lunedì 28 novembre 2011

Un giorno perfetto, 2008

imm
Regia di Ferzan Ozpetek, con Isabella Ferrari ( Emma), Valerio Mastandrea ( Antonio), Stefania Sandrelli ( madre di Emma), Monica  Guerritore ( professoressa),Valerio Binasco ( Elio Fioravanti),Nicole Murgia( Valentina),Gabriele Paolino ( Kevin).


Roma, notte.La polizia sta per fare irruzione in un appartamento : qualcuno ha sentito degli spari, delle grida di aiuto.Con un flashback di ventiquattro ore,veniamo a conoscenza delle vicende di alcuni personaggi che potrebbero essere coinvolti in questo fatto.
Dopo la separazione dal marito Antonio, Emma è tornata dalla madre coi due figli Valentina e Kevin, ma il marito, che è caposcorta dell’onorevole Fioravanti, non si rassegna al distacco e sosta tutte le notti sotto le finestre della moglie, tentando in ogni modo di riavvicinarla; dal canto suo Emma è ben decisa a non tornare indietro, nonostante anche i figli soffrano della situazione.
Alle vicende di questa famiglia si intrecciano anche le difficoltà dell’onorevole Fioravanti nel rapporto con la giovane moglie e il figlio di primo letto Aris, coetaneo della matrigna…

Tratto dall’omonimo romanzo( 2007)  di Melania Mazzucco, è il primo film in cui Ozpetek non dirige una storia da lui scritta.
E’ un film in cui serpeggiano una violenza e una durezza palpabili, che culminano con l’aggressione di Emma da parte di Antonio, ma anche prima di questo episodio il clima non è certo sereno: il marito che perseguita la moglie con telefonate e sostando sotto casa della madre tutta la notte commette una violenza silenziosa ma evidente , anche se si percepisce tutto il suo disagio e dolore per aver perso al sua famiglia- e credo che questo, sia pur con forme diverse,sia molto comune a tanti uomini d’oggi- a causa di una decisione subita.Valerio Mastrandrea nel ruolo di Antonio fornisce un ‘interpretazione matura, misurata e intensa di un personaggio che suo malgrado riesce a suscitare un senso di pietà e solidarietà tra gli spettatori; Isabella Ferrari è Emma, una donna di forte bellezza e personalità, ma con tocchi di volgarità gratuita ( lo credo che la figlia si vergogna di lei), che cerca di rimanere a galla in quel marasma che sta diventando la sua vita.
Personaggio che mi ha colpito in positivo è la nonna Stefania Sandrelli, dolce e solare, impegnata a costruire un aquilone ( gioco bellissimo ma oggi purtroppo in disuso) per il nipotino.Anche i due bambini Valentina e Kevin sono molto dolci e rappresentano un piccolo raggio di sole e speranza nell’umanità tetra degli adulti che li circondano.

Nessun commento:

Posta un commento