venerdì 30 luglio 2021

La vita davanti a sè, 2020

 Regia di Edoardo Ponti, con Ibrahim Gueye ( Momò), Sophia Loren (Madame Rosa),Renato Carpentieri (Dottor Cohen),Abril Zamora (Lola).





Bari: Momò è un orfano di origini senegalesi che vive di espedienti, completamente ignorato dai servizi sociali. Grazie a un suo conoscente, il dottor Cohen, trova ospitalità presso Madame Rosa, una ex prostituta che per vivere ospita e cresce figli di altre prostitute. Il rapporto tra i due inizialmente è conflittuale: ribelle, abituato a fare da solo e restìo al rispetto delle regole Momò si scontra spesso con Rosa, che invece cerca di dargli un indirizzo più positivo nella vita. Poco alla volta però il rapporto si trasforma, sopratutto quando il ragazzino scopre il doloroso segreto che dopo tanti anni affligge l'anziana donna...



Versione del romanzo omonimo di Roman Garay  (1975 ), è un bel film nonostante difetti di un maggiore approfondimento su alcuni punti, a mio avviso anche importanti. 

Mi ha fatto molto piacere vedere di nuovo sullo schermo Sophia Loren, che per questa interpretazione ha vinto il David di Donatello come migliore attrice: premio meritatissimo a mio avviso, perchè alla sua età ha saputo dare un'interpretazione sentita, emozionante e piena di sentimento nel migliore significato di questa espressione. Sarebbe stato facile cadere nello stereotipo e nella stucchevolezza, ma la Loren riesce a evitare tutto ciò mettendo a servizio del personaggio la sua fisicità (come del resto ha quasi sempre fatto), senza paura di mostrare la fragilità fisica degli anziani e mostrandola- come è giusto- come una cosa normalissima, uno dei passaggi della vita. 



Madame Rosa è una donna che ha molto sofferto, ma nonostante ciò non ha perso l'empatia con il prossimo, e proprio per questo riesce a stabilire un rapporto speciale con Momò, ragazzino senegalese orfano già indurito dalla vita e in pericolo, dato che proprio per la sua condizione di solitudine è già stato reclutato dalla malavita; oltre a prendersi cura di lui gli offrirà una prospettiva di vita diversa, migliore, salvandolo dal disastro. Fa lo stesso con Josif, l'altro ragazzino di cui si prende cura, e con Lola, l'amica transessuale. Anche Ibrahim Gueye, il giovanissimo attore che interpreta Momò, è davvero molto bravo nel caratterizzare il suo personaggio, un ragazzino difficile che fa tenerezza per la fragilità e l'ingenuità che nonostante tutto traspare da lui, già duramente segnato dalla vita (l'amicizia immaginaria con la tigre è molto significativa a tale proposito, ed è un particolare che mi ha commosso). Anche il resto del cast molto bravo nei propri personaggi, a volte forse un po' semplificati (il dottore e il commerciante islamico), ma davvero toccanti. 

Come dicevo prima un difetto del film è il poco approfondimento su alcuni aspetti dei personaggi (lo stesso passato di Madame Rosa non è chiarissimo, ad esempio, oppure la storia di Lola o quella del dottore), dovuto forse alla brevità della pellicola (1 ora e mezza circa). Ciò però per quanto mi riguarda- non ha intaccato la visione e la godibilità del film



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sabato 24 luglio 2021

Cartoni animati e letteratura

 Ecco un elenco (forse parziale) dei cartoni animati ispirati o tratti da romanzi o opere letterarie.



"Heidi" (1974 ), tratto dal romanzo di Johanna Spiry;

"Le avventure di Remì" (1976), tratto dal romanzo "Senza famiglia" di Hector Malot;

"Peline story" (1978 ), tratto dal romanzo "In famiglia" di Hector Malot;

"Le avventure di Huck e Jim" (1976 ), tratto dal romanzo "Le avventure di Huckleberry Finn" di Mark Twain

"Le avventure di Marco Polo"(1968), liberamente ispirato da "Il milione" di Marco Polo;

"La spada di King Arthur" (1979 ), ispirato al ciclo arturiano;

"Superbook- Storie della Bibbia" (1981 ), ispirato alla Bibbia;

"Anna dai capelli rossi" (1979 ), tratto dal romanzo omonimo di Lucy Maud Montgomery;

"Marco" (1976 ), tratto dal racconto "Dagli Appennini alle Ande" di Edmondo De Amicis;

"Bambino Pinocchio"(1976) e "Le avventure di Pinocchio" (1972 ), tratti dal romanzo di Carlo Collodi;

"Tom Story" (1980 ) tratto dal romanzo "Le avventure di Tom Sawyer" di Mark Twain;

"La piccola Nell" (1979 ) tratto dal romanzo  "La bottega dell'antiquario" di Charles Dickens;

"Il piccolo principe" (1981 ), ispirato al romanzo omonimo di Antoine De Saint Exupery;

"Piccole donne" (1981 ) e "Una per tutte, tutte per una" (1987 ) tratti dal romanzo "Piccole donne" di Louisa May Alcott;

"Il libro Cuore" (1981 ), tratto dall'omonimo romanzo di Edmondo De Amicis

"L'isola dei Robinson" (1981 ) tratto dall'omonimo romanzo di   Johann David Wyss;

"Laura" (1975 ) tratto dai primi romanzi della serie "La casa della prateria" di Laura Ingalls Wilder;

"Babar" (1989 ) tratto dall'omonimo romanzo per bambini di 

"Le avventure della dolce Katy" (1984 ), tratto da un  romanzo (inedito in Italia) della scrittrice finlandese Auni Nuolivaara;

"Rascal, il mio amico orsetto" (1977 ), tratto dal racconto "Un anno felice" di  Sterling North;

"Il cucciolo" (1983 ), tratto dal romanzo omonimo di Marjorie Kinnan Rawlings;

"Lovely Sara" (1985 ), tratto dal romanzo "La piccola principessa" di Frances H. Burnett;

"Il mago di Oz" (1986 ), ispirato ai primi due romanzi della serie di Frank Lyman Baum;

"Alice nel paese delle meraviglie" (1986 ), tratto dai romanzi di Lewis Carrol "Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie" e "Attraverso lo specchio";

"Don Chisciotte" (1980 ), tratto dal romanzo "Don Chisciotte della Mancia" di Miguel Cervantes;

"Sui monti con Annette" (1983 ), tratto dal romanzo "Tesori fra le neve" di Patricia Saint John;

"Il giro del mondo in 80 giorni" (1987 ), tratto dal romanzo omonimo di Jules Verne;

"Pollyanna" (1986 ), tratto dai romanzi "Pollyanna" e "Pollyanna cresce" di Eleonor H.Porter;

"Sherlock Holmes" (1981 ), liberamente ispirato ai romanzi di Arthur Conan Doyle;

"Il libro della jungla" (1990 ) tratto dai romanzi "Il libro della jungla" e "il secondo libro della jungla" di Rudyard Kipling;

"D'Artagnan e i moschettieri del re" (1988 ), tratto dal romanzo di Alexander Dumas;

"Il piccolo lord" (1989 ), tratto dal romanzo omonimo di Frances H.Burnett;

"Mary e il giardino segreto" (1991 ), tratto dal romanzo "Il giardino segreto" di Frances H. Burnett;

"Peter Pan" (1989 ) ispirato al romanzo "Peter Pan e Wendy" di James Matthew Barrie;

"Robin Hood" (1990 ), ispirato al romanzo omonimo di Alexander Dumas;

"D'artacan" (1983/1992 ), ispirato al romanzo "I tre moschettieri" di Aleander Dumas;

"I miserabili" (1992), ispirato al romanzo di Victor Hugo;

"Una classe di monelli per Jo" (1994 ), tratto dai romanzi "Piccoli uomini" e "I ragazzi di Jo" di Louisa May Alcott;

"Cantiamo insieme" (1995 ), tratto dal romanzo   "La famiglia Von Trapp" di          (da cui è stato tratto anche il film "Tutti insieme appassionatamente");

"Pippi Calzelunghe" (1998 ), ispirato al romanzo omonimo di Astrid Lindgren;

"Sandokan" (1994) e "Sandokan, la tigre della Malesia" (1998), ispirati ai romanzi di Emilio Salgari;

"Il corsaro nero" (1998), ispirato al romanzo di Emilio Salgari;

"Jolanda, la figlia del Corsaro Nero" (1999), ispirato ai romanzi di Emilio Salgari;

"Albert, il quinto moschettiere" (1993), liberamente ispirato ai personaggi creati da Alexander Dumas;

"L'ultimo dei Mohicani" (2004 ), liberamente ispirato al romanzo omonimo di James Fenimore Cooper;

"Spicchi di cielo tra baffi di fumo" (1995 ), tratto dal romanzo "I fratelli neri" di Lisa Tezner;

"Il cuore di Cosette" (2007), tratto dal romanzo "I miserabili" di Victor Hugo.









mercoledì 21 luglio 2021

Il diritto di contare (Hidden figures), 2016


 Regia di Theodore Melfi, con Taraji P. Henson (Katherine Johnson), Octavia Spencer (Dorothy Vaughn),Janelle Monae (Mary Jackson), Kevin Costner (Al Harrison), Kirsten Dunst (Vivian Mitchell), Mahersahala Ali (Jim Jonhson).


USa, 1961: Katherine, Dorothy e Mary sono tre amiche afroamericane, tutte e tre laureate in materie matematiche o scientifiche, che lavorano al programma spaziale americano per mandare l'uomo sulla Luna. 

Provenienti dallo stesso ambiente e con storie personali abbastanza diverse, nonostante le loro competenze sul lavoro devono comunque affrontare la doppia discriminazione, come donne e come persone di colore, cosa che ovviamente complica non poco la loro vita...




Una bella storia vera rimasta per lungo tempo nascosta di tre scienziate afroamericane che contribuirono (assieme a molti altri) al 

Le tre protagoniste (delle quali la più famosa fu Katherine Johnson) sono una rarità nel loro ambiente, sia come donne che come donne di colore: laureate in ingngneria o materie scientifiche,combattono doppiamente contro le discriminazioni in quanto afroamericane e in quanto donne. Nonostante due di loro abbiano famiglia (e Katherine è anche vedova con tre figlie) portano avanti una carriera lavorativa di tutto rispetto e all'avanguardia per quegli anni: lavorano nel centro che sta portando avanti il programma spaziale americano per organizzare la spedizione dei primi astronauti sulla luna. Lavoro durissimo aggravato da pochi riconoscimenti, molte responsabilità, ostracismo dei colleghi maschi e anche di alcune donne (in tal senso si muove il personaggio impersonato da Kirsten Dunst).A tutto ciò si aggiunge- come detto la discriminazione razziale: Katherine deve fare ogni giorno quasi un Km a piedi per andare a un bagno pubblico consentito anche ai neri dato che quello presente nel centro è rotto, Mary deve ottenere da un giudice il permesso per completare gli studi a lezioni seriali riservate solo ai bianchi e dorothy viene tenuta per lungo tempo nell'ombra nonostante sia, di fatto, lei a capo del team che si occupa delle prime macchine PC. Uno a non fare caso al colore della pelle è Al Harrison, il capo del dipartimento, che pretende il massimo da tutti e che sarà - forse involontariamente, ma non è importante- uno dei promotori dell'uguaglianza nel centro: sarà lui infatti a riconoscere le capacità di Katherine dandole fiducia, e a risolvere di persona il problema dei bagni (in una scena secondo me simbolica e molto ben fatta). 



Insomma è un film molto sentito, nel vero senso della parola: io personalmente come spettatrice ho percepito molto bene e in modo coinvolgente molte delle cose che accadono ai personaggi, tanto è vero che la parte di Katherine che deve farsi un km di corsa solo per poter andare in bagno mi ha messo molto a disagio, ma ho percepito anche le difficoltà di Dorothy per essere sempre lontana dalle sue figlie. 

Ho trovato gli attori tutti molto bravi e perfettamente in parte, in particolare ho trovato in ottima forma Kevin Costner (che non vedevo da tempo) nel ruolo di Al Harrison, oltre alle tre protagoniste, tutte ottime e intense nelle loro interpretazioni. 



domenica 18 luglio 2021

Libero De Rienzo

 Una notizia tristissima per il cinema italiano: è morto per un infarto a 44 anni l'attore Libero De Rienzo.

Nato a Napoli  nel 1977, aveva esordito alla fine degli anni '90 con un famoso spot della Barilla; tra i suoi film si ricordano "Santa Maradona" (2001),per il quale avev vinto un David di Donatello come migliore attore non protagonista "A/R- Andata e ritorno" (2004), "La kryptonite nella borsa" (2011),"Milano-Palermo: il ritorno" (2009), "Fortapasc"(2009)- in cui intepretava Giancarlo Siani, il giornalista ucciso dalla camorra negli anni '80-  la trilogia "Smetto quando voglio" (2014).

Tra i lavori in tv: "Nassyria- Per non dimenticare" (2007),"Aldo Moro- il presidente" (2008),"Squadra mobile" (2017).

Sono davvero triste perchè a me piaceva molto. Per l'occasione avrei voluto "omaggiarlo" con la recensione di "Fortapasc", che per me è il suo film più bello ma l'ho già fatta tempo fa, chi fosse interessato può cercarla sul blog. 






venerdì 16 luglio 2021

Raffaella Carrà

 Ero in ferie quando è successo ma non posso esimermi dal rendere omaggio alla grande Raffaella Carrà, scomparsa il 5 luglio a 78 anni.

Nata a Bellaria nel 1943(vero nome Raffella Maria Pelloni), personaggio che non ha certo bisogno di presentazioni, tra le innumerevoli cose ha avuto anche una discreta carriera cinematografica: il suo esordio ufficiale è stato infatti al cinema, ancora bambina, nel film "Tormento dal passato" (1952). e per alcuni anni continuò su questa strada. Da adulta, dopo aver conseguito il diploma  al Centro Sperimentale di Cinematografia  , ebbe il suo primo ruolo importante nel film "Il colonnello Von Ryan" (1965), con Frank Sinatra. Nel frattempo negli anni '60 partecipò nche a vari sceneggiati televisivi dell'epoca. In Tv ha recitato come protagonista nella fiction "Mamma per caso" (1997).

Nel 2020 è uscito il film "Ballo ballo", un musical ispirato alle sue canzoni. 








giovedì 15 luglio 2021

Lupin, 2021

 


Regia di Louis Letteriere, Ludovic Bernard e Marcela Said, con Omar Sy (Assane Diop), Ludivine Sagnier (Claire),Etan Simon (Raoul),Nicole Garcia (anne Pellegrini),Clotilde Hesme (Juliette Pellegrini),



Assane Diop è un uomo di origine senegalese che vive in Francia da quando era bambino: ladro di professione, è un grandissimo ammiratore dei romanzi di  Maurice Leblanc con protagnista Arsenio Lupin, il ladro gentiluomo. La sua vita non è stata facile: quando era adolescente suo padre Bubakar, dipendente della ricca famiglia Pellegrini, fu accusato ingiustamente del furto di una preziosa collana e rinchiuso in prigione, dove si suicidò poco dopo. Il figlio non ha mai creduto alla sua colpevolezza e ora, dopo molti anni,  decide di dimostrare la sua innocenza; per farlo però ha bisogno di prove, che cerca di ottenere mettendo in atto un ingegnoso piano....




Serie tv di grandissimo successo a inizio anno, mi è piaciuta non solo per la presenza dell'attore Omar Sy che ritengo uno dei migliori degli ultimi anni) ma anche per la durata di cinque episodi ( secondo me ottimale e che dovrebbe essere adottata da più serie )e per una trama gialla con riferimenti letterari e ricca di colpi di scena (alcuni un po' telefonati, ma pazienza).

Assane, il protagonista, ama talmente Arsenio Lupin e i romanzi di Maurice Leblanc da aver impostato tutta la propria vita in base ad essi: addirittura, è un ladro di professione ad alti livelli. Dietro a tutto ciò c'è però una motivazione drammatica: quando era un ragazzino suo padre, dipendente dell'importante famiglia   , venne accusato ingiustamente del furto di una preziosa collana e si suicidò in carcere lasciando orfano il figlio, dopo avergli regalato il primo dei romanzi della serie. Nel corso della vita, Arsenio Lupin e le sue avventure hanno sostenuto Assane portandolo a intraprendere una certa strada, e questo mi ha fatto molto empatizzare con lui: anche a me è capitato nel corso della vita di avere come forte sostegno libri e film, so che è una cosa che non tutti possono capire ma è stato davvero così.


Il desiderio del protagonista di rendere giustizia al padre scatenerà una serie di eventi e di avventure concatenati e incentrati sul camaleontico Assane (interpretato dall'ottimo Omar Sy) sulle sue indagini e sulle sue trovate; attorno a ciò ruotano, funzionali alla trama, gli altri personaggi: la ex moglie Claire, il figlio Raoul, i membri della famiglia Pellegrini e in particolare l'ambigua Juliette che sembra avere un rapporto particolare con Assane, il poliziotto a capo delle indagini. 

Un prodotto molto godibile che si "divora", e di cui si sta girando la seconda stagione.




giovedì 1 luglio 2021

Luna Nera, 2020

 


Regia di Francesca Comencini,  con Nina Fotaras (Ade),Giorgio Belli (Pietro),Giada Gagliardi (Valente),Manuela Mandracchia (Tebe),Adalgisa Manfrida (Persepolis), Lucrezia Guidone (Leptis),Federica Fracassi (Janara),Giandomenico Cupaiolo (Sante), Barbara Ronchi (Antalia), Filippo Scotti (Spirto),Roberto De Francesco (Marzio Oreggi),Gloria Carovana (Cesaria).


        Italia ,1600: la giovane levatrice Ade deve abbandonare assieme al fratellino Valente il villaggio di Torre Rossa dove era sempre vissuta, dopo che la nonna Antalia è stata bruciata viva dai Benandanti, cacciatori di streghe. Ade stessa è sospettata di stregoneria e trova rifugio nella comunità segreta di donne con poteri magici di cui un tempo aveva fatto parte anche la madre, capeggiata da Tebe. Anche Ade manifesterà dei poteri particolari e si sentirà divisa tra l'affetto per la sua nuova famiglia e l'amore nel frattempo nato per Pietro, il figlio di Sante, capo dei Benandanti...


 Credo di essere l'unica persona ad avere apprezzato questa serie tv- nonostante generalmente non ami il fantasy- vista l'anno scorso durante il primo lockdown, dato che ho trovato esclusivamente articoli e recensioni negativissimi; cosa a mio avviso esagerata, visto che nonostante i difetti non mi pare che faccia così schifo. Ma chissà perchè, quando si tratta di serie tv italiane sembra ci sia una gara a chi ne parla più male (dicendo peraltro quasi tutti le stesse cose)!


Tratta dal primo romanzo di quella che dovrebbe essere una trilogia- ma di cui finora mi pare sia stato pubblicato solo il primo libro, "Le città perdute" di Tiziana Triana- ha inizialmente catturato il mio interesse per il fatto che tratta la tematica della caccia alle streghe in Italia, tema piuttosto trascurato dalla cultura in generale, nonchè (non lo nascondo) per il nome della protagonista, Ade, evidente rimando al dio dell'Oltretomba nella mitologia greca. 

Nel corso della storia non sono pochi i difetti, visto che quella che dovrebbe essere la tematica principale viene trattata superficialmente rimanendo sullo sfondo, lasciando il posto alle dinamiche tra i vari protagonisti e alla storia d'amore tra Ade e Pietro, oltrechè al conflitto interiore tra bene  e male di cui la stessa Ade sarà il personaggio più rappresentativo. Dinamiche che oltretutto non sempre sono spiegate in modo chiaro: del personaggio di Cesaria (concessione femminista inutile visti gli altri personaggi) dapprima sappiamo che è la sorella di Pietro, poi diventa la sorellastra visto che è figlia adottiva di Sante e della moglie, però la si vede in rapporto praticamente solo col padre adottivo. Il passato delle streghe capeggiate da Tebe viene spiegato in modo confuso per pochi minuti, si capisce solo la storia di Persepolis e inoltre nelle ultime due puntate alcuni personaggi subiscono dei voltafaccia totalmente improvvisi e assolutamente non credibili. 


Per il resto stranamente mi sono appassionata, non ho trovato gli attori così "cani" come sono stati universalmente dipinti (ma credo che l'impostazione teatrale della recitazione degli interpreti dei personaggi adulti sia stata la causa principale di queste opinioni negative, visto che spesso non si accorda molto bene con le caratteristiche e i ritmi  di una serie tv, diversi da quelli del teatro), e mi è piaciuta particolarmente la scelta di inserire brani moderni nella colonna sonora. Ho apprezzato molto la scena della danza in maschera nell'ultima puntata. Tra l'altro trovo che questa serie sia piuttosto originale e anche innovativa, visto che il fantasy qui da noi non è un genere molto praticato.

Mi è quindi dispiaciuto sapere che non ci sarà una seconda stagione, forse anche per la mancanza di materiale originale visto che- come dicevo sopra- la trilogia letteraria non è stata completata: ero davvero curiosa di vedere come sarebbe proseguita la storia!