Regia di Mario Soldati, con Alida Valli ( Eugenie Grandet ), Giorgio de Lullo ( Charles Grandet ), Gualtiero Tumiati ( Felix Grandet ), Pina Gallini ( Nanon ).
Nel paesino francese di Saumur vive Eugenie Grandet, figlia di un ex bottaio ricco e avarissimo ( figuriamoci che addirittura non permette di accendere candele in casa per non consumarle), che tiranneggia con la sua ossessione per il denaro la moglie e la figlia, rendendo loro la vita impossibile: Eugenie vie praticamente da reclusa, adattandosi a quella vita per non contrariare il padre, e trovando conforto solo nella compagnia della madre e della serva Nanon. Ma un giorno anche in quella triste casa arriva quello che per la dolce Eugenie è un raggio di sole: il cugino Charles, figlio di un fratello di Monsieur Grandet che si è suicidato, e che in una lettera affida al fratello il suo unico figlio. L’avarissimo Grandet si da subito da fare per spedire il nipote in India al seguito di una compagnia mercantile, in modo che non gravi troppo sul bilancio familiare; nel frattempo, tra il giovane solo in una famiglia ostile e la dolce e sottomessa cugina nasce un sentimento d’amore…
Tratto dall’omonimo romanzo ( 1833 ) di Honorè de Balzac, il film di Mario Soldati, pur non essendo certo un appartenente all’allora nascente genere neorealista, manifesta ugualmente la cupezza e il pessimismo proprio di questi film, unito allo stile elegante e decorativo tipico di questo regista . Del resto la storia non consente, almeno secondo me, altro tipo di intepretazione, essendo davvero triste, e il regista ne offre un’interpretazione fedele al romanzo, anche nella caratterizzazione dei personaggi principali: Alida Valli interpreta Eugenie con impeccabile maestria, ma la palma per la miglior interpretazione va all’interprete dell’avarissimo padre, che nelle circostanza più difficili assume addirittura tratti diabolici ( e vista la crudeltà del personaggio e la sua ossessione per il denaro non poteva essere altrimenti).
Nel 1946 Alida Valli per la sua interpretazione in questo film vinse un David di Donatello come miglior attrice.
Tiziana
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