venerdì 30 dicembre 2022

Classifica 2022

Volge al termine anche il 2022: un anno strano, con un ritorno alla normalità solo apparente per certi aspetti... e con tanti, troppi problemi. Sia a livello collettivo che personale. 
Abbiamo avuto (e purtroppo abbiamo tutt'ora) la guerra in Ucraina, che dopo due anni di pandemia - non ancora terminati peraltro- sta avendo gravi ripercussioni anche da noi, oltre ad aver sconvolto gli equilibri a cui siamo abituati in Europa. 
A livello personale...meglio lasciare perdere: sebbene non sia stato un anno brutto come il 2021 i problemi non sono mancati, sopratutto a livello di salute sia miei che della mia famiglia. In particolare mia mamma ha avuto un tumore al seno (per fortuna benigno e superato) e ora purtroppo è in ospedale con una polmonite, viste he già pregresse condizioni di salute non proprio ottimali non è proprio il massimo; mia sorella invece continua ad avere grossi problemi che le hanno stravolto la vita -non entro nei dettagli per rispetto- e che sono potenzialmente invalidanti. Sono molto preoccupata per loro, e sinceramente non so come faccia mia sorella a sopportare ciò che le è capitato, perchè io davvero non ci riuscirei.
A livello lavorativo posso dire che, se da un lato ho lavorato tutto l'anno scolastico, dall'altro sono capitata nuovamente in un ambiente pieno di tensioni, difficoltà, problemi che mi hanno quasi schiacciato; per fortuna da settembre sono ripartita con una supplenza più tranquilla in una scuola dove mi ero trovata bene in passato, e questa è stata una cosa positiva, senonchè la supplenza è finita il 10 dicembre e da allora sto aspettando che mi richiamino di nuovo altrove. Ormai vivo sempre con ansia lo spostamento da una scuola all'altra perchè ho paura di trovarmi male e rimanere nuovamente fregata. il mondo della scuola poi è notevolmente peggiorato e a volte temo di non farcela a sopportare tutto ciò che vedo e sento quotidianamente.
Davvero, non avrei mai immaginato che a 43 anni la mia vita sarebbe stata QUESTA...nemmeno nelle mie previsioni più cupe.

Sia al cinema che nelle letture questo clima si è fatto sentire: quest'anno peggio dell'anno scorso, poche cose 

- La stranezza
- L'estate nei tuoi occhi (serie tv)
-Elvis
- I BRicchetti (TV)
- Filumena Marturano (tv)


Che dite...se dico "Buon anno" esagero? ;)

martedì 27 dicembre 2022

I Bricchetti, 2022

 Regia di Franco Bertan , con Sergio Isonni (Sergio), Maria Teresa Danieli (Teresa), Mara Bricchetti (Carla), Riccardo Zandalini (Attilio)


Sergio e Teresa Bricchetti sono due anziani coniugi bresciani alle prese con fatti e avventure della vita di ogni giorno...


Oggi voglio parlarvi una piccola chicca bresciana: "I Bricchetti", mini serie tv in sole quattro puntate (per ora), nata da una serie di spot di successo per Bricchetti, azienda bresciana che si occupa di impianti acustici  (L'Amplifon bresciano per intenderci), trasmessi su Teletutto, una rete locale. 

 I protagonisti sono due anziani coniugi, Sergio e Teresa: lui estroverso artista amante della lirica, lei casalinga peperina e comandina (ma anche più pratica), conducono una tranquilla vita alle prese con i problemi di tutti i giorni, tra i quali gli acciacchi dell'età (tra cui appunto, il calo dell'udito, cui negli spot sopperisce l'apparecchio pubblicizzato). Attorno a loro svariati personaggi, tra cui in queste puntate si sono distinti in particolare la coppia di vicini Carla  e attilio.

Isonni e la Danieli sono due bravi attori del teatro dialettale bresciano piuttosto noti, funzionano molto bene in coppia e anche nella caratterizzazione dei personaggi. Le quattro puntate (durate una ventina di minuti circa l'una) sono quasi totalmente parlate in bresciano,  i due protagonisti sono prontamente stati soprannominati "i Sandra e Raimondo bresciani" (per ovvi motivi).

Insomma grazie ai Bricchetti un po' di orgoglio bresciano anche in tv!




venerdì 23 dicembre 2022

I miei film di Natale preferiti

 Ecco qui i film che, da anni, allietano le mie feste; non sempre sono film di Natale classici (magari perchè ambientati nel periodo natalizio), ma volte sono legati ai miei natali per vari motivi: perchè magari li ho visti al cinema durante le feste o perchè allietano le mie festività da anni, a volte anche dall'infanzia. 



- Alice nel paese delle meraviglie (!961)

-Pinocchio (1940)

-Il mistero di Sleepy Hollw (1999)

-Chiedimi se sono felice (2000)

-Così è la vita (1998)

- Il gobbo di Notre Dame (1996)

- Angeli con la pistola

- Il capitalista

- Canto di Natale di Topolino

-Piccole donne (1950 e 1994)

-Buon viaggio Charlie Brown

- Buon Natale Charlie Brown

- I tre moschettieri (1948)

 Cenerentola (1951)

- Vacanze di Natale '95/2000

- Parenti serpenti

Edward mani di forbice

- Babe maialino coraggioso (1996)

- La  famiglia Addams 1 e 2 (1991/1993)

- La gabbianella e il gatto (1998)

- Christmas in love (2004)

- Biancaneve e i sette nani

- Hercules

- Settimo cielo (1927)

martedì 20 dicembre 2022

Babe va in citta' (Babe: Pig in the city), 1998


 Regia di George Miller, con James Cromwell (Arthur Hoggett ), Magda Szubansky (Esme Hoggett ), Mary Stein (padrona della pensione ), Mickey Rooney (Fugly Floom) e le voci italiane di: Lorenzo De Angelis (Babe), Paolo Lombardi (narratore), Marco Mete (Ferdinand).


Dopo il successo alla fiera (vedi precedente film) Babe e il fattore Arthur tornano alla loro vita tranquilla alla fattoria. Purtroppo l'uomo si infortuna in maniera piuttosto seria e la moglie Esme da sola non ce la fa  a portare avanti tutto: a causa di alcuni debiti i coniugi rischiano così di perdere la fattoria.

Per ovviare a questo problema, Esme decide di portare Babe ad esibirsi in una fiera che si svolge in una città lontana; durante il viaggio per un contrattempo sono costretti a fermarsi in un'altra città, dove trovano alloggio presso in una pensione....




Simpatico ma non notevole seguito di "Babe maialino coraggioso" (1996), ha perso un po' la magia del primo film nonostante i personaggi siano rimasti sostanzialmente gli stessi. Stavolta il fattore interpretato da James Cromwell lascia un po' il posto alla moglie, un personaggio più in evidenza rispetto a prima.

Per il resto una favola basata su vari stereotipi che da sempre esistono nella dicotomia campagna/città, il che però non sempre rappresenta per forza un difetto; in un film dalla trama semplice e basica come questo, ad esempio, a mio avviso ci può stare.






domenica 18 dicembre 2022

Lando Buzzanca

 E' morto all'età di 87 anni l'attore Lando Buzzanca.

Vero nome Gerlando, nato a Palermo nel 1935, dopo aver lavorato come comparsa esordisce al cinema nel 1961 con "Divorzio all'italiana", bissando subito dopo il successo nel   con "Sedotta e Abbandonata"; viene presto relegato al genere "commedia sext" negli anni '70, di cui diviene uno degli interpreti principali: nel 1971 gira "Il merlo maschio", film "simbolo" del genere e tra i suoi più famosi, al punto che verrà soprannominato egli stesso in questo modo. 

Alla fine degli anni '70 lascia momentaneamente il cinema dedicandosi per molti anni al teatro; nel 2005 torna in tv con la fiction "Mio figlio", cominciando così una nuova fase della sua carriera, dimostrando di essere un attore completo anche su ruoli seri o drammatici. Nel 2007 vince il Globo D'oro per la sua interpretazione ne "I Vicerè"; altro grande successo sarà, nel 2012, la fiction "Il restauratore".

Tra i suoi lavori ricordiamo: "I mostri" (1964), "Il magnifico cornuto" (1964), "Don Giovanni in Sicilia" (1967), "Il prete sposato" (1970), "Quando le donne prsero la coda " (1972), "Il gatto mammone" (1975), "Vado a vivere da solo" (1982), "La baronessa di Carini" (2007), "Lo scandalo della banca romana" (2010), "W gli sposi" (2019).








sabato 17 dicembre 2022

Natale in India, 2003

 


Regia di Neri Parenti, con Massimo Boldi (Enrico), Christian De Sica (Fabio), Enzo Salvi (Vomito), Biagio Izzo (Gennaro), Clarissa Burt (Silvia), BRuno Arena (Bruno), Max Cavallari (Max).


Il giudice milanese Enrico  l'ingegnere romano Fabio hanno entrambi due figli di 16 anni, che sono totalmente l'opposto dei padri: il primo, vegano e ambientalista, si ritrova con un figlio            , mentre il secondo, arruffone e intrallazzatore, ha un figlio con saldi principi morali e intransigente. 

Dopo essersi casualmente conosciuti durante un viaggio in India scoprono che i figli sono nati nello stesso ospedale e potrebbero essere stati scambiati nella culla....



Solito cinepanettone natalizio dei primi anni 2000, senza arte nè parte:come ho detto più volte non che questi film possano essere scambiati per qualcosa di oiù di quello che sono, non ne hanno nemmeno la pretesa; ma alcuni sono meglio riusciti - come il precedente "Natale sul Nilo"- altri, come questo, lasciano molto a desiderare.

Niente di nuovo nè sul fronte trama, nè su quelle delle interpretazioni; al limite si può dire che, indipendentemente dal risultato del film, rispetto ad alcuni cinepanettoni più recenti (e posteriori alla crisi tra Boldi e De Sica) si può notare come in questo e negli alti traspare un genuino divertimento da parte degli attori nel girarlo.

Poi c'è da dire che per me il 2003 è stato un anno NO, quindi forse anche questo influisce sul mio giudizio (a volte purtroppo capita).

Certo che confrontando il personaggio del rapper Vomito con alcuni cantanti di oggi...beh, che dire...Enzo Salvi è stato profetico!!





martedì 13 dicembre 2022

Oliver & Company, 1989

 


Regia di George Scribner,con le voci italiane di : Francesco Venditti (Oliver), Claudio Sorrentino (Dodger),Miriam Catania (Jenny), Glauco Onorato (Sykes), Gigi Angelillo (Fagin),.



Nella New York di fine anni '80 il piccolo Oliver, un gattino abbandonato che vive per strada, viene adottato da un gruppo di cani randagi capitanati dal vivace Dodger, che vivono su una vecchia barca assieme al senzatetto Fagin, mantenendosi con vari espedienti. 

Fagin ha contratto un debito con Sykes, un pericoloso gangster che "preme" perchè il devito venga saldato a ogni costo.....


Cartone Disney uscito alla fine degli anni '80 e caduto col tempo nel dimenticatoio tanto che nemmeno quando c'erano i Disney Store ho trovato del merchandising riguardante i suoi personaggi. Del resto mi pare di ricordare che nemmeno all'epoca ebbe grande successo: chissà perchè visto che non mi pare peggio di tanti altri. 

Versione Disneyana di "Oliver Twist" di Charles Dickens, nemmeno a me è piaciuto granchè: simpatico, musiche accattivanti, scenografie e disegni tipici del cinema dell'epoca (New York era una ambientazione molto di moda allora), anche valido come adattamento del libro originale pur con tutti i dovuti cambiamenti...ma non so, non c'è stato quel "Quid" che io ritengo necessario per apprezzare o ricordare un film. Questo non vuol certo dire che non meriti almeno una visione: sicuramente può piacere agli amanti di cani e gatti, e ai bambini specie se molto piccoli. 






domenica 11 dicembre 2022

La stranezza, 2022


 Regia di Roberto Andò, con Toni Servillo (Luigi Pirandello), Salvatore Ficarra ( ) Valentino Picone ( ), Aurora Quattrocchi (Maria Stella),Giulia Andò (Santina)



1902: Luigi Pirandello, diretto a Catania per incontrarsi con Giovanni Verga, si frma nella nativa Girgenti per partecipare ai funerali della vecchia balia Maristella, organizzati dallo stesso Pirandello in pompa magna. Chiacchierando con Onofrio e Sebastiano, i due becchini, scopre che i due (che non l'hanno riconosciuto) sono appassionati di teatro e hanno una piccola compagnia teatrale con cui si stanno preparando al primo spettacolo, scritto da loro stessi. Lo scrittore, che sta vivendo una forte crisi esistenziale dovuta alla malattia mentale della moglie Antonietta, si appassiona alle vicende- sia personali che teatrali- dei due amici...



Un film suggestivo, un omaggio al mondo del teatro speculare a "Qui rido io" con cui ha in comune oltre al tema del teatro anche il protagonista Toni Servillo, che stavolta veste i panni di Luigi Pirandello. 

E' successo molto spesso che una coppia di comici- magari sottostimati come artisti seppure benvoluti dal pubblico- abbia dato prova di buone doti attoriali  cimentandosi in film di genere diverso da quelli comici, a volte persino in ruoli drammatici: ad esempio Franco e Ciccio come Il Gatto e la Volpe nel "Pinocchio" di Comencini (1973 ), i Fichi D'India negli stessi ruoli nell'omonimo film di Benigni del 2002, o ancora Franco e Ciccio in "Kaos" (1984 ), anch'esso tratto da alcune novelle di Pirandello. Questo perchè anche se non sembra secondo molti attori è più difficile far ridere che piangere; e quindi una volta che si è riusciti a far ridere, calarsi in un ruolo drammatico può risultare meno complicato.


Succede anche in questo "La stranezza" dove Ficarra e Picone stabiliscono una particolare amicizia nientemeno che con Luigi Pirandello, che, in crisi creativa, grazie alla passione  nutrita per il teatro popolare da queste due persone incolte che tengono in piedi una sgangherata compagnia e che mischiano  realtà e finzione al punto da non sapersene staccare anche nella propria vita privata riesce a ritrovare l'ispirazione e a scrivere nientemeno che "Sei personaggi in cerca d'autore".

Una storia coinvolgente, divertente ma anche intensa, dove i rimandi al teatro- non solo in generale, ma anche a quello dialettale siciliano- sono quasi continui  e dove anche gli attori comprimari non sfigurano davanti ai tre attori principali. Molto curato anche dal punto di vista di fotografia, scenografia, costumi, a oggi è il film italiano che più ha incassato nel 2022. Per me non sfigurerebbe agli Oscar.







martedì 6 dicembre 2022

Kirstey Alley

 E' morta a 71 anni l'attrice Kirstey Alley.

Nata in Kansas nel 1951, esordì nel cinema nel 1982 nel film "Star Trek II- L'ira di Khan"; la notorietà arriva con il telefilm "Cin cin"- molto famoso sia in USA che in Italia; tra i suoi lavori si ricordano la trilogia di "Senti chi parla" accanto a John Travolta, "Weekend con il morto" (1990), "Matrimonio a quattro mani" (1995), "Harry a pezzi" (1998), "L'ultimo padrino" (1997) lo sceneggiato "Nord e Sud" (1985) e la serie tv  "Fact actres" (2005).

Mi è spiaciuto molto apprendere questa notizia perchè i primi due film di "Senti chi parla" fanno parte del mio personale percorso come cinefila: quante volte io e mia sorella li abbiamo rivisti e abbiamo rifatto le varie scene? E' una cosa che solo io posso capire ma davvero a ripensarci mi scende la lacrimuccia...








domenica 4 dicembre 2022

La Famiglia Addams 2 (Addams Family Values), 1993

 


Regia di Barry Sonnenfeld, con Raul Julia (Gomez), Anjelica Houston (Morticia), Christopher Lioyd (Zio Fester), Christina Ricci (Mercoledì), Jimmy Workman  (Pugsley), Carol Kane (nonna Addams), Joan Cusack (Debby). 


In casa Addams si festeggia la nascita di Pubert, terzogenito di Gomez e Morticia; a seguito di ciò viene assunta Debby, una governante con il compito di occuparsi dei tre figli della coppia. Zio Fester si innamora della giovane, ricambiato, almeno apparentemente.....




Film che fa eccezione alla regola "i seguiti sono meno belli del primo capitolo", almeno per me che l'ho preferito al precedente. 

Senza nulla togliere al primo film, questo ha una storia più divertente e coinvolgente, dal ritmo più serrato ma senza esagerare, con l'introduzione di un nuovo personaggio "cattivo" ma comico ottimamente interpretato da Joan Cusack; viene inoltre dato più spazio a Mercoledì e Pugsley che hanno una vera e propria storyline tutta per loro in un luogo proibito per gli Addams:un campeggio estivo con ragazzi "normali"...!


La caratterizzazione dei personaggi è sostanzialmente quella del primo film, anche se troviamo i coniugi Addams alle prese con  la nascita di un terzo figlio, il piccolo Pubert, che da subito rivela di essere un "vero Addams" con tanto di baffetti ereditati dal papà. La presenza del piccino smuove gli equilibri della famiglia, in particolare quella dei due fratelli maggiori che reagiscono con una sorta di gelosia, organizzando giochi tipo "La rivoluzione francese" (con Pubert portato alla ghigliottina con mini carriola); pr gestire al meglio la situazione senza rimanerne travolti Morticia e gomez decidono di assumere una tata. Ecco così arrivare Debby, bionda e avvenente tipica donna americana stile "cheerleader": sempre sorridente, sempre affettuosa, entra subito in empatia con tutti i membri della famiglia, e in particolare con lo zio Fester che- guarda un po'- da qualche tempo è in crisi perchè anche lui vorrebbe avere una compagna e una propria famiglia..... 




Quali sono le vere mire di Debby lo spettatore medio lo capisce presto, assieme a Mercoledì e Pugsley, gli unici a non lasciarsi abbindolare dalle moine della bionda, e per questo "eliminati" mandandoli in un campeggio estivo per adolescenti.  Da qui in poi le due vicende si alternano: da una parte i maneggi di Debbie per fare fuori il neo maritino e intascare la cospicua eredità, dall'altra i problemi di Pugsley e Mercoledì in un campo boy scout che mette in pratica solo apparentemente i principi di solidarietà e amicizia per cui questa associazione è nota: proprio in questa parte della storia abbiamo trovare a mio avviso geniali come il punire i ragazzini riottosi chiudendoli in una casetta a vedere cartoni Disney  film smielati o la recita finale, dove la storia dei Padri Pellegrini verrà stravolta da Mercoledì e soci raccontando anche la parte più oscura e non solo quella della tradizione tanto amata dagli americani. 

Ma nonostante tutto anche l'iconica ragazzina troverà l'amore...

Davvero: dopo 30 anni ogni volta che lo riguardo (prevalentemente durante le festività natalizie, difatti come ho già spiegato l'anno scorso questi due film sono due dei miei "classici natalizi" preferiti, pur non appartenendo a tale filone ) sembra sempre la prima volta. Sotto vi metto le mie due scene preferite! 


P.S: e comunque....sulla Barbie Malibu ha ragione Debby! ;)