giovedì 24 novembre 2011

Il curioso caso di Benjamin Button (The curiosus case of Benjamin Button), 2008

 Regia di David Fincher, con Brad Pitt(Benjamin Button),Cate Blanchette( Daisy Fuller),Julia Ormond (Caroline),Tilda Swinton(Elizabeth Abbott),Jared Harris (Capitano Mike),Taraji P.Henson (Queenie).


Nel 1918 nasce Banjamin Button,un neonato molto particolare:nasce infatti con l’aspetto e tutti i problemi di salute di un novantenne.Il padre lo abbandona e il piccolo viene cresciuto da un’amorevole coppia di colore che gestisce una casa di riposo.Diventa presto chiaro che il  suo percorso di crescita fisico è al contrario: col passare del tempo Benjamin ringiovanisce invece di invecchiare.La cosa non gli impedisce di avere comunque delle normali esperienze di vita:amici di tutte le età, lavori anche difficili e soprattutto l’amore per Daisy, incontrata durante l’infanzia quando veniva a trovare la nonna nella casa di riposo e con cui da subito stabilisce un legame profondo…


Ispirato all’omonimo racconto(1922)di Francis Scott Fitzgerald, è uno dei film più attesi dell’anno, ma sinceramente non mi ha preso più di tanto.E’ sicuramente un bel film, curato anche nei suoi aspetti tecnici( notevole la fotografia che cambia a seconda delle epoche,mantenendo in ogni epoca il tipo di fotografia giusto e l’abilissimo lavoro dei truccatori, soprattutto su Brad Pitt), il regista è abile nel non annoiare gli spettatori e anzi nel coinvolgerli nelle peripezie del protagonista nonostante la lunghezza del film(due ore e mezza circa).
Gli attori sono bene in parte, in particolare le donne:Cate Blanchett, che splende luminosa e solare per tutto il film,e  Taraji P.Henson nei panni della forte e affettuosa Queenie,la vera mamma di Benjamin anche se non sua madre naturale.Bravo anche Brad Pitt nel reggere un personaggio sicuramente non facile, a rendere il suo tormento e la solitudine che nonostante tutto l’accompagneranno per tutta la vita a causa della sua particolarità,a rendere il suo atteggiamento comunque curioso e vivace nei confronti della vita e delle esperienze che vive.
Ma nonostante tutto non è scattata in me quel feeling che me lo avrebbe fatto apprezzare del tutto,considerandolo meritevole della caterva di nomination avute all’ultima cerimonia degli Oscar.soprattutto,nonostante la bravura degli interpreti, non sono stata minimamente coinvolta dalla storia d’amore:non sono riuscita a percepire Benjamin e Daisy come una coppia, ma come due entità separate che solo a un certo punto della vita, e per breve tempo, si incontrano e condividono qualcosa insieme.Non c’è nulla da fare, si vede proprio che non sono tagliata per le storie d’amore “strane”!
Come già detto, il film ha ricevuto ben 13 candidature all’Oscar, vincendone tre(peraltro molto meritate):scenografia, trucco ed effetti speciali.





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