Regia di Franco Zeffirelli, con Charlotte Gainsbourg ( Jane),William Hurt ( Edward Rochester),Joan Plowrtight ( Mrs.Fairfax),Anna Paquin ( Jane da piccola).
La giovane Jane Eyre, orfana, è cresciuta in casa degli ziii.Alla morte dello zio la crudele zia che non l’ha mai sopportata la manda all’orfanotrofio,dove Jane cresce e riceve l’istruzione necessaria per diventare istitutrice.Diventata adulta, viene assunta dal nobile Edward Rochester per occuparsi di Adele, una piccola orfana di cui si è fatto carico.Nonostante il fare misterioso del suo datore di lavoro e altrettanto misteriosi rumori che risuonano ogni tanto nella magione di Tornhfield Hall, Jane si trova benissimo, tanto da conquistarsi prima la stima e poi l’amore ( ricambiato)del duro Rochester.Ma quello che sembrerebbe un lieto fine è solo l’inizio di un periodo durissimo, in cui vengono a galla rivelazioni sul turbinoso passato di Rochester che mettono alla prova l’amore tra di loro.
Tratto dal romanzo omonimo di Charlotte Bronte ( 1847),Jane Eyre in realtà non è solo una storia d’amore , ma soprattutto la storia della realizzazione di una giovane donna non bella ma intelligente, indipendente e di forti sentimenti.Jane è uno dei personaggi più moderni della letteratura di tutti i tempi, e la storia di cui è protagonista mescola elementi gotici tipici della letteratura dell’epoca, una profonda storia d’amore che va al di là del facile romanticismo e la descrizione eccellente di un’epoca storica.Tenendo conto di ciò, posso dire che Zeffirelli ha realizzato un ottimo film, riuscendo a cogliere e rendere visibili alllo spettatore, anche a livello emozionale, tutte queste componenti.
Perfetta Charlotte Gainsbourg nel ruolo di Jane, con cui ha affinità sia fisiche( basta con le Jane bellissime di altri film!!Jane non era bella fisicamente, ma interiormente, e solo Zeffirelli l’ha capito!!!) che spirituali, e che riesce a rendere il personaggio così com’è nel libro,bravissimo anche William Hurt nel ruolo del tormentato Rochester ( anche se a tratti l’ho trovato un po’ ingessato), e splendida la fotografia con cui viene ritratto il nebuloso paesaggio inglese, specchio dell’anima e delle vicende dei protagonisti.
Dal romanzo furono tratti altri film:LA PORTA PROIBITA ( 1944)di Robert Stevenson, con Orson Welles e Joan Fontane, apprezzabile sopratutto per l’atmosfera gotica, e JANE EYRE, L’ANGELO DELL’AMORE ( 1934) di William Christy Cabanne, con Virginia MAson e Colin Clive.Ricordiamo anche lo sceneggiato RAI del 1957 con Raf Vallone, Ilaria Occhini e Ubaldo Lay.
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