domenica 27 novembre 2011

Il grande amore (the old maid), 1939




Regia di Edmund Goulding, con Bette Davis (Charlotte Lovell). Miriam Hopkins (Delia Lovell), George Brent (Clem Spender), Jane Bryan (Tina).
Stati Uniti del Sud, attorno alle Guerra di indipendenza.
Charlotte Lovell è una giovane orfana accolta in casa dai ricchi zii, che la crescono insieme alla loro figlia Delia. Una volta cresciute Delia si innamora, ricambiata, del giovane Clem, che però è povero; motivo per cui alla fine la giovane gli preferisce un uomo ricco.
Anche charlotte è innamorata di Clem, e quando la cugina lo lascia i due hanno una breve storia; ma poi lui parte per la guerra d’indipendenza, nella quale viene ucciso. Ora Charlotte è sola e per di più incinta; allora la cugina si offre di aiutarla riaccolgiendola in casa e crescendo il nascituro, a patto che ella non riveli mai di esserne la madre….


Tratto dal romanzo omonimo di Edith Warthon, è un  classico film della Hollywood di quegli anni, impeccabili stilisticamente, anche se abbastanza lacrimoso e dolce amaro.
Se fosse stato italiano, sarebbe sicuramente appartenuto al filone dei film strappalacrime i auge una quindicina di anni dopo nel nostro paese; invece appartiene a quel filone hollywoodiano analogo, di film considerati “di cassetta”, con cui gli attori si davano da fare tra un film d’autore e l’altro; insomma dei buoni esercizi di recitazione, di regia, di sceneggiatura in attesa di qualcosa di più.
Qui assistiamo infatti a due buone prove drammatiche di Bette Davis e Miriam Hopkins (la prima è più famosa, ma anche la seconda era una nota attrice dell’epoca), che interpretano due personaggi uniti da un particolar e sottile legame di amicizia e rivalità che rimarrà tale anche quando la vita le metterà davanti a dolori e tragedie; in particolare la Davis infonde nel personaggio di Charlotte una notevole malinconia e tristezza, dovute al fatto che sarà costretta a crescere sua figlia non come mamma ma come tata, e solo alla fine le verrà resa giustizia.
La storia è davvero molto triste, e sinceramente non si può fare a meno di domandarsi come abbia fatto la povera Charlotte a sopportare una vita del genere! Da vedere, insomma, solo se si è in stato di grazia…

 hopkins-davis1

 

1 commento:

  1. commento di ELY75in data

    "Adoro i film in bianco e nero o come li definisce mio marito "Il vecchiume" "

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