domenica 20 febbraio 2022

Ero in guerra ma non lo sapevo, 2022

 


Regia di Fabio Resinaro, con Francesco Montanari (Pierluigi Torregiani), Laura Chiatti (Elena Torregiani),Alessandro Tocco (Alberto Torregiani),Juju Di Domenico (Marisa Torregiani),Maria Vittoria Dallara (Anna Torregiani), Piergiorgio Bellocchio (Commissario Giardino).


Milano, 1979: il gioielliere Pierluigi Torregiani divide le proprie giornate tra il negozio, un'attività di televendita e la famiglia. Una sera mentre si trova al ristorante alcuni banditi irrompono per compiere una rapina e fra gli altri minacciano la figlia Marisa; il padre  reagisce e nella colluttazione partono alcuni colpi che uccidono uno dei rapinatori. Da quel momento il gioielliere, ritratto dalla stampa come uno spietato giustiziere (quando in realtà non è stato nemmeno lui a sparare) viene peso di mira dai PAC, gruppo terroristico di sinistra che giura vendetta....



Tratto dal libro omonimo ( ) di Alberto Torregiani e Stefano Rabozzi, ripercorre l'ultimo periodo della vita del gioielliere Pierluigi Torregiani, ucciso dal terrorista Cesare Battisti nel 1979.

Come sempre film di questo tipo sono meritevoli e ce ne vorrebbero di più, ma non è detto che tutti escano bene per questo motivo; e difatti questo film ha parecchie pecche.

Il difetto principale è la mancanza di spiegazione riguardo al contesto in cui la vicenda si svolge: non si capisce infatti perchè queste persone prendono di mira Torregiani (il solo fatto della morte del rapinatore, decontestualizzato, di per sè non vuol dire nulla), manca quasi completamente il contesto della Milano dell'epoca, sopratutto visto che è stata una delle città più colpite dal terrorismo. Il protagonista, interpretato molto bene da Francesco Montanari, non è particolarmente simpatico ma questo non è necessariamente un male: le agiografie, quando si tratta di personaggi vittime, stufano un poco e sono anche improbabili. Qui Torregiani è descritto come una persona generosa e sinceramente attaccato alla famiglia ma anche molto concentrato sul lavoro (al punto da sopperire a una richiesta di maggiore presenza da parte dei familiari con regali costosi) e con un  po' la sindrome di Superman (il rifiuto della scorta non è propriamente condiviso dal resto della famiglia, nonostante le conseguenze di questa scelta ricadano anche sugli altri componenti). 

Dei tre figli nessuno spicca particolarmente, a parte Marisa che però viene mostrata più spesso in quanto affianca il padre nella sua attività, ma il personaggio che mi ha lasciata più perplessa è stata la moglie, che viene mostrata come una casalinga insoddisfatta con tendenza all'alcolismo, e qausi quasi simpatizzante con quelli che hanno preso di mira il marito. Non ho davvero capito il senso di questa scelta, dato che anche nel libro da cui il film è tratto non mi sembra di aver letto una descrizione di questo tipo. 

Detto ciò è interessante vedere come la gogna mediatica contro un personaggio, famoso o meno, non sia certo un'invenzione odierna anche se le conseguenze oggi come ieri possono essere imprevedibili e addirittura tragiche (e il caso Torregiani non è certo stato l'unico in quegli anni).


Comunque una testimonianza interessante e un doveroso omaggio a una delle vittime degli anni di piombo.







mercoledì 16 febbraio 2022

Assassinio sul Nilo (Death on the Nile), 2022


 Regia di Kenneth Branagh, con Kenneth Branagh (Hercule Poirot), Gal Gadot (Linnet Ridgeway), Armie Hammer (Simon Doyle), Emma Mackey (Jackie de Bellefort), Annette Bening ( Euphemia   ), Toma Bateman (Bouc), Laetitia Wright (Rosalie Otteurbourne),Sophie Okonedo (Salomè Otteurbourne), Riccado Niseem Onorato (Albert Windlesham),Dawn French (signora Bowers),Ali Fazal (Andrew Katchadourian),Jennifer Saunders (Marie Van Schuiler),Rose Leslie (Louise Bourget).


Durante una vacanza in Egitto, Hercule Poirot entra a far parte di una comitiva di persone capeggiata da Linnet e Simon Doyle, una giovane coppia in luna di miele (alla quale hanno invitato alcuni amici e parenti). Unico problema, la presenza (indesiderata) di Jackie, ex fidanzata di Simon che li ha seguiti fin lì e li perseguita con propositi omicidi. Dopo una serie di spiacevoli (per quanto apparentemente casuali) incidenti Linnet e Simon decidono di affittare una nave e trascorrere lì il resto della luna di miele assieme ai loro invitati, ma Jackie riesce a intrufolarsi anche lì. Una mattina Linnet viene trovata morta nella sua cabina.....


Tratto dal romanzo di Agatha Christie "Poirot sul Nilo" (1937), è il secondo adattamento dopo "Assassinio sull'Orient Express" che Kenneth Branagh dedica ai romanzi della Christie con protagonista Hercule Poirot; a quanto ho capito l'intenzione del regista sarebbe quella di realizzare altri film di questa serie, forse tutti. La cosa non mi dispiacerebbe affatto visto che questo film mi è piaciuto molto. 

Non ho letto il libro nè visto la precedente versione del 1978, quindi non posso fare confronti; personalmente l'ho trovato molto avvincente anche se con finale forse scontato. Non è facilissimo fr convivere un gruppo di personaggi in uno spazio ristretto, gestire le dinamiche personali dei vari rapporti fra di loro, ma mi pare che qui il regista sia riuscito a farlo ottimamente visto che il film non annoia  e il ritmo della narrazione rimane sempre ben teso e intrigante. I personaggi, un tantino stereotipati (ma non ritengo che la cosa in sè sia per forza negativa) sono tutti ben tratteggiati e rappresentati: su tutti spicca il Poirot di Branagh, metodico, riflessivo e con piccole manìe come sempre ma al quale viene aggiunto un passato doloroso volto a spiegare la solitudine del personaggio. 

Particolarmente curata l'estetica del film, sopratutto l'ottima fotografia e una interessante colonna sonora.




lunedì 14 febbraio 2022

Ivan Reitman

 E' morto il regista Ivan Reitman, famoso regista di commedie negli anni '80 e '90.

Tra i suoi film si ricordano i primi due "Ghostbusters" (1984 e 1989), "I gemelli" (1988), "Un poliziotto alle elementari" ( ), "Junior" (1994 ), gli ultimi due "Ghostbusters" (2016 e 2020).





giovedì 10 febbraio 2022

Vita da Carlo, 2021


 Regia di Carlo Verdone e Arnaldo Cantinari, con Carlo Verdone, Max Tortora, Monica Guerritore (Sandra), Anita Caprioli (Annalisa), Caterina De Angelis (Maddalena), Filippo Contri (Giovanni), Antonio Bannò (Chicco), Maria Palato (Annamaria).


Scene della vita dell'attore Carlo Verdone: il rapporto con i figli Giovanni e Maddalena, con la ex moglie Sandra e l'amico Max Tortora; il progetto di un nuovo film da regista, l'attrazione con la farmacista Annalisa, il rapporto con il pubblico che lo segue da quarant'anni. A complicare il tutto si diffonde la fake news della candidatura di Verdone a sindaco di Roma....


"Vita da Carlo" è uno spaccato  della vita quotidiana di uno degli attori italiani più noti e amati che viene stravolto da un evento inaspettato come l'ascesa in politica.

In alcune interviste ho letto che Verdone ha assicurato di essersi raccontato con sincerità; per quanto stimi Verdone e non abbia motivo nè intenzione di mettere in dubbio le sue parole durant la visione qualche volta mi è sembrato un po' strano che il Verdone privato assomigli così tanto ai suoi personaggi e all'immagine di lui che abbiamo noi spettatori. Ma è anche vero che  nella sua lunga carriera ha preso spunto da sè stesso in primis per parecchi suoi personaggi, quindi il suddetto dubbio alla fin fine non ha inficiato la visione della serie tv nè tantomeno il mio giudizio sul suo autore.


Ed infatti il titolo non a caso dice "Vita DA Carlo" e non "DI Carlo": tema principale a mio avviso è la fatica di imporre sè stesso come persona al di là del personaggio Verdone con cui è conosciuto e ormai identificato da quarant'anni, infatti numerose sono le scene in cui il protagonista sta parlando di qualcosa di serio o vivendo una situazione di questo tipo e viene prontamente interrotto da qualche inopportuno fan che gli chiede di recitare questa o quella battuta; molto frustrante, tanto più che egli da tempo anela a un cambiamento nella sua vita che si anche l'opportunità di cominciare un nuovo percorso, sia lavorativo che sentimentale. La candidatura a sindaco di Roma, inizialmente una fake news, potrebbe portare ad una svolta in questo senso, per questo Verdone un po' ci sguazza su questa cosa.

Brevi episodi di circa mezz'ora, gradevoli e ben recitati sia da attori famosi (ho apprezzato in particolare Monica Guerritore nel ruolo della ex moglie Sandra) che dai più giovani: la giovane attrice Caterina De Angelis, che interpreta la figlia Maddalena (nella realtà Giulia) è la figlia di Margherita Buy, attrice che ha recitato con Verdone in "Maledetto il giorno che ti ho incontrato".




domenica 6 febbraio 2022

Ennio: The Maestro, 2021


 Regia di Giuseppe Tornatore, con Ennio Morricone, Gianni Morandi, Bernardo Bertolucci, Lina Werthmuller, Dario Argento, Clint Eastwood, Miranda Martino, Edoardo Vianello, Carlo Verdone.


Sul manifesto del documentario è riportato "Un meraviglioso omaggio",  non potrei essere più d'accordo: quasi tre ore di immersione totale nella storia della musica e del cinema, perchè è questo che fondamentalmente impersona Ennio Morricone.

Giuseppe Tornatore ha lavorato per 25 anni con Morricone e quindi non poteva che esserci persona più adatta per questo documentario, dove il Maestro, assieme a svariate personalità del cinema e della musica italiana e internazionale, ripercorrono la sua lunghissima carriera che ha veramente toccato le vette più alte dell'arte musicale e del cinema in generale: le   colonne sonore di cui è stato autore sono la testimonianza di come si sia occupato di film di ogni tipo, dagli "spaghetti western" ai "musicarelli"ai kolossal ai film drammatici o ai successi internazionali, dimostrando una versatilità non scontata. Stesso discorso per le canzoni e la musica leggera.

I momenti più belli a mio avviso in questo tipo di documentari sono sempre quelli in cui l'autore racconta come gli è venuta l'idea per il tema di questo o quel film, è sempre interessante sentire queste cose; innumerevoli sono poi le testimonianze di stima e gli annedoti riportati dalle varie personalità del mondo della musica e del cinema, anche questi interessanti visto che ci forniscono un "dietro le quinte" più che valido.

Davvero un documentario che mi sento di consigliare a chiunque!




giovedì 3 febbraio 2022

Monica Vitti

 E' morta a Roma all'età di 90 anni l'attrice Monica Vitti.

Vero nome Maria Luisa Ceciarelli, era nata a Roma nel   e aveva esordito nel cinema nel 1955, dopo essersi diplomata all'Accademia Nazionale di Arte Drammatica ed avere intrapreso una breve esperienza nel mondo teatrale. Il successo cominciò ad arrivare già nel 1960, con "L'avventura" di Michelangelo Antonioni, regista con cui girò anche "La notte" ( ), "L'eclisse" ( ), e "Deserto rosso" ( ). Nella sua lunga carriera ha ricoperto il ruoli più disparati, dal drammatico alla commedia brillante, con eguale impegno e bravura, tratteggiando personaggi indimenticabili. 

Tra i suoi film si ricordano: "La ragazza con la pistola" ( ), "Ti ho sposato per allegria" (1967), "Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)" (1970), "La Tosca" (1973)," Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa" ( ), "Teresa la ladra" ( ), "Polvere di stelle" ( ), "L'anatra all'arancia" (1975), "Amori miei" (1978), "Io so che tu sai che io so" (1982), "Scandalo segreto" (1990). Oltre all carriera cinematografica ebbe anche varie incursioni in tv sia con fiction che con programmi (nel 1974 affiancò Mina nel varietà "Milleluci" e partecipò all'edizione 1993/'94 di "Domenica in" ), e come doppiatrice. Scrisse anche due libri: "Sette sottane" e "Il letto è una rosa".

Vinse 5 David di Donatello: per "La ragazza con la pistola", "Ninì Tirabusciò", "Polvere di stelle", "L'anatra all'arancia", "Amori miei", un Orso D'argento per "Flirt", e svariati altri premi, tra cui il Leone D'oro alla carriera nel 1995.