai maggiorenni lasciano il nido per seguire le proprie vite. Questo semplice e naturale fatto provoca un vero e proprio scossone, sopratutto per la madre che fatica molto ad accettare la nuova realtà, visto anche che i figli, presi dalla frenesia delle propri vite, finiscono per trascurare o addirittura ignorare i legami familiari, arrivando non solo a non presenziare al funerale di una anziana parente, ma addirittura a mettere in discussione la festa di Natale che i genitori non tanto amore stavano preparando. 

Stufi di questo stato di cose ( a ragione, giacchè è proprio evidente che i figli si fanno sentire solo per i soldi),  Anna e Carlo escogitano un piano:fanno credere ai due ragazzi di avere ereditato sei milioni di euro dalla defunta zia. Emilio e Alessandra -le cui vite sono molto meno brillanti di quanto vogliono far credere- abboccano, con conseguenze facilmente intuibili.

Il senso del film è perfettamente chiaro, ma certo è triste che due ragazzi così giovani debbano matur


are coscienza dell'importanza della famiglia nel modo che viene mostrato dal film. Il lieto fine è comunque assicurato e il film tutto sommato funziona (la coppia De Sica- Finocchiaro è molto buona), ma stavolta manca qualcosa...un qualcosa che mi fa pensare male e ripensare con nostalgia ai tempi de cinepanettone in sala.....speriamo torni presto così.







mercoledì 25 gennaio 2023

Peter Pan 2- Ritorno all'Isola che non c'è (Return to Neverland), 2002


 Regia di Robin Budd e Donovan Cook, con le voci italiane di: Veronica Puccio (Jane), Alessio   (Peter Pan), Paola Valentini (Wendy), Carlo Reali (CApitan Uncino), Enzo Garinei (Sougna)



Londra, 1917: Wendy Darling, ormai cresciuta, affronta come molti inglesi le paure e le ristrettezze della guerra assieme ai figli Jane e Danny, mentre il marito Edward è al fronte. Per consolare i figli Wendy racconta loro le avventure di Peter Pan ma Jane si arrabbia e le risponde che non crede alle fate, pirati, bimbi Sperduti: e così poco dopo ecco comparire Peter che, non potendo portare Wendy sull'Isol decide di portare Jane....




Uno dei pochissimi seguiti riusciti di un classico disneyano, in questo caso "Le avventure di Peter Pan" (1953); la storia inizia proprio dove il libro originale finiva: ovvero Peter torna dopo molti anni a trovare Wendy, scoprendo che ormai è cresciuta e ha messo su famiglia. Al suo posto sull'Isola che non c'è andrà sua figlia Jane.


La narrazione del film è leggermente diversa, dato che inizia in piena Prima Guerra Mondiale  e ci mostra pienamente la vita familiare di Wendy (Gianni e Michele spariti, mai nemmeno nominati all'interno del film), ex bambina ormai adulta e madre di Jane e Danny; il marito è al fronte e le scarse notizie su di lui non sono certo rassicuranti. I figli di Wendy crescono così in clima cupo e in cui bisogna crescere in fretta per potere affrontare le difficoltà che la vita quotidiana in un contesto di questo tipo impone. Difatti Jane è una bambina che per la grande sofferenza non crede più nelle storie che la madre le racconta, arriva proprio a non sopportarle: chi più di lei quindi ha bisogno dell'intervento del bambino che non vuole crescere?

Da qui si dipanano tutta una serie di avventure che in alcuni casi (Trilly rischia di morire perchè Jane non crede più nelle fate) si possono ricondurre alla storia originale, con gli stessi personaggi e dinamiche che tutti abbiamo amato. La storia fila perchè tenuta assieme in modo credibile, e il personaggio di Jane pur essendo nuovo si amalgama perfettamente con gli altri. Il fatto che l'animazione del 2002 fosse ancora prevalentemente classica è un altro punto a favore del film.






venerdì 20 gennaio 2023

Enola Holmes 2, 2022

 


Regia di Harry Bradbeer, con Millie Bobby Brown (Enola Holmes), Henry Cavill (Sherlock Holmes), Helena Bonham Carter (Eudoria      Holmes), Louis Partridge (Teweksbury), Hannah Dodd (Sarah 



Enola Holmes ha aperto una propria agenzia investigativa, ma fatica ad avviarla; un giorno però una bambina di nome Bessie si rvolge a lei chiedendole di ritrovare la sorella Sarah, scomparaa da alcuni giorni. Le due sorelle, appartenenti al ceto sociale più basso, lavorano entrambe presso una fabbrica di fiammiferi, sdove anche Enola si intrufola fingendosi operaia e scoprendo che Sarah lottava per i diritti delle lavoratrici dopo avere scoperto che la causa dei problemi di salute di molte di loro risiedeva in qualche lmaterial usato dalla fabbrica...


Secondo capitolo della serie dedicata a Enola Holmes (sorella minore di Sherlock Holmes) ipirata ai libri della scrittrice Nancy Springer; personalmente non conosco tutta la serie letteraria essendo arrivata solo al secondo romanzo, ma dato che questo film NON E' la trasposzione del secondo romanzo (come logica porterebbe a pensare), a questo punto non sono in grado di dire se sia la trasposizione di uno degli altri romanzi della saga o se- cosa molto probabile visto molte cose del film- gli autori della saga cinematografica hanno preso una direzione tutta loro discostandosi da quella letteraria.

Ritroviamo la giovane Enola, sorella minore di Sherlock Holmes, alle prese con i primi problemi professionali della sua neonata carriera di investigatrice: essendo donna, nessuno la prende sul serio. I clienti arrivano attirati dal nome del famoso fratello, ma quando poi scoprono che ad occuparsi del caso sarà una ragazza, se ne vanno. Ma dato che da qualche parte bisogna pur cominciare, Alla fine Enola accetta di occuparsi del caso sottopostole da Bessie, una piccola operaia la cui sorella Sarah è sparita. 


Per Enola, cresciuta comunque in una famiglia benestante, si apre il triste mondo dei sobborghi dell'800 londinese dove se ne vedono letteralmente di tutti i colori; e mentre la nostra eroina riuscirà a mettere in pratica gli insegnamenti femministi e di giustizia sociale della madre, la rivedremo alle prese anche con la "cotta" per il marchese Tewksbury.

Come già il precedente, è un film  per ragazzi molto carino che assolve pienamente alla sua funzione di intrattenimento, anche se lo sconsiglierei agli amanti di Conan Doyle: dei personaggi originali è rimasto solo il nome e poco altro, in particolare uno Sherlock Holmes talmente alticcio da non ricordare dove abita potrebbe essere un trauma da cui è difficile riprendersi. Del resto anche i difetti sono gli stessi del primo film: donne super/ultra femministe esperte nella lotta o nel maneggiare esplosivi, sempre bravissime/intuitive/supermegaintelligenti VERSUS uomini che o sono delle mexxxde totali oppure - anche in caso siano buoni, come Sherlock o Tewksbury- sono dei babbei che senza una donna non sanno nemmeno ritrovare la strada di casa: insomma i soliti difetti delle produzioni Netflix, niente di inaspettato. Meglio concentrarsi sulla trama e sul prodotto in sè.



martedì 17 gennaio 2023

Christmas in love, 2004

 


Regia di Neri Parenti, con Massimo Boldi (Guido), christian De Sica (Fabrizio), Sabrina Ferilli (Lisa), Anna Maria Barbera (Concetta), Danny De Vito (Brad La Guardia), Cesare Bocci (Fausto), Ronn Moss  (se stesso)


Le vicende di alcuni personaggi si svolgono in contemporanea nella cornice di Gadstaad durante le vacanze di Natale:


1- Il cinquantenne Guido ha da poco lasciato la moglie Loredana per la giovane modella Sofia, e durante le vacanze presenta la nuova compagna alla figlia Monica che per l'occasione è tornata dagli USA, dove studia. Ma la ragazza non è sola: con lei c'è Brad, il suo fidanzato....coetaneo di Guido;


2- Fabrizio e Lisa sono due chirurghi plastici un tempo marito e moglie, che hanno divorziato proprio per i continui litigi, risposandosi con la psicologa    (lui) e l'avvocato Fausto (lei). Senza saperlo i due finiscono per prenotare le vacanze nello stesso albergo, ma alla prima lite che si profila all'orizzonte i rispettivi nuovi compagni hanno l'idea di imporre loro di ricostruire un rapporto civile...


3- Concetta La Rosa è una siciliana fans sfegatata di Beautiful e innamorata da sempre di Ridge Forrester. Poco prima di Natale vince il concorso "Passa il Natale con Ridge" il cui premio consiste in un giorno di vacanza con Ronn Moss (l'attore che all'epoca interpretava Ridge nella soap)



Uno dei miei cinepanettoni preferiti, meno volgare di altri e arricchito dalla presenza di due divi di fama internazionale: Danny De Vito e Ronn Moss (l'apporto significativo è più del primo che del secondo in realtà, del resto inutile avere pretese). 




Niente di particolarmente originale, se non forse la trama dell'episodio con protagonisti anna Maria Barbera e Ronn Moss (ma non più di tanto eh): una versione comica di "Misery non deve morire" se vogliamo, con Concetta, operaia in una tonnara, che realizza il sogno di incontrare il divo di cui è innamorata (all'epoca interprete di Ridge in Beautiful"). Complice una momentanea perdita di memoria dell'attore, riesce a convincerlo di essere addirittura la sua vera fidanzata; divertente anche l'episodio che vede per la seconda volta (la prima era stata in "Vacanze di Natale '95") Boldi e Capotondi nei ruoli di padre e figlia; la quale cerca di fare capire al padre il suo errore rendendogli (per finta) pan per focaccia. Funziona un po' meno (se non per il finale, con un minimo di sorpresa) l'episodio con De Sica e la Ferilli nei ruoli di due ex marito e moglie che grazie a terribili litigate si ritrovano, solo che stavolta hanno entrambi una nuova moglie e un nuovo marito....



Gli episodi fra di loro non si incontrano a parte pochi particolari, pur essendo ambientati tutti nello stesso albergo e nella stessa località turistica.

Pensate quello che volete ma a me fa sempre fare tante risate! 





lunedì 16 gennaio 2023

Gina Lollobrigida

 E' morta all'età di 95 anni Gina Lollobrigida, una delle ultime grandi dive  del cinema italiano che seppe costruirsi una buona carriera anche a livello internazionale, esplorando altri campi una volta conclusa la carriera cinematografica.

Nata a Subiaco nel 1927, sin da giovanissima durane la guerra cercava di aiutare la famiglia posando come modella o nei primi fotoromanzi. 

Nel 1947 partecipò al concorso di Miss Italia assieme ad altri future dive del cinema (Silvana Mangano, Eleonora Rossi Drago, Lucia Bosè, Gianna Maria Canale), classificandosi terza e ottenendo un grande successo che le fece da trampolino per il mondo del cinema, cosa non insolita all'epoca.

Al cinema esordì nel 1946 in "Aquila nera" di Riccardo Freda; dopo una serie di piccole parti il grande successo cominciò ad arrivare nel 1949 con "Campane a martello" e altri film, tra cui "Fanfan la Tulipe" e "Altri tempi"(entrambi del 1952); in particolare nel secondo film deriva il termine con cui vennero da allora identificate lei e tutte le altre attrici fisicamente prosperose, il termine "maggiorata".

Nel 1950 il produttore Howard Hughes l'invità a Hollywood e la Lollobrigida accettò, ma quando si rese conto che le condizioni che le veniva imposte erano troppo limitanti decise di tornare in Italia, nonostante il contratto che aveva già firmato le impedisse di lavorare negli USA fino al 1959, ma non in produzioni americane girate in Europa.

Nel 1953 in "Pane amore e fantasia" e "Pane amore e gelosia" interpreta il personaggio che ancora oggi rimane ne cuore degli spettatori, la Bersagliera, accanto a Vittorio De Sica, Tina Pica       ; dagli anni '50 in poi venne inoltre accreditata come rivela ufficiale di Sofia Loren, anche se pare che questa rivalità si fermasse solo ai rotocalchi; dopo il 1959 lavorò frequentemente anche a Hollywood, ottenendo molti premi e riconoscimenti. 


Nel 1972, già allontanatasi un po' dal cinema, intrpretà la Fata Turchina nello Sceneggiato di Luigi Comencini "Le avventure di Pinocchio"; lavorazione che ancora oggi viene ricordata come particolarmente travagliata a causa del cattivo rapporto tra la Lollobrigida e Andrea Balestri, il piccolo attore che interpretava il protagonista. L'attrice arrivò addirittura a schiaffeggiare il bambino, e a parlarne male per il resto della sua vita (anche di recente).... chissà come mai!

Dopo essersi allontanata dal mondo del cinema si è dedicata a costruirsi due carriere d tutto rispetto anche come fotografa e scultrice: in particolare ho avuto modo di vedere alcune statue ispirate a personaggi da lei interpretati al cinema, sono davvero delle bellissime opere. 

Ovviamente per approfondire la sua carriera in tutti i campi consiglio Wikipedia e altri siti, è stata davvero un'artista a tutto tondo.

Tra i suoi film ricordiamo: "Notre Dame de Paris" (1956), "Trapezio" (1956), "Venere imperiale" (1962  ) "la provinciale" (1953), "La romana" (1954), "Torna a settembre" (1961), e tantissimi altri.

Anche se non era fra le mie attrici preferite, sono molto legata ad alcuni personaggi da lei interpretati perchè per me hanno rappresentato la scoperta del cinema italiano quando ero ancora


piccola e rimasi affascinata sopratutto dalla Bersagliera e da Esmeralda....credo di averne già parlato tra l'altro, altrimenti lo farò presto. Per questo la sua scomparsa mi rattrista particolarmente: è n mondo, e un cinema, che ormai non esistono più e stanno scomparendo....







venerdì 13 gennaio 2023

Incastrati, 2022

 


Regia di Ficarra e Picone, con Salvatore Ficarra (Salvo ) Valentino Picone (Valentino ), Anna Favella (Ester), Marianna Di Martino (Agata), Mary Cipolla (Antonietta), Maurizio Marchetti (Padresantissimo), Tony Sperandeo (Tonino Macaluso)



Salvo e Valentino sono due cognati e amici da sempre, che hanno in comune un'impresa di pulizie. Un giorno recandosi in casa di un cliente nuovo lo trovano riverso senza vita nella vasca da bagno; presi dal panico cercano di andarsene facendo come nulla fosse, ma dato che il defunto era un boss mafioso vengono rapiti e presi in ostaggio dai suoi nemici...



Una divertente serie tv trasmessa di recente in chiaro dopo l'esordio su Netflix l'anno scorso. Niente di particolarmente originale e anzi ci sono non pochi stereotipi, ma comunque un serie piacevole e ben fatta, che diverte e assolve pienamente il suo compito di intrattenimento.

Ficarra e Picone ripropongono il loro solito ruolo di Valentino & Salvo, amici da sempre  e anche parenti dato che il secondo è sposato con la sorella del primo; un sodalizio perfetto di due persone che si compensano (Salvo più furbo e sgamato, Valentino il classico bambinone che vive ancora con la madre). Entrambi non sono soddisfatti della loro vita, che ritengono troppo tranquilla e che Salvo movimenta appassionandosi a una serie tv gialla di cui non perde una puntata, con somma irritazione della moglie Ester che da tempo si sente trascurata; tranquillità che avranno modo di rimpiangere quando la mafia (per un qualche motivo che non viene scoperto in questa stagione, preludio quindi di una seconda, come si capisce dal finale aperto), li "incastra" addirittura  nell'uccisione di un boss; presi in ostaggio dai mafiosi i nostri dovranno fingersi dei loro, con le coseguenze che si possono facilmente immaginare.

Accanto ai due protagonisti abbiamo due figure femminili di tutto rispetto (contraltari dei maschi pasticcioni), cioè Agata (ispettrice di polizia di cui Valentino è da sempre innamorato) e Ester, moglie insoddisfatta che si pente  del proprio errore e cerca di rimediarvi, attirando le simpatie dello spettatore per la sua sincerità. C'è anche l'insopportabile madre di Valentino e Ester; tra i mafiosi si distinguono il boss "Padresantissimo e gli scagnozzi Tonino "Cosa inutile" e "Signorino". 








martedì 10 gennaio 2023

Angeli con la pistola (Pocketful of miracles), 1961

 


Regia di Frank Capra, con (Dave Conway, detto "Lo Sciccoso"), Bette Davis (Annie), Peter Falk (Carmelo), Hope Lange (Regina), Ann Margret (Louise), 


New York, anni '30: Dave lo Sciccoso è un gangster che ogni mattina ha l'abitudine di comprare una mela da Annie, una povera venditrice ambulante, convinto che gli porti fortuna. 

La donna ha una figlia, Louise, cresciuta in un collegio in Spagna e convinta che la madre sia una persona importante dell'alta società newyorchese (cosa che la stessa Annie le ha raccontato per anni tramite lettera). Un giorno la mendicante riceve dalla figlia una notizia: la giovane si è fidanzata con il figlio di un conte, e presto arriverà a New York assieme al fidanzato e ai genitori di lui per far loro conoscere la madre. 

Annie è disperata ma Dave, venuto a conoscenza della cosa, assieme alla sua banda decide di aiutarla....


Remake del film "Signora per un giorno" ( ) diretto dallo stesso Capra, è l'ultimo film del regista che si ritirò dalle scene poco dopo. Nonostante non sia famosissimo e non troppo apprezzato dalla critica, è una bella storia di buoni sentimenti, seppure altamente improbabile; in realtà è molto meno zuccherosa di quanto appaia in superficie, basta notare questo: Dave e i suoi aiutano Annie, certo...ma solo finchè la figlia rimane a New York. Quando Louise torna in Spagna, tutto torna come prima e Annie continuerà a vendere mele all'angolo della strada, sola con i suoi sogni. Unica concessione al lieto fine classico, la redenzione dello stesso Dave. 


Tuttavia è un film davvero godibile sopratutto in questo periodo di festività, e in generale in periodi duri come quello che ormai da tempo stiamo vivendo; una storia che per due ore circa ci infonde ottimismo e ci fa sognare una società dove anche un gruppo di gangster possono dimostrarsi umani e spendersi per una buona causa, dove anche una povera venditrice di mele per un giorno può avere il momento del suo riscatto e dove sua figlia, nonostante tutto, riuscirà a sposare il figlio di un conte (e pazienza per le enormi incongruenze che proprio questa parta della storia presenta, ed è forse quella che ne presenta di più all'interno del film). Tra gli attori, tutti ottimi, si segnala un giovane Peter Falk pre- Tenente Colombo.

Sì, è anche questo il cinema che mi piace!







sabato 7 gennaio 2023

Filumena Marturano, 2022

 


Regia di Francesco Amato , con Vanessa Scalera (Filomena Marturano), Vincenzo Gallo (Domenico Soriano), Nunzia Schiano (Rosalia), FRancesco Russo (Michele), Giovanni Scotti (Umberto), Massimiliano Caiazzo (Riccardo),



L'ex prostituta Filomena Marturano è da anni l’amante del ricco  Don Domenico (suo ex cliente) e madre di tre figli di cui non si sa chi sia il padre, non essendo la donna mai stata sposata.
Filomena è sempre stata innamorata di Domenico e quindi il suo non è un rapporto di interesse, ma un bel giorno dopo tanti anni vissuti nell’ombra e nel peccato si stufa e decide di usare un piccolo “trucchetto” per farsi sposare, rendendosi rispettabile: finge di essere in punto di morte e così Domenico, impietosito, la sposa in “articulo mortis”.Quando però la donna si riprende capisce l’inganno e infuriato per il raggiro vuole ottenere l’annullamento. A questo punto Filomena fa un’ulteriore rivelazione: Domenico è padre di uno dei suoi tre figli..ma quale?


Versione tv del capolavoro di Eduardo De Filippo, è uno dei tanti esempi di come la Rai quando vuole sa produrre ancora cose di qualità come un vero servizio pubblico dovrebbe fare.

Il confronto con il famoso film del 1964 con Sofia Loren e Marcello Mastroianni appare quasi inevitabile, ma in realtà gli sceneggiatori hanno saggiamente scelto di evitarlo presentando il film come attinente al testo e all'opera di Eduardo. 


Altra scelta azzeccata è stata scegliere nel ruolo dei protagonisti Vanessa Scalera e Massimiliano Gallo, coppia di attori già collaudata nella serie tv "Imma Tataranni": il risultato sullo schermo è ottimo dato che la coppia funziona perfettamente anche in un contesto diverso e drammatico come questo. Il loro rapporto (fisico psicologico e sentimentale) di può dire che faccia da traino al resto della storia, senza tralasciare le caratterizzazioni degli altri personaggi, che trovano tutti un loro spazio, in particolare Diana (la giovane che Don Mimì vorrebbe inizialmente sposare), la fedele Rosalia e i tre figli di Filomena, che si scoprono fratelli già adulti e riescono in breve a instaurare un rapporto tra loro e con la madre, a parziale risarcimento degli anni di privazioni vissuti nell'infanzia. 

Spero davvero di vedere molto più spesso lavori di questo tipo!






mercoledì 4 gennaio 2023

Un mostro a Parigi (Un monstre a Paris), 2011


 Regia di Bibo Bergeron, con le voci italiane di: Arisa (Lucille), Enrico Brignano (Raoul), Raf (Francoeur), Enzo Decaro (Emile),


Parigi, 1900: Emile e Raoul sono due amici che un giorno, mentre si trovano per caso nel laboratorio di uno scienziato, mescolando fra di loro alcune boccette senza accorgersene creano una strana pozione che colpisce una pulce che si trova sul pavimento. Quest'ultima cresce trasformandosi in un mostro, che fuggendo da laboratorio cerca un nascondiglio dato che tutti hanno paura di lui. 

Il  nuovo essere trova rifugio presso Lucille, giovane aspirante cantante di cui Emile è innamorato, la quale lo ribattezza Francouer e, dopo aver scoperto che è dotato di una meravigliosa voce e di particolari abilità musicali, decide di inserirlo nel suo spettacolo.....




Ho molto apprezzato questo bel cartone dall'impianto ancora classico, e con un'animazione che, seppure non essendo più "vecchio stile" per ovvi motivi, tuttavia si mantiene pulita e non particolarmente pesante o calcata come purtroppo avviene al giorno d'oggi.

La storia- ambientata nella Parigi dei primi anni del '900 e vagamente ricordante "Il fantasma dell'Opera"- è quella di Francouer, una pulce che dopo aver subito gli effetti di una strana pozione creata per sbaglio da due amici pasticcioni, Emile e Raoul, si trasforma in un mostro che ha però una voce meravigliosa e un innato talento musicale. Viene adottato da Lucille, una giovane aspirante cantante di cui Raoul è innamorato, che conquistata dalle sue doti cerca di aiutarlo a inserirsi nel nostro mondo dopo averlo opportunamente travestito; si arriva al punto che Francouer viene assunto come "spalla2 di Lucille nel suo spettacolo ottenendo enorme successo. 






Parallelamente assistiamo alla parte sentimentale del film, con la formazione di due coppie di innamorati (Lucille/ Raoul ed Emile/   ), e sopratutto alla parte d'azione, dove Francouer viene preso di mira dal cattivo di turno, il prefetto Maynott, pronto a ucciderlo con lo scopo di farsi passare per l'eroe della città. 

Un cartone intelligente ma senza essere pesante- come purtroppo sembra essere di moda tra molti cartoni di oggi- e sopratutto senza perdere di vista il pubblico infantile cui dovrebbe essere principalmente indirizzato; personaggi non banali, una sceneggiatura ben scritta che sorregge il tutto, un buon ritmo e una buona dinamica fra momenti divertenti e più seri caratterizzano questo intelligente cartone che purtroppo ha avuto scarso successo. Per la versione italiana aggiungiamoci anche il doppiaggio, con artisti del calibro di Raf e Arisa nelle parti cantanti.










domenica 1 gennaio 2023

Il grande giorno, 2022


 Regia di Massimo Venier, con Giovanni Storti, Giacomo Poretti , Aldo Baglio , Margherita Mannino (Caterina), Giovanni Ansaldo (Elio), Lucia Mascino (Margherita),Francesco Brandi (Don Francesco), Antonella Attili (Lietta), Elena Lietti (Valentina).


Giovanni e Giacomo sono due industriali, amici fin dall'infanzia, che hanno avuto successo nel campo dei mobili e dell'arredamento. I loro due figli, Elio e Caterina, stanno per sposarsi e le famiglie (in particolare Giovanni) stanno organizzando una festa di lusso che durerà diversi giorni. 

Alle nozze partecipa anche Margherita, ex moglie di Giovanni e madre della sposa, che porta con sè Aldo, il nuovo compagno: un fisioterapista non appartenente al mondo patinato della maggior parte degli invitati, che con la sua vivacità conquista le simpatie generali ma- alla lunga, causerà anche qualche guaio....



Finalmente dopo un mese e mezzo di assenza dal cinema (dovuta all'aver fatto per ben due volte l'australiana) sono riuscita a vedere il nuovo film di Aldo Giovanni e Giacomo. Sono passati 25 anni dal loro esordio cinematografico in "Tre uomini e una gamba", anche lì si trattava di un matrimonio in procinto essere celebrato; ora, molti anni dopo....inevitabilmente sono i nostri tre simpatici attori che sono passati dalla parte opposta: quella dei suoceri.

Nonostante il film mi sia piaciuto, sono rimasta un po' delusa dal tono generalmente nostalgico che a un certo punto la storia prende mantenendosi tale sopratutto nel finale: sarò superstiziosa in fatto di film, ma non vorrei che non sia proprio un segnale di buon auspicio per questo 2023 che comincia oggi. 


Squadra che vince non si cambia, giustamente: e anche stavolta l'accoppiata del regista Massimo Venier e il trio comico funziona perfettamente, regalandoci- sopratutto nella prima prima parte- momenti di genuine risate, non solo dovute ai tre personaggi principali ma anche ad alcuni di quelli secondari (in particolare: il maitre, il vescovo e Don Francesco). Forse un po' infelice la "trovata" con sui si vira al serio nella seconda parte: francamente in quel contesto l'ho trovata un tantino squallida e oltretutto è poco credibile che, con una rivelazione del genere, non siano stati i genitori a far saltare la festa. 

A parte ciò il film è gradevole, gli attori funzionano perfettamente sia nei singoli personaggi che nelle interazioni fra di loro; in particolare le tre coppie di mariti e mogli sono molto ben assortite e credibili, con le attrici che interpretano i loro personaggi senza scadere nel macchiettismo, come poteva pure succedere. Alla fin fine, un po' sbiaditi rimangono proprio gli sposi.