Regia di Lajos Koltaj, con Meryl Streep (Layla anziana), Mamie Gumm (Layla giovane), Claire Danes (Anne giovane),Toni Collette (Nina), Vanessa Redgrave (Anne anziana), Natasha Richardson (Connie).
L’anziana Anne sta vivendo i suoi ultimi giorni di vita accudita dalle figlie Connie e Nina. Mentre è a letto ricorda la sua giovinezza e in particolare quando, al matrimonio dell'amica Layla, incontrò Harris, l’uomo che sarebbe stato il suo più grande amore…
Di questo film, tratto dal romanzo EVENING di Susan Minot (1999), MYMOVIES dice: ”Utilizzando una metafora calcistica, verrebbe da dire che anche una squadra piena di talenti, stelle e fuoriclasse, può incappare in una brutta sconfitta.” Non posso che confermare, questo film purtroppo è la classica bella occasione mancata. Infatti la storia oltre a essere eccessivamente melodrammatica a volte è anche incomprensibile:per esempio non si capisce quale sia la particolarità o il fascino di Harris, per cui ben due donne perdono la testa per lui; non si capisce il senso dell’amore tra Anne e Harris,durato solo due giorni e quindi troppo poco per essere così indimenticabile… peccato, perché il cast “all women” è davvero notevole, tra l’altro abbiamo la curiosità di vedere recitare insieme due coppie di mamma e figlia: Layla infatti è interpretata in gioventù da Mamie Gumm, attrice al suo esordio e figlia di Meryl Streep,che interpreta in un breve cameo finale Layla anziana; l’altra coppia sono Vanessa Redgrave, sempre intensa anche in un ruolo che la costringe perennemente a letto, e la compianta Natasha Richardson, che interpretano Anne anziana e la figlia Connie. Brava e gradevole come sempre, ma purtroppo sprecata, Claire Danes. A mio avviso in questo film è molto più interessante il rapporto tra le due sorelle Connie e Nina e il modo di vivere il distacco dalla madre. Per il resto... troppo triste (e pure noioso).
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