Regia di Robert Redford, con Brad Pitt (Paul Maclean), Craig Sheffer(Norman Maclean), Tom Skerritt (Rev. Maclean), Brenda Blethyn (Mrs Maclean), Nicole Burdette (Jessie).
Nel Montana degli anni ’20 vive il reverendo Maclean con la moglie e I due figli, Norman e Paul. I due fratelli non potrebbero essere più diversi tra loro: il primo è tranquillo e responsabile, con un futuro da insegnante; il secondo è irrequieto e ribelle. Li unisce, oltre a un grandissimo affetto, la passione per la pesca, ereditata dal padre…
Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico (1976 ) di Norman Maclean, è un bel film drammatico incentrato sull’amore per la natura e sull’affetto tra i due fratelli protagonisti di questa storia. Devo dire che la cosa che più mi ha colpito in questo film è l’ottima fotografia: i paesaggi del Montana sono già splendidi di loro, ma sicuramente una fotografia che li valorizza è il massimo. Fa davvero venire voglia di andarci e trascorrere un bel periodo di vacanza.
La scena è equamente divisa tra i due fratelli, Brad Pitt in uno dei primi ruoli importanti della sua carriera, il solito “bello e dannato” che colpisce al cuore, e il più dimesso- fedelmente al carattere del personaggio- Craig Sheffer. Entrambi forniscono una buona interpretazione dei loro personaggi, sottolineando come, al di là delle grandi differenze di personalità, l’affetto che li lega è davvero forte e indissolubile, un affetto che resiste alle prove della vita.
Altro bel personaggio è quello del padre, un uomo apparentemente distante ma che in realtà in molte scene, in particolare verso la fine, dimostra grande sensibilità e amore verso la propria famiglia.
Il film scorre piacevole e in maniera coinvolgente, è una storia dal sapore nostalgico e malinconico, che fa riflettere e manda anche messaggi forse un poco moralistic ma che sarebbero un po’ da riscoprire.
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