domenica 14 ottobre 2012

Il rosso e il blu, 2012


 

Regia di Giuseppe Piccioni , con Margherita Buy (La preside ), Riccardo Scamarcio (Prof. Prezioso ), Roberto Herlitzka (Prof. Ferlito ), Ionut Paun (Adam), Lucia Mascino (Elena Togani).

In un liceo romano inizia il nuovo anno scolastico: c’è la preside scrupolosa e attenta alle regole, c’è il giovane supplente al suo primo incarico emozionato e idealista e c’è l’anziano professore di storia dell’arte ormai disilluso da tempo, con una vita appassita tra i libri.

Tutti loro saranno, in vicende diverse e a livelli diversi, coinvolti da alunni vecchi e nuovi che mostreranno come la scuola non è un’esperienza che si esaurisce tra i banchi…

 
Tratto dal romanzo omonimo (2011 ) di Marco Lodoli  , è un film che descrive realisticamente problemi, vizi e virtù di una tipica scuola italiana dei nostri giorni.

Causa lavoro e vicende personali, amo molto i film ambientati a scuola , di qualsiasi nazionalità; ho apprezzato anche questo, seppure non ho potuto fare a meno di notare qualche scivolone.

Innanzitutto una precisazione: la scena inziale con la preside che arriva a scuola e va sistemare la carta igienica da lei portata da casa nei bagni E’ VERISSIMA, vita vissuta! E c’è anche il proiettore rotto che nessuno ripara, il cassetto degli anni’20 (del ‘900…) che ormai non si apre più, le sedie che non sono abbastanza e quando una si rompe bisogna girare tutta la scuola per trovarne un’altra….insomma, io lavoro all’asilo ma posso confermare, non solo perché ricordo ancora la mia esperienza scolastica….!

Lavorare in condizioni di questo genere, e- mi permetto di aggiungere- in un settore dove gli stipendi sono bassi, il precariato è ormai la regola e il mondo di fuori ha perso il rispetto e si basa solo su pregiudizi non è certo facile, e quindi mi sono ritrovata, nonostante la differenza d’età, più nei panni del cinico professore di arte (interpretato da un bravissimo Roberto Herlitzka)- a cui però basterà l’incontro con una ex alunna che nemmeno ricordava più a ridare un senso a una vita vuota e arida- che nel supplente precario Scamarcio, armato di buone intenzioni ma forse un po’ fuori dal mondo per certi aspetti, anche se è quello che si preoccupa di più dei suoi studenti. Mi ha colpito anche la rigida preside che si trova a vedere smantellate le sue certezze e la sua corazza quando si trova alle prese con un alunno problematico e abbandonato, molto brava Marghrita Buy in questo ruolo, anche se dire che ormai questo tipo di interpretazione le è omrai congeniale.

Bravissimo anche il ragazzino che interpreta appunto l’alunno problematico di cui sopra; nel complesso un bel film,molto più veritiero dell’ipocrita spot Miur che circola in questi giorni….