Regia di Ang Lee, con Heath Ledger(Ennis),Jake Gyllenhaal(Jack),Michelle Williams(Alma ),Anne Hataway( Laureen)
Nel 1963 due giovani cowboy,Ennis e Jack, lavorano come guardiani di pecore su una montagna del Wyoming, Brockback Mountain appunto.I due, molto diversi tra loro ( il primo silenzioso e riflessivo, il secondo impulsivo e chiacchierone) si innamorano, e la scoperta di questo sentimento è così sconvolgente che al momento di separarsi i due non hanno il coraggio di vivere fino in fondo il cambiamento (anche se Jack sarebbe più pronto di Ennis a farlo).Così ritornano alle loro vite di sempre, e negli anni seguenti si sposano (Ennis con la timida Alma,Jack con la bella texana Laureen), hanno dei figli, lavorano…fanno una vita cosiddetta “normale”.Dopo quattro anni si rivedono,e da allora vivranno la loro relazione sempre in clandestinità, trovandosi poche volte all’anno sulla Montagna che aveva visto nascere il loro amore per vivere insieme alcuni giorni, e vivendo parallelamente le loro vite “normali”,sempre col dolore però di non poter vivere alla luce del sole la loro storia.
Tratto dal racconto di Annie Proux GENTE DEL WYOMING (1998),è il primo film di cui abbia memoria che tratti dell’amore tra omosessuali senza leziosità,autocompiacimento e morbosità( o peggio ancora rendendoli ridicole macchiette),non escludendo il fattore fisico.
I due giovani protagonisti del film sono due americani qualunque che in un’epoca ancora molto proibizionista, soprattutto nelle cittadine di provincia,non riescono a vivere con serenità il loro amore, cercando questa serenità nel modo di vita più convenzionale e in una normalità che non appartiene loro;questo si vede di più nel personaggio di Ennis, più ragionevole e sensibile ma anche più tormentato dell’amico( e per questo l’ho apprezzato di più).Certo il fatto che si sposino e facciano figli pur avendo la consapevolezza di non essere etero mi ha fatto storcere non poco il naso, ma la cosa è raccontata e vissuta con estrema sensibilità e cautela.
Il film ha vinto molti premi:
-Leone d’oro come miglior film alla 62ma edizione della Mostra del cinema di Venezia;
-Tre premi Oscar come miglior regia (Ang Lee),miglior sceneggiatura (Diana Ossana e Larry McMutry, autore di VOGLIA DI TENEREZZA)e miglior colonna sonora( le candidature erano otto, tra le quali quella come miglior film e per i tre attori Heath Ledger,Jake Gyllenhal e Michelle Williams);
-Quattro Golden Globes:miglior film drammatico, miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior canzone originale.
A conferma del fatto che questo tipo di storia orami non è più un tabù, e può essere raccontato nel giusto modo.
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