venerdì 25 novembre 2011

La figlia del capitano, 1966


Regia di Fulvio Palmieri e Leonardo Cortese, con Umberto Orsini (Petr Andreevic Grinev), Lucilla Morlacchi (Mascia), Vittorio Sanipoli (maggiore Zurin), Amedeo Nazzari (Pugacev),Michele Malaspina (Andrej Grinev), Lila Brignone (Vassilissa Egorovna), Evi Maltagliati (la Zarina Caterina di Russia).

Stufo delle bizzarrìe giovanili del figlio Petr Andreevic, il generale Andrej Grinev lo manda a Orenburg , nella sperduta fortezza del capitano Mironov, Qui il giovane conosce Marja Ivanovna, detta Mascia, la figlia del capitano, e se ne innamora ricambiato, suscitando la gelosia del tenente Svabrin, che da tempo aspirava alla mano della ragazza. Ma gli affanni amorosi devono essere presto messi da parte: le truppe del brigante ribelle Pugacev, che si è autoproclamato Zar di Russia con il nome di Pietro III, e le fortezze vicine sono tutte cadute sotto gli assalti del suo gruppo di ribelli decisi a portare avanti il suo rivoltoso piano.
Pugacev è lo stesso uomo che tempo prima, durante una bufera, Petr Andreevic aveva soccorso, salvandolo da sicura morte per assideramento…

Versione Rai del celebre romanzo omonimo (1836) di Alexander Puskin, un’altra perla che per fortuna hanno deciso di pubblicare in DVD! Mi era piaciuto molto il libro, e mi è piaciuta molto questa riduzione televisiva, come al solito improntata su bravi attori,ottima sceneggiatura fedele al romanzo originale e ottima regia, asciutta e coinvolgente.
Questo sceneggiato rappresenta anche il mio personale “mai dire mai”: infatti mai avrei pensato di vedere Amedeo Nazzari in un ruolo diverso dai soliti film strappalacrime che-presumo, visto che in tanti anni l’ho visto solo in ruoli del genere!- hanno caratterizzato la sua carriera! E devo dire che l’ho trovato molto convincente nei panni di Pugacev, bandito che alterna momenti di spietatezza momenti di grande umanità; il personaggio, realmente esistito, è interpretato con grande consapevolezza delle due anime che in lui albergano, ed è veramente il personaggio meglio riuscito di questo sceneggiato. I buoni saranno anche stati altri, ma alla fine quando il protagonista ha bisogno d’aiuto per liberare Mascia prigioniera, l’unico disposto ad aiutarlo è proprio il più cattivo,e  credo non solo per ringraziamento….e la scena di come affronta il patibolo è veramente molto toccante.
Oltre ad Amedeo Nazzari ho trovato molto bravi anche Lila Brignone e il protagonista Umberto Orsini, mentre decisamente stucchevole e troppo lacrimosa Lucilla Morlacchi, l’interprete di Mascia: peccato, perché il personaggio meritava di più.
Un bel cammeo anche per Evi Maltagliati, nel piccolo ma significativo ruolo della zarina Caterina.
Chiaramente gli esterni sono abbastanza finti, ma a mio avviso anche la ricostruzione degli ambienti rende bene il clima e la vita della Russia dell’epoca.

Tiziana

Nessun commento:

Posta un commento