Regia di Allan Dawn, con Shirley Temple (Heidi), Jean Hersholt (il nonno), Helen Wesley (Clara).
La piccola orfana Heidi vive con la zia Dete in un paesino di montagna, ma quando la donna trova lavoro in città è costretta a lasciare la bambina col vecchio nonno, che lei non conosce e che vive sui monti in totale isolamento.E’ conosciuto per essere un uomo burbero e rigido,solitario, senza amici né affetti. Ma ben presto il nonno si affeziona alla bambina, la quale dal canto suo si trova benissimo nei prati di montagna a giocare tutto il giorno con le caprette, e l’amico pastorello Peter…
Tratto dall’omonimo romanzo (1880 ), di Johanna Spiry, appartiene al filone di stucchevoli film per bambini anni ’30, con protagonista la riccioluta Shirley Temple, diva bambina dell’epoca.
Che qui interpreta il solito ruolo affibbiatole negli altri suoi film , cioè la bambina vivace ma buona che conquista tutti con il suo sorriso e la sua generosità, sconfiggendo tutte le difficoltà che le si presentano(nel caso di Heidi, non poche: la morte dei genitori, la convivenza col burbero nonno, il traumatico trasferimento in città….).
Nulla di nuovo, quindi, nemmeno per gli altri attori: c’è il nonno burbero, la governante acida e stizzosa, la bambina paralitica e sola….insomma, uno stereotipo dietro l’altro!
Unica cosa su cui si potrebbe discutere: perché il misterioso traduttore del titolo italiano ha messo in mezzo l’Olanda, quando la storia si svolge in Svizzera?!
Molto meglio il cartone….
Tiziana
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