mercoledì 31 gennaio 2024

il flauto a sei puffi ( La Flutè a six ), 1976


 Regia di Peyo e Eddie Lateste, con le voci italiane di: Mauro Gravina (John), Matteo Guadagno (Solfamì), Mario Bardella (Il re), Franca Dominici (Madame Barbara), Arturo Dominici (Grande Puffo).


Dal Web

"Il cavaliere John e il menestrello Solfamì cercano di fermare l'astuto ladro Matteo Manolesta, giunto per rubare un flauto magico. Per aiutarli il mago Omnibus li spedisce nel villaggio incantato dei Puffi...."




Quando ero piccola uno dei film natalizi regolarmente mandati in onda dalla televisione era questo "Il flauto a sei puffi", per me imperdibile e che ovviamwnt da subito è diventato uno dei miei classici natalizi preferiti. 

Si tratta di una specie di prequel alle storie raccontate nel cartone animato, dato che i veri protagonisti sono John, Solfamì e gli altri popolani del villaggio; i puffi compaiono solo nella parte centrale, e questo è il primo incontro tra gli omini blu  e i loro amici umani (amicizia che viene data per assodata nella serie animata). 

Un cartone divertente e simpatico, ben fatto nella sua semplicità; a me piace ancora oggi e me lo riguardo volentieri, anche se francamente non so se potrebbe piacere ai bambini di oggi, abituati a una così diversa tecnica di animazione.





Sandra Milo

 E' morta all'età di 90 anni l'attrice Sandra Milo

Vero nome Elena Salvatrice Greco, era nata nel  1933 a Tunisi ma  vissuta sin dai primi anni della sua vita in Toscana. Esordì nel mondo del cinema nel 1955 con "Lo scapolo" di Antonio Pietrangeli. Nel corso degli anni '60 si impose come attrice prevalentemente in commedie ma anche in ruoli più seri; dopo un periodo di allontanamento dalle scene per dedicarsi alla famiglia ritornò al cinema e in tv negli anni '80, conducendo svariati programmi tv (Piccoli Fans, L'amore è una cosa meravigliosa, La vita in diretta, L'isola dei famosi ecc). 

tra i suoi film si ricordano: "Il generale Della Rovere" (1958), "Mio figlio Nerone" (1956 ), "Adua e le compagne" (1960 ), "Fantasmi a Roma" (1961 ), "8 e 1/2! (1963 ) "La visita" (1963 ), "Giulietta degli spiriti" (1965 ), "Il cuore altrove" ( 2005), "La perfezionista" (2009 ), "Il velo di Maya" ( ), "A casa tutti bene" (2018 ), "Il più bel secolo della mia vita" (2023 ).








sabato 27 gennaio 2024

50 km all'ora, 2023


 Regia di Fabio De Luigi, con Fabio De Luigi (Rocco), Stefano Accorsi (Guido), alessandro Haber (Corrado ). 



Rocco e Guido sono due fratelli che, a causa di dissapori familiari, non si vedono da una ventina di anni. Alla morte del padre     i due si ritrovano- inizialmente loro malgrado- per esaudire l'ultimo desiderio del defunto: essere sepolto accanto alla ex moglie (e madre dei due figli) al cimitero di Rimini. I due fratelli partono a bordo dei due motorini che il padre aveva costruito per loro quando erano ragazzi...


Il primo film al cinema del 2024 è una bella commedia italiana con uno dei miei attori preferiti, Stefano Accorsi. Fabio De Luigi invece non mi è mai piaciuto, ma devo dire che in questo film è stato una piacevo,e sorpresa sia come regista che come attore.

Seppure narrata con i toni della commedia, la storia è quella triste di una famiglia divisa da anni a causa della separazione dei genitori, dato che i due figli si sono schierati ognuno con il genitore preferito; per più d venti anni i due non si sono parlati, si ritrovano solo in occasione della morte del padre, e pur ritrovando un affetto evidentemente rimasto intatto capiscono anche di essersi perso un pezzo di vita senza l'altro. Ed è davvero triste che sia così. 


Il pregio principale del film a mio avviso, è proprio la chimica stabilitasi fra i due attori, che davvero sembrano fratelli, seppure totalmente diversi: Rocco più chiuso, non si è mai staccato dal paese natale e dalla figura paterna, che si intuisce si stata piuttosto esuberante, Guido giramondo e irresponsabile ma anche dotato di una leggerezza che al fratello manca. Il viaggio on the road servirà per riscoprire un legame ancora forte ma rovinato dalle vicissitudini familiari.

Un film agrodolce con sorpresa finale e con qualche momento di troppo che però non va ad inficiare il risultato finale. Si ride,si riflette, ci si commuove  e per quelli della mia età o poco più vecchie si fa anche un viaggio della memoria nel nostro più recente passato attraverso riferimenti musicali e di oggetti di uso comune. 




venerdì 19 gennaio 2024

Love actually- L'amore davvero, 2003


 Regia di Richard Curtis, con Hugh Grant (Primo Ministro), Colin firth (Jamie Bennet),Keira Knghtley (Juliet), Emma Thompson aren), Laura Linney (Sarah), Alan Rickman (Harry), Liam Neeson ( )


Dal web:

"Nella città di Londra le storie di nove personaggi si intrecciano per raccontare la complessità dei rapporti umani e dell'amore..."



Graziosa commedia natalizia a episodi di grande successo all'epoca. 

Francamente non mi ha provocato troppo entusiasmo, anche se non si può non notare il cast di primordine e la perfetta confezione natalizia che appunto ne decretò il successo; però devo dire che- nonostante mi ritenga abbastanza flessibile come gusti e non troppo pretenziosa- ho trovato le varie situazioni troppo irreali quando non proprio fastidiose, in particolare quella più famosa con protagonista Keira Knightley, ma anche quella con Hugh Grant primo ministro. Ciononostante, ripeto, non è un brutto film e capisco perchè molti lo amino ancora oggi. 






domenica 14 gennaio 2024

Cento domeniche, 2023

 


Regia di Antonio Albanese, con Antonio Albanese (Antonio), Sandra Ceccarelli (Margherita), Liliana Bottone (Emilia), Elio De Capitani (Carlo). 


La vita dell'ex tornitore Antonio è semplice ma serena: vive con l'anziana madre di cui si prende cura, ha un buon rapporto con la ex moglie, adora la figlia Emilia, nonostante sia in prepensionamento ogni tanto va a dare una mano agli ex colleghi della fabbrica. Quando la figlia annuncia che si sposerà col fidanzato, Antonio è entusiasta perchè da sempre desidera organizzare per lei una grande cerimonia; decide quindi di rivolgersi alla banca di cui è da sempre cliente, ma le cose non sono molto chiare....




Film intenso e importante, dedicato ai vari casi di piccoli risparmiatori truffati in vari scandali finanziari (Parmalat, Banca Etruria,Cirio ecc) , che ha avuto la sfortuna di essere uscito quasi in contemporanea con "C'è ancora domani" venendo fagocitato dall'enorme successo di quest'ultimo; nonostante ciò per fortuna  è riuscito comunque a ritagliarsi un suo spazio all'interno della distribuzione e non è stato cancellato dopo pochi giorni, a differenza di altri film italiani che non hanno avuto la stessa fortuna. Purtroppo in Italia non siamo più abituati ai film di denuncia civile e sociale.

Inizialmente ho invidiato il protagonista perchè- lo ammetto- la sua vita è quella che avrei voluto avere io (matrimonio fallito a parte): una persona serena e contenta della propria vita, membro attivo di una comunità piccola ma solida come spesso lo sono i piccoli comuni. Certo, non ci sono grandiosit, ma ci sono amici sinceri, affetti importanti, persone di cui prendersi cura, picocle ritualità che però riempiono in modo soddisfacente la giornata. Per molti una vita noiosa e senza attrattive, per me un sogno che purtroppo non sono riuscita a realizzare 


Una realtà che Albanese conosce molto bene, essendo lui stesso un ex operaio nella nativa provincia di Como (se non ricordo male), stessa location che- pur senza nominarla direttamente ha scelto come ambientazione per questa dolorosa storia: tra l'altro la fabbrica dove il protagonista ha lavorato è la stessa in cui albanese lavorò alcuni anni prima di intraprendere la carriera artistica.

E proprio perchè conosce bene questo tipo di realtà e le dinamiche fra i vari personaggi il regista realizza un film sensibile, la storia di un uomo comune la cui "colpa" è quella di essere troppo fiducioso, di credere ancora a certi valori che gli impediscono di accorgersi di essere circondato da squali senza scrupoli pronti a 

Il dramma di Antonio si consuma poco alla volta, senza apparentemente che vi sia alcun grande cambiamento dato che attorno a lui tutto continua a essere come prima, ma la tragedia si insinua piano piano, in modo subdolo e irreparabile. Indimenticabile la scena dell'abbraccio dell'anziana madre (interpretata in modo magistrale dall'attrice Giulia Lazzarin ) apparentemente svanita ma che in realtà sa ancora cogliere le emozioni di quelli che ama- al figlio disperato. Una scena che da sola vale più di mille parole. 





martedì 9 gennaio 2024

La sirenetta- Quando tutto ebbe inizio (The little Mermaid: Ariel's Beginning), 2008


 Regia di Peggy Holmes, con le voci italiane di: Paola Valentini (Ariel), Ronny Grant (Sebastian), Bruno Alessandro (RE Tritone), Ruggero Valli (Flounder), Alessandra Korompay (regina Atena), Letizia Scifoni (Acquata), Monica Ward (Attina), Ludovica Modugno (Marina Del Rey), Federica De Bortoli 



RE Tritone e la Regina Atena governano felicemente il regno sottomarino di Atlantica, ma un giorno la regina muore investita da un veliero umano e il re, per il dolore, bandisce la musica dal regno e dichiara odio agli umani. 

Le sette principesse marine crescono affidate alle cure della governante Marina Del Rey (che però odia il suo lavoro); un giorno la più piccola, Ariel, scopre un locale clandestino dove ancora si suona la musica vietata....



Una volta tanto, un prequel ben riuscito di un classico Disney, ovvero  "La Sirenetta", il quale stavolta ha il merito di dare ampio spazio anche alle sorelle di Ariel, che nel film del 1989 compaiono brevemente ( infatti mi sono sempre chiesta: a che servivano? Tanto valeva non metterle). 

La storia spiega come mai per lungo tempo nel regno di Atlantica la musica venne proibita dal re Tritone, vedovo inconsolabile della Regina Athena che era, appunto, appassionata di musica. La trama è piuttosto semplice e lineare, il vero merito del film è di introdurre nuovi personaggi che funzionano: oltre alle sette sorelle di Ariel (e non era nemmeno semplice da spiegare in modo soddisfacente sette caratteri e personalità differenti in un'unico cartone    ), abbiamo la loro madre Athena e la cattiva di turno, Marina Del Rey (non so se ci sia un qualche riferimento alla cantante italiana, ndr).

Certo non è un capolavoro ma nemmeno una ciofeca come la maggior parte dei prodotti che lo hanno preceduto riguardanti altri classici....



sabato 6 gennaio 2024

Napoleon, 2023

 


Regia di Ridley Scott, con Joaquin Pohenix (Napoleone Bonaparte), Vanessa Kirby (Giuseppina De    ), Ben Miles (Augustin De Caulincourt ), Sinead Cusack (Letizia Bonparte), Edouard Philipponat (Alessandro I di Russia), Rupert Everett (Arthur Wellsley).


L'ascesa al potere di Napoleone Bonaparte, ambizioso ufficiale corso che attraverso varie vicissitudini diventerà Imperatore dei francesi....




Premetto che conosco la storia di Napoleone in maniera piuttosto disordinata e con alcune lacune, forse anche per questo il film non mi è dispiaciuto nonostante prima della visione abbia letto parecchie critiche negative nei suoi confronti. 

Certo non mi è sfuggito che il regista nella narrazione si sia preso parecchie libertà rispetto alla Storia vera e propria (ad esempio, non m risulta proprio che Napoleone abbia assistito all'esecuzione di Maria Antonietta e non lo trovo nemmeno credibile) e anche rispetto al personaggio stesso: qui in pratica Napoleone è un bricconcello che ce l'ha fatta per qualche motivo, magari per tigna. Il motore centrale di tutto ciò che fa viene ricondotto alla sua storia con la prima moglie Giuseppina , cosa assurda per una personalità megalomane e ambiziosa arrivata dove sappiamo; viene poi del tutto eliminata l'intera famiglia Bonaparte (a parte la madre Letizia, qui tipica suocera rompiballe), e fra gli altri generali e personaggi importanti di cui egli si circondò non ne spicca praticamente nessuno. 

Peraltro tra i due interpreti della coppia reale non c'è molta alchimia, funzionano (non troppo) come attori ma non come coppia: forse anche per questo le scene erotiche sono davvero "cringe" (come si dice oggi, faccio la "ggiovane"), tra le più imbarazzanti che abbia mai visto al cinema.



Il film funziona bene sul piano tecnico e narrativo, non risulta troppo noioso nonostante gli svarioni storici (non ho capito dove stava la Campagna d'Italia, non mi pare l'abbiano messa addirittura)- anche se c'è da dire che non risulta nemmeno particolarmente appassionante: a mio avviso l'intento del regista era di realizzare un tipico Kolossal che racchiudesse più  o meno la sua personale parabola cinematografica. Per carità è solo un'idea che mi è venuta in mente, ma gradirei sapere se magari qualcuno ha riscontrato la stessa cosa. 

Alla fine si arriva alla conclusione senza troppa sofferenza, certo non mette voglia di rivederlo. 





venerdì 5 gennaio 2024

David Soul

 E' morto all'et di 80 anni l'attore David Soul, che interpretava il ruolo del detective Ken Hutchinson nel telefilm degli anni '70/'80 "Starsky e Hutch". 


Nato nel 1943 a Chicago, vero nome David Richard Solberg, iniziò la sua carriera negli anni '60 in svariati telefilm e film, tra cui "Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan". Dal 1975 al 1979 raggiunse la fama mondiale interpretando uno dei telefilm storici della tv, "Starsky e Hutch", accanto all'attore Paul Michael Glaser, con il quale riprender la celebre coppia in una scena dell'omonimo film dl 2004 con protagonisti Ben Stiller e Owen Wilson. 

Dopo una breve esperienza come cantante negli anni '80 ebbe gravi problemi di salute (alcol, droghe ecc) diradando anche la sua carriera. 













Glynis Johns

 E' morta all'età di 100 anni (compiuti ad ottobre) l'attrice Glynis Johns, la più anziana attrice vivente.

Nata in Sudafrica da genitori gallesi nel 1923 debuttò al cinema nel 1938 nel film "La cavalcata delle follie"; tra i suoi film ricordiamo "Mary Poppins" (1964), "Estasi d'amore" (1958), "I nomadi" (1960), "Il giro del mondo in 80 giorni" (1956), "C'eravamo tanto odiati"(1994). Al cinema alternò anche una importante carriera teatrale e televisiva. 





mercoledì 3 gennaio 2024

Classifica 2023

In ritardo causa Covid+ influenza (e così mi sono giocata le vacanze), pubblico la classifica dei migliori film al cinema (per me, non in ordine numerico) del 2023. Anche quest'anno niente di entusiasmante ma c'è da dire che molt film non sono riuscita a vederli. 


- Laggiù qualcuno mi ama

- Non così vicino

- I tre moschettieri D'Artagnan

- La bella estate

-  L'ultima volta che siamo stati bambini

- Cento domeniche

- C'è ancora domani


... e un'altro anno finisce, inutilmente direi, visto che nonostante i miei sforzi non riesco a risolvere nulla nella mia vita e anzi: più lotto e più sembra come se ci fosse qualcuno che mi respinge continuamente nella palude in cui mi tocca annaspare (questa è, attualmente, la mia vita). Dove mi giro, vedo solo negativit, ostacoli, situazioni difficili, sofferenze. 

Quest'anno non è stato del tutto negativo: lavorativamente parlando la prima parte non è andata malissimo nonostante la presenza di una persona che inspiegabilmente ha preso di mira me e una mia collega diffondendo calunnie anche gravi che abbiamo preferito ignorare. La seconda parte è andata un po' peggio:  a parte che da ottobre nn vengo pagata, è arrivata una persona a causa della quale ho rischiato l'esaurimento nervoso. Non entro nei particolari ma ho avuto il riscontro che a scuola non la sopporta nessuno, e due colleghe che hanno lavorato con lei anni fa hanno avuto gravi ripercussioni sul loro lavoro per avere messo in discussione il comportamento di questa persona (giustamente, aggiungerei). Ormai le soddisfazioni degli anni passati sono solo un ricordo, e pare che le persone psicotiche nel mio ambiente siano aumentate. Sono ancora indecisa su come comportarmi e rifiutare una eventuale proroga. 

A livello di salute i problemi si fanno sentire, ormai ho 44 anni....

A dire la verità un cambiamento c'è stato, piccolo ma per me importante: dopo 30 anni il mio medico di base è andato in pensione. Mi rendo conto che per molti forse è esagerato, ma questa persona  ha seguito ottimamente sia me che la mia famiglia per 30 anni (da quando ne avevo 13), il rapporto che si era instaurato era di fiducia massima e tante volte mi è stata di aiuto anche solo psicologicamente. 

Per cui questo cambiamento per me è un po' una perdita di non poco conto, confesso che al pensiero di non vederla più nel su studiolo un po' arrabattato mi sono anche commossa ed è scappata la lacrimuccia; oltretutto adesso dovremo trovare un nuovo medico e, dai racconti che sento fare riguardanti i medici di adesso, mi sento piuttosto angosciata. Speriamo bene!