Regia di Marc Forster, con Johnny Depp ( James Matthew Barrie), Kate Winslet( Sylvia Lwelyn Davies),Randha Mitchell ( Mary Barrie), Freddie Hignore ( Peter Lwelyn Davies), Dustin Hoffman ( Charles Frohman).
Il commediografo londinese James Matthew Barrye sta attraversando un periodo di profonda crisi, non solo come autore, visto che le sue ultime commedie non hanno riscosso alcun successo, ma pure in ambito familiare, visto che la moglie Mary comincia a manifestare segni di insofferenza verso quel marito così estroso ma un tantino imbarazzante che vive in un mondo tutto suo, fatto di fate e pirati…
Un giorno al parco incontra i quattro fratelli orfani di padre Lwelyn Davies insieme alla loro madre Sylvia; tra loro c’è Peter, che a causa del trauma della morte del padre non parla più.James stringe amicizia con l’intera famiglia , e mentre questa frequentazione comincia a essere guardata con sospetto da tutti ( principalmente dalla moglie), comincia a prendere forma nella sua mente la storia di un bambino che non voleva crescere…
E’ la storia ( con molti rimaneggiamenti) di come James Matthew Barrie trovò l’ispirazione per la sua storia più famosa, quella di Peter Pan. Anche qui l’occhio critico di Tiziana deve passare sopra le varie libertà che il regista si è preso rimanendo comunque fedele alla vicenda in sé: per esempio, James Matthew Barrie non aveva certo la corporatura atletica e il bell’aspetto di Johnny Depp, ma era piuttosto una specie di Giacomo Leopardi inglese, affetto da nanismo e altri disturbi fisici.La moglie non abbandonò James e sia Sylvia Lywellin Davies che il marito erano entrambi vivi alla data delle prima di PETER PAN…ma nulla di queste “licenze”può ovviamente sminuire il fascino di questa pellicola, che esplora come il mondo della fantasia sia per alcune persone più vero di quello reale.
James è un personaggio affascinante ed eclettico, un tipico genio incompreso, ma anche, , uno che non sa vivere nel mondo di cui fa parte;nel film la parte della “cattiva”la fa la moglie Mary, che cerca di riportare il marito su binari socialmente accettabili per il bene di entrambi(visto che la coppia a causa delle stravaganze di James non è molto considerata).Troppo facile darle contro, ora che sappiamo con certezza che se James non fosse stato così non ci avrebbe regalato una delle storie più belle di tutti i tempi: ma diciamoci la verità,fosse stato nostro marito avremmo accettato che andasse in giro vestito da pirata o arrivasse a casa facendo Capitan Uncino mentre riceviamo delle eleganti lady dell’alta società?!E non pensiamo a James come al suo efficacissimo interprete Johnny Depp, non vale identificarlo con un uomo a cui perdoneremmo qualsiasi difettuccio!
Insomma, per dirla tutta, a me Mary è piaciuta quasi quanto Sylvia,dolce e sfortunata, interpretata ottimamente da una Kate Winslet bellissima e sempre più brava.Il sottinteso del sentimento tra James e Sylvia mi è sembrato piuttosto sciocco( non vedo perché bisogna sempre ridurre i rapporti uomo-donna solo all’amore o al sesso!),ma d’altra parte serv per giustificare l’assunto principale della storia, ovvero il rapporto tra James e i figli di Sylvia, cui uno in particolare,Peter,ispirerà la storia di Peter Pan( anche se il bambino giustamente,vedendo la prima rappresentazione, dirà del personaggio di Peter:”E’ James!”.
Nel 2005 il film ebbe tre nomination agli Oscar:come miglior attore a Johnny Depp,come miglior film e come miglior colonna sonora originale(quest’ultimo vinto).
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