giovedì 1 luglio 2021

Luna Nera, 2020

 


Regia di Francesca Comencini,  con Nina Fotaras (Ade),Giorgio Belli (Pietro),Giada Gagliardi (Valente),Manuela Mandracchia (Tebe),Adalgisa Manfrida (Persepolis), Lucrezia Guidone (Leptis),Federica Fracassi (Janara),Giandomenico Cupaiolo (Sante), Barbara Ronchi (Antalia), Filippo Scotti (Spirto),Roberto De Francesco (Marzio Oreggi),Gloria Carovana (Cesaria).


        Italia ,1600: la giovane levatrice Ade deve abbandonare assieme al fratellino Valente il villaggio di Torre Rossa dove era sempre vissuta, dopo che la nonna Antalia è stata bruciata viva dai Benandanti, cacciatori di streghe. Ade stessa è sospettata di stregoneria e trova rifugio nella comunità segreta di donne con poteri magici di cui un tempo aveva fatto parte anche la madre, capeggiata da Tebe. Anche Ade manifesterà dei poteri particolari e si sentirà divisa tra l'affetto per la sua nuova famiglia e l'amore nel frattempo nato per Pietro, il figlio di Sante, capo dei Benandanti...


 Credo di essere l'unica persona ad avere apprezzato questa serie tv- nonostante generalmente non ami il fantasy- vista l'anno scorso durante il primo lockdown, dato che ho trovato esclusivamente articoli e recensioni negativissimi; cosa a mio avviso esagerata, visto che nonostante i difetti non mi pare che faccia così schifo. Ma chissà perchè, quando si tratta di serie tv italiane sembra ci sia una gara a chi ne parla più male (dicendo peraltro quasi tutti le stesse cose)!


Tratta dal primo romanzo di quella che dovrebbe essere una trilogia- ma di cui finora mi pare sia stato pubblicato solo il primo libro, "Le città perdute" di Tiziana Triana- ha inizialmente catturato il mio interesse per il fatto che tratta la tematica della caccia alle streghe in Italia, tema piuttosto trascurato dalla cultura in generale, nonchè (non lo nascondo) per il nome della protagonista, Ade, evidente rimando al dio dell'Oltretomba nella mitologia greca. 

Nel corso della storia non sono pochi i difetti, visto che quella che dovrebbe essere la tematica principale viene trattata superficialmente rimanendo sullo sfondo, lasciando il posto alle dinamiche tra i vari protagonisti e alla storia d'amore tra Ade e Pietro, oltrechè al conflitto interiore tra bene  e male di cui la stessa Ade sarà il personaggio più rappresentativo. Dinamiche che oltretutto non sempre sono spiegate in modo chiaro: del personaggio di Cesaria (concessione femminista inutile visti gli altri personaggi) dapprima sappiamo che è la sorella di Pietro, poi diventa la sorellastra visto che è figlia adottiva di Sante e della moglie, però la si vede in rapporto praticamente solo col padre adottivo. Il passato delle streghe capeggiate da Tebe viene spiegato in modo confuso per pochi minuti, si capisce solo la storia di Persepolis e inoltre nelle ultime due puntate alcuni personaggi subiscono dei voltafaccia totalmente improvvisi e assolutamente non credibili. 


Per il resto stranamente mi sono appassionata, non ho trovato gli attori così "cani" come sono stati universalmente dipinti (ma credo che l'impostazione teatrale della recitazione degli interpreti dei personaggi adulti sia stata la causa principale di queste opinioni negative, visto che spesso non si accorda molto bene con le caratteristiche e i ritmi  di una serie tv, diversi da quelli del teatro), e mi è piaciuta particolarmente la scelta di inserire brani moderni nella colonna sonora. Ho apprezzato molto la scena della danza in maschera nell'ultima puntata. Tra l'altro trovo che questa serie sia piuttosto originale e anche innovativa, visto che il fantasy qui da noi non è un genere molto praticato.

Mi è quindi dispiaciuto sapere che non ci sarà una seconda stagione, forse anche per la mancanza di materiale originale visto che- come dicevo sopra- la trilogia letteraria non è stata completata: ero davvero curiosa di vedere come sarebbe proseguita la storia!




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