Regia di Mario Soldati, con Alida Valli (Luisa Rigey ), Massimo Serato (Franco Maironi), Ada Dondini (marchesa Orsola Maironi), Mariù Pascoli (Maria Maironi), Annibale Bretone (zio Pietro).
Nell’Italia pre unità(all’epoca dei primi moti risorgimentali), il nobile Franco Maironi, adorato nipote della marchesa Orsola, sposa la povera Luisa Rigey, orfana di padre. La terribile marchesa per punire la scelta del nipote lo fa diseredare distruggendo un testamento del defunto marito, che lasciava tutto al nipote.
I due sposi vanno a vivere con Pietro, zio di Luisa, che oltre ad ospitarli li aiuta come può; Franco comincia a lavorare come tipografo e nasce la piccola Maria. Nonostante le ristrettezze economiche la famiglia vive felice, ma la vendetta della marchesa non è finita…
Tratto dall’omonimo romanzo (1895 ) di Antonio Fogazzaro, è uno dei classici del cinema italiano dell’ epoca dei telefoni bianchi, abbastanza fedele al romanzo e diretto in uno stile asciutto ma elegante.
Un film davvero bello, nel quale mi ha colpito molto l’interpretazione di Alida Valli nel ruolo di Luisa, un ruolo forte e drammatico, espressiva soprattutto nella parte dove muore la figlioletta: quegli occhi fissi nel suo folle dolore mi sono davvero rimasti impressi.
Come in tutti i film di quegli anni il cast è composto da attori professionisti di razza, capaci di rendere la meglio i loro personaggi; qui anche i personaggi secondari sono resi molto bene nella loro caratterizzazione.
Dialoghi forse un po’ datati ma bisogna pensare che riprendono una storia ambientata metà ottocento…ovviamente, rispetto al libro, si parla in italiano, eliminando le tante espressioni lombarde e piemontesi rese nel romanzo.
Particolarmente curati i costumi e le riprese delle ambientazioni (gli interni furono girati negli stabilimenti Sert di Torino).
Nessun commento:
Posta un commento