Regia di Randall Wallace , con Leonardo di Caprio(Luigi e Filippo),Gabriel Byrne(D’Artagnan),John Malkovich (Athos),Gerard Depardieu (Porthos),Jeremy Irons (Aramis).
Luigi XIV di Francia è un re ambizioso e arrogante mentre il popolo francese muore di fame a causa delle guerre volute dal sovrano. D’artagnan,capitano dei moschettieri, è il suo protettore anche se spesso non approva il suo comportamento crudele e libertino.
Invaghitosi di Christine,fidanzata di Raoul, figlio dell’ex moschettiere Athos(amico di D’artagnan), per conquistarla manda il giovane in battaglia con una pericolosa missione nella quale il poveretto perde la vita(come Luigi sperava).Sconvolto dalla perdita del figlio Athos giura vendetta e rintraccia gli altri due ex moschettieri, Porthos e Aramis, per ideare un piano, sapendo che anche loro sono contro le crudeltà di Luigi.In particolare Aramis è a conoscenza di uno scottante segreto:nelle segrete della Bastiglia è rinchiuso da sempre un giovane della stessa età di Luigi che infatti è il suo gemello Filippo, che il re ha fatto rinchiudere obbligandolo a portare n viso una maschera di ferro per evitare che qualcuno lo riconosca, non volendo dividere il trono con nessuno. I moschettieri liberano Filippo e lo addestrano per prendere il posto del fratello, ma il giovane seppur fisicamente identico, è tutto l’opposto del fratello come personalità:è buono,nobile e corretto…
Ispirato all’episodio più celebre del romanzo IL VISCONTE DI BRAGELONNE ( ), di Alexandre Dumas padre, è l’ennesimo film tratto dalla celeberrima saga dello scrittore francese. I famosi moschettieri ormai li abbiamo visti davvero in tutte le salse e in tutte le epoche, e questa versione non è certo la più brutta, seppur con alcuni cambiamenti davvero strampalati( la storia del concepimento di Luigi e Filippo in testa…), che Dumas non solo non ha insinuato ma che probabilmente non sarebbe nemmeno mai arrivato ad immaginare, pur con tutta la sua fervida fantasia!
Da super amante di questi romanzi sono rimasta un po’ disturbata da certe trovate narrative, nonostante tutto posso dire che questo film mi è piaciuto abbastanza. Gli attori principali sono tutti adatti alla loro parte, tranne un Gabriel Byrne troppo..stonato come D’artagnan; soprattutto perché il povero D’Artagnan viene completamente snaturato come personaggio rispetto ai romanzi!Il colpo di scena finale sulla nascita di Filippo e Luigi non l’ho ancora digerito…e l’ho trovato davvero di pessimo gusto, oltreché improbabile!
Gerard Depardieu è un Porthos sfatto, godereccio, malinconico e simpatico allo stesso tempo, Jeremy Irons è un Aramis freddo e compassato, ma anche furbo e pronto all’azione(confesso però che quest’attore non mi è mai piaciuto) e John Malkovich un sofferto Athos, il moschettiere che ho trovato più riuscito tra i quattro.
La scena è però dominata dalla star dell’epoca Leonardo di Caprio(il film uscì un anno dopo TITANIC), qui in un difficile doppio ruolo che, a dir la verità, sostiene egregiamente :perfido Luigi, arriva a farlo veramente odiare agli spettatori; dolce, sensibile e leale Filippo, tutti parteggiano per lui. Di Caprio è stato bravo a rendere entrambi i ruoli convincenti con varie espressioni appropriate per i due diversi personaggi, certo non mi ha mai conquistata come attore ma trovo che questo sia uno dei suoi film migliori.
Al di là degli strafalcioni sopracitati, la storia cattura l’attenzione dello spettatore in un mix di avventura, intrigo, sentimento(non necessariamente amoroso), e soprattutto colpisce lo spirito degli anziani moschettieri mai indomiti…insomma nonostante tutto un film piacevole da vedere. Costumi e scenografia notevoli.
Di questa storia esistono altre versioni cinematografiche: le più famose sono quella del 1929 con protagonista Douglas Fairbanks e quella del 1973(dal titolo L’UOMO CON LA MASCHERA DI FERRO), con protagonista Richard Chamberlain.
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