lunedì 30 dicembre 2013

Hit parade 2013

Ecco la mia personale hit parade dei film visti al cinema nel 2013.


LES MISERABLES

PINOCCHIO

SFIORANDO IL MURO

GANGSTER SQUAD

KIKKI- CONSEGNE A DOMICILIO

L'ULTIMA RUOTA DEL CARRO

CATTIVISSIMO ME 2

LA MAFIA UCCIDE SOLO D'ESTATE

Non una grandissima annata, ho visto di meglio, comunque nemmeno malissimo.

sabato 28 dicembre 2013

Un fantastico via vai, 2013


Regia di Leonardo Pieraccioni , con Leonardo Pieraccioni (ARnaldo ), Serena Autieri (Anita ), Maurizio Battista (Giovannelli),Marco Marzocca (Esposito),Marianna de Martino (Camilla),Giuseppe Maggio (Marco),Chiara Mastalli (Anna), David Saef (Edoardo),Giorgio Panariello (Mazzarra), Massimo Ceccherini (padre di Anna).


Il 45enne Arnaldo vive felicemente con la moglie Anita e le figlie gemelle, dividendosi tra la famiglia e il tranquillo tra tran tra lavoro e innocenti bisbocciate con gli amici.
Un giorno però  per un equivoco la moglie pensa che lui la tradisca e lo caccia di casa; Arnaldo trova una nuova sistemazione condividendo l'appartamento con quattro ventenni universitari (Camilla, Marco,Edoardo e Anna), con i quali nasce una bella amicizia...


A Natale è tempo di commedie, ed eccoci che anche quest'anno- complici alcuni amici- mi sono ritrovata a vedere l'ultimo film del simpatico Pieraccioni.
Che però appare un poco stanco, tanto da rinverdire la trovata del suo film d'esordio "I laureati" (la corsa per non pagare la cena, che qui però avrà un finale diverso). Qualche insegnamento da questo film si può trarre (sopratutto quello finale: nessuno come chi ha vent'anni ti fa capire che tu non li hai più", e inoltre il fatto che comunque sia, anche non avendo vent'anni si può avere una vita soddisfacente e felice), tutto sommato dopo un po' si avverte una certa noia, una certa stiracchiatezza, un qualcosa che stona un pochettino, senza inficiare del tutto la visione, dato che rimangono molti momenti simpatici e anche divertenti (sopratutto quelli affidati ai due amici di Arnaldo, interpretati dai bravi Marco Marzocca e Maurizio Battista). 
Arnaldo e i quattro giovani ragazzi compiono a mio avviso un percorso di scambio di esperienze, si aiuteranno inconsapevolmente gli uni con gli altri,l'uno con la maturità dell'età e dell'esperienza, gli altri con la leggerezza dell'età che però non nasconde problemi seri.
Nonostante tutto, quindi un film simpatico da scelgiere in questo periodo,anche se meno vivo e piacevole di altri.








giovedì 26 dicembre 2013

Una famiglia perfetta, 2012

Regia di Paolo Genovese, con Sergio Castellitto (Leone), Claudia Gerini (Carmen), Ilaria Occhini ( ), Marco Giallini (Fortunato), Francesca Neri (Alice), Carolina Crescentini (Sole),Eugenia Costantini (Luna), Eugenio FRancechini (Pietro)



Il ricco Leone decide di regalarsi un Natale particolare: ingaggia una compagnia di attori che rappresentino per due giorni la sua famiglia, in modo da provare per una volta a vedere cosa voglia dire averne una.
Si ritrova così, per due giorni, con una moglie, quattro figli, una madre, un fratello e una cognata che seguono un copione da lui prestabilito...


Film di Natale dello scorso anno, è una commedia un po' nera, sullo stile di molte vecchie commedie all'italiana, che vede come protagonista Sergio Castellitto nei panni di un moderno Scrooge, il quale però rispetto all'originale dickensiano ha un po' più di consapevolezza dell'aridità della propria vita e cerca di ovviare alla questione in maniera originale e un poco malinconica: ingaggia una compagnia di attori per vedere rappresentata la commedia di quella che poteva essere la sua vita, scritta da sè stesso, se avesse compiuto un'altro tipo di scelta (solo alla fine sapremo quale).
La compagnia è composta a sua volta di alcune persone legate fra loro da legami familiari o di altro tipo, e la recita metterà a nudo anche gli equilibri fra di loro:ad esempio il triangolo Gerini-Giallini-Crescentini, o i sogni di gloria dei due ragazzi più giovani, o la differenza tra i due bambini.
A scombinare le carte arriva improvvisamente il personaggio di Francesca Neri, che alla fine per Leone potrà essere qualcosa di più di un nuovo personaggio; si intuisce che forse sarà la sua occasione di riscatto.
La cornice è perfetta, il tipico casale toscano immerso nella natura, con atmosfera natalizia creata ad arte, dove nessun particolare è fuori posto, e dove la storia si snoda raccontando non solo le possibilità perdute ma nche le metafore della recitazione come rappresentazione della vita e talvolta come sua alterazione.
Bravi gli attori, su tutti Castellitto in un'inedita versione "cattiva" (in particolare all'inizio, nella scena col bambino Daniele).
Un film di Natale insolito che fa riflettere anche un po',il che non fa mai male.




domenica 22 dicembre 2013

Momo alla conquista del tempo, 2001


Regia di Enzo D'alò, con le voci di  Erica Necci (Momo),Diego Abatantuono (Mastro Hora),Giancarlo Giannini (Presidente dei Signori Grigi),NEri Marcorè (uno dei Signori Grigi),Sergio Rubini (Vicepresidente dei Signori Grigi), Giulio Renzi Ricci (Gigi).

Momo è una dolce piccola orfana, che scappata dall'orfanotrofio fa amicizia con beppo, un anziano solo che la tratta come una nipotina, con Gigi e altri bambini suoi amici. Momo è molto speciale: vive da sola, assieme alla tartaruga Cassiopea, in un piccolo anfiteatro, è affettuosa, pura e sincera, piena di fantasia sa inventare mille storie e giochi con cui tenere compagnia agli amici e farsi benvolere.
Un giorno la città viene invasa dai cattivi Signori Grigi, che vogliono conquistare il mondo attraverso il denaro facendo diventare tutti uguali...



Tratto dall'omonimo romanzo di Michael Ende, è uno dei miei cartoni animati preferiti, bellissimo e poetico, che nulla ha da invidiare ai cartoni Disney o Pixar,  anzi, posso dire che rispetto ad alcuni degli ultimi anni ha una qualità nettamente superiore come disegno, colori, doppiaggio e animazione.
A mio avviso un gioiellino per l'intero cinema italiano, del resto il regista D'Alò ci ha abituato finora a un tipo di cartone classico, pulito, senza effetti speciali, vecchio stile possiamo dire.
La storia è abbastanza fedele al libro, la trama rispetta il classico andamento da fiaba: buoni, cattivi, momenti di magia e serenità  che i cattivi mirano a togliere, combattimento da parte della piccola protagonista che riusciràa a sconfiggere i cattivi e riportare tutto come prima; il tutto però ben raccontato e coinvolgente sia per i grandi che per i più piccini; bei disegni sia tra i paesaggi che tra i personaggi (in particolare Momo è davvero carinissima) e ottima colonna sonora a cura di Gianna Nannini.
Una storia che diverte ma insegna anche valori importanti come l'amicizia, la solidarietà, il rispetto della diversità.







venerdì 20 dicembre 2013

Blue Jasmine, 2013

Regia di Woody Allen, con Cate Blanchet (Jasmine),Sally Hawkins (Ginger), Alec Baldwin (Alan),Bobby Cannavale (Chili).

Dopo il suicidio in carcere del marito,uno squalo della finanza  la ricca Jasmine è costretta  a chiedere aiuto e ospitalità alla sorella Ginger, divorziata con due figli e cassiera in un supermercato.
Jasmine cerca faticosamente di riprendere in mano la sua vita, nonostante grosse difficoltà mentali: trova un modesto lavoro e cerca di prendere un diploma di arredatrice online, ripiangendo sempre il lusso a cui era abituata e sognando disperatamente un uomo che la porti via di lì. Il rapporto tra le due sorelle (una l'opposto dell'altra) non è facile, e la cosa è aggravata dai continui diverbi tra Jasmine e Chili, l'irruento nuovo fidanzato di Ginger...


Un film di Allen diverso dagli altri, una storia drammatica trattata con toni da commedia,il che non sminuisce la tragedia che pian piano prende forma sotto gli occhi dello spettatore.
La tragedia di una donna ridicola, ma in fondo molto umana e proprio per questo quindi molto vicina a noi; nonostante il personaggio obiettivamente non ispiri grandi simpatia, chiunque non può non sentirsi in fondo solidale con Jasmine, una donna che ha visto la sua vita sconvolta in poco tempo, completamente ribaltata e costretta a vivere e adattarsi a un ambiente che è quanto di più lontano da quello a cui era abituata; cosa che non riesce a fare, nonostante i tentativi-anche apprezzabili, a mio avviso- di ricostruire qualcosa partendo da sè stessa.
Jasmine è prigioniera dell'immagine ideale di sè che con gli anni si è costruita: reginetta dell'Upper Class, moglie perfetta che per amore del marito ha smesso anche di andare all'università (tanto a cosa le serviva, visto che ormai si era sistemata?), ha passato la sua vita arredando case di lusso, facendo shopping-yoga-riunioni di beneficenza-feste-cene, accontentandosi e senza sforzarsi troppo,vivendo protetta nella sua bolla in cui il marito l'ha rinchiusa, con il suo stesso beneplacito, e di cui non riuscirà a liberarsi, e ciò la porterà alla follia. E' una donna molto sola e bisognosa di dialogare con qualcuno tant'è che arriva anche a raccontare la storia della sua vita a una sconosciuta vicina in aereo e ai due nipoti bambini che non la conoscono, perchè alla fin fine parla comunque da sola.
Nemmeno con la sorella riuscirà a costruire un rapporto sereno o comunque a recuperarlo, perchè- anche se non se ne accorge- il suo obiettivo è cambiarla.
Bravissima Cate Blanchett, che da sola tiene primeggia su tutti gli altri, anche se la sorella interpretata da Sally Hwkins non è da meno: perfettamente contrastanti in tutto e per tutto, a loro insieme sono affidate le scene più interessanti. 
Il finale non è proprio una sorpresa, ma è toccante e unico.






mercoledì 18 dicembre 2013

Edward mani di forbice (Edward scissor's hands), 1990



Regia di Tim Burton, con Johnny Depp (Edward), Winona Ryder (Kim), Dianne Wiest (Peggy),Vincent Price (l'inventore),Anthony Michael All (Jim),Robert Olivieri (Kevin).

Peggy, presentatrice Avon senza troppo successo, visitando un vecchio castello abbandonato sulla cima della collina della cittadina dove vive vi trova uno strano giovane che vive lì da solo, e che al posto delle mani ha delle lame affilate. Si tratta di Edward,  un uomo artificiale creato da un inventore, che morì per un infarto prima di poterlo completare.
Realizzando che Edward è innocuo Peggy lo porta a vivere con sè e la propria famiglia: nonostante il suo aspetto Edward, di carattere mite, sensibile e ingenuo, conquista tutto il quartiere anche grazie alle mirabolanti creazioni e ai lavori utili che riesce a fare con le sue lame.
L'unica a irritarsi per la sua presenza è Kim, figlia di Peggy, di cui Edward si innamora...


Probabilmente il film più famoso di Tim Burton e sicuramente uno dei migliori, questa favola moderna sulla diversità e l'amicizia è ancora oggi uno dei film più amati dagli spettatori.
E' il film che segna non solo il primo successo commerciale del regista, ma anche il suo lungo sodalizio con Johnny Depp e con il compositore Danny Elfmann, autore della colonna sonora; entrambi saranno presenti anche in molti altri film del regista.Per le cronache mondane segnò anche l'inizio della storia d'amore tra Depp e Winona Ryder, una delle coppie più famose dei primi anni '90.
Tornando al film, si nota che l'ambientazione non è collocata in un tempo preciso, anche se da alcuni particolari si può sospettare che la vicenda si svolga negli anni '50 o giù di lì; si nota molto anche il contrasto fra la cittadina (dipinta con colori pastello) i suoi abitanti (persone a loro modo stravaganti non più del diverso Edward) e il castello isolato sulla collina, luogo gotico e misterioso; tutto ciò fa da sfondo a una storia tenera, romantica e crudele al tempo stesso, dove non ci sarà un lieto fine, ma nemmeno un dramma vero e proprio. Solo tutto tornerà come prima per quasi tutti, almeno apparentemente. 
La purezza di cuore di Edward viene dapprima vezzeggiata e ammirata, poi sfruttata sminuita e violata; il nostro eroe rimarrà un incompreso, condannato alla solitudine lenita solo dal ricordo dell'esperienza più straordinaria della sua vita. 
Attori bravissimi, compreso il cameo di Vincent Price, noto attore degli anni '30 caduto nel dimenticatoio e ripescato da Burton suo grande estimatore, appena in tempo (morì durante le riprese del film, tant'è che le ultime due scene con lui furono girate al pc). Purtroppo nessun  Oscar per nessuno di loro, nemmeno per lo straordinario Johnny Depp o la dolce Winona Ryder, protagonisti- nella parte natalizia- di una delle più romantiche scene della storia del cinema, almeno secondo la sottoscritta.
Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro su questo film che tutti conoscono, se non che nel 1991 vinse un solo Oscar, perlatro meritatissimo, come miglior trucco.




lunedì 16 dicembre 2013

Vacanze di Natale a Cortina, 2011

 Regia di Neri Parenti, con Christian De Sica (Roberto ), Sabrina Ferilli (Elena), Ricky Memphis ( Massimo), Valeria Graci (Brunella), Katia Follesa (Wanda),Giuseppe Giacobazzi (Andrea), Dario Bandiera (Lando),Olga Capajiu (Galina).
Natale 2011 : come sempre si intrecciano episodi con vari protagonisti, tutti nella stessa località, Cortina.

- Roberto, avvocato donnaiolo, ha deciso di mettere la testa a posto e dedicarsi esclusivamente alla famiglia; ma per un equivoco pensa che la moglie Elena lo tradisca. La donna, lungi dal chiarire la situazione, decide di approfittarne per far pagare al marito tutte le infedeltà subite…

-Massimo e Brunella sono uan coppia di modesti edicolanti perennemente messi in ridicolo dai due cognati sbruffoni, che quest’anno sbruffoneggiano ancora di più potendosi permettere una vacanza a Cortina; i due sposi decidono allora di ricambiare....

- Lando, autista per un politico da strapazzo,conosce la bella russa Galina, con la quale ha una breve avventura. Subito dopo scopre che è la moglie di un importante imprenditore russo con cui il suo datore di lavoro deve concludere un accordo vitale per l’Italia, e che rischia di andare a monte proprio a causa della gelosia del marito….

Ultimo film della serie che ha creato il genere del cinepanettone,  che o si ama o si odia. A me piace, nella consapevolezza di considerarlo per quello che è, ovvero pur intrattenimento e stop.
 Sostanzialmente è come gli altri a livello di trama, ma si differenzia per il fatto di contenere molta meno volgarità rispetto ad alcuni suoi predecessori (nella fattispecie, gli ultimissimi).
Il titolo e l’ambientazione italiana (dopo tanti Natali in giro per il mondo, anche con ambientazioni improbabili) rendono  omaggio al primo VACANZE DI NATALE del 1983, capostipite della serie, di cui è rimasto l’inossidabile Christian De Sica; personalmente la vicenda che ho preferito è quella con protagonisti la coppia di cognati Ricky Memphis- Valeria Graci e Giuseppe Giacobazzi e Katia Follesa, coi primi due semplici e simpatici che riusciranno a conoscere casualmente e fare amicizia con vari vip (Simona Ventura, Emanuele Filiberto, Renato Balestra, Cesare Prandelli ecc…)  a dispetto dell’altra coppia fissatissima e superba.
Divertente anche l’assunto del primo episodio con protagonisti De Sica e la Ferilli.




Joan Fontaine

E' morta a 96 anni nella sua villa in California l'attrice Joan Fontaine, apprezzata attrice sia di gialli (in particolare lavorò con Hitckock) che di melò, e sorella dell'attrice Olivia De Havilland.
L'attrice era nata in Giappone da genitori inglesi ma vissuta in USA dall'età di due anni, l'attrice aveva iniziato la sua carriera nel 1935 (così come la sorella, con cui matenne un rapporto di accesa rivalità), specializzandosi in ruoli di eroina fragile e insicura, vittima di drammi psicologici e in cerca di riscatto.
Trai suoi film "REbecca, la prima moglie", Il sospetto" con cui nel 1942 vinse l'Oscar come migliore attrice, "La porta Proibita", "lettera da una sconosciuta", "Ivanhoe", "Donne" e molti altri.




Peter O'Toole

E' morto a 81 anni l'attore irlandese Peter  O'Toole, interprete di celebri film come "Lawrence D'Arabia", "LA Bibbia", "Ciao Pussycat", "007- Casinò Royale"e molti altri.
L'attore era nato in Irlanda nel 1932 ma cresciuto a Leeds in Inghilterra e aveva debuttato negli anni '50 come attore teatrale, per poi passare al cinema, da cui si era ritirato l'anno scorso.
Altri suoi film che si ricordano: "Il leone d'inverno", "Troy", "La notte dei generali", "Ratatouille"(aveva doppiato il critico Anton), e la seconda stagion della serie tv "I Tudor", dove interpretava il Papa che scomunicò Enrico VIII..
Nel 1967 vinse il David di Donatello per il film "La notte dei generali",al contrario l'unico Oscar gli venne assegnato alla carriera nel 2003; detiene infatti un primato particolare assieme a Richard Burton (suo amico nella vita) è stato l'attore con il più alto numero di nomination mai vinte.




sabato 14 dicembre 2013

Adriano Olivetti- La forza di un sogno, 2013


Regia di Franco Bernini, con Luca Zingaretti (Adriano Olivetti), Francesca Cavallin ( Paola Levi), Stefania Rocca (Karen Bates),Serena Rossi (Teresa), Massimo Poggio (Mauro Barale), Francesco Pannofino (Dalmasso).




La fiction ripercorre la carriera professionale e la vita privata di Adriano Olivetti (nonno materno del regista) che nel dopoguerra fu uno dei più grandi imprenditori italiani, fondatore della più importante fabbrica di macchine da scrivere in Italia, che in quegli anni produsse anche la mitica "Lettera 22" esposta anche al Museum of Modern Art di New York.
Come messo in evidenza dalla fiction, Olivetti fu un'imprenditore illuminato e innovativo prima di tutto nel pensiero: riteneva infatti che il benessere e la prosperità dell'azienda coincidesse con quello dei dipendenti e che il tutto coincidesse cn il benessere della comunità intera; per questo non li limitò a fondare una fabbrica dando giusti stipendi ai lavoratori, ma costruì anche case, una scuola, un cinema tutit destinati ai dipendenti e alle loro famiglie, anche per diffondere l'idea del bello che può essere di tutti invece che solo per pochi.
Di imprenditori così, che hanno fatto la fortuna dell'Italia contribuendo anche alla fama del made in Italy all'estero, purtroppo non ne esistono più: oggi si bada solo al profitto ad ogni costo (sopratutto a scapito del lavoratore) e c'è l'idea che "l'imprenditore mica fa beneficenza, lui ci mette i soldi!"...ma non volgio aprire qui un discorso più ampio, mi limito a dire che, vedendo questa fiction e informandosi un po' su Olivetti, si capisce perchè non riusciamo a uscire dalla piaga del precariato.
Due difetti di questa fiction sono ravvisabili nel soffermarsi troppo sulle vicende amorose del protagonista (effettivamente poco interessanti) e nel mettere anonime figure tra i suoi collaboratori che in realtà avevano nomi e  cognomi ben precisi, che non è stato giusto trascurare.
Luca Zingaretti interpreta il protagonista con forza e convinzione, tanto da surclassare gli altri interpreti, in una storia che si lascia vedere e scorre lineare; difetti a parte ritengo comunque che sia importante far conoscere tramite le fiction personaggi italiani come Adriano Olivetti, che hanno fatto la storia della nostra economia e cultura.




giovedì 12 dicembre 2013

La mafia uccide solo d'estate, 2013



Regia di Pif, con Pif (Arturo), Cristiana Capotondi (Flora), Claudio Gioè (Francesco), Ninni Bruschetta (Frà Giacinto).



Nato nel 1969, Arturo è un bambino siciliano come tanti, a parte due passioni: per la compagna di classe Flora e per Giulio Andreotti,per lui un vero e proprio idolo, tanto da mascherarsi da Andreotti a una festa di Carnevale.
La vita di Arturo si snoda tranquilla nonostante nella sua città i delitti di mafia siano all'ordine del giorno, ma da adulto le cose cambieranno...





Ho letto in rete alcune critiche a questo film che puntavano solo sul titolo (del tipo "La mafia uccide anche d'estate...e d'inverno niente?VAcanza?"), sminuendolo senza averlo visto perchè film italiano... e si-sa-il-cinema-italiano-è-tutto-brutto-stupido ecc ecc...come se poi tutti i film americani, inglesi e stranieri fossero dei capolavori assoluti, e non esistessero anche in altre cinematografie film peggio dei cinepanettoni.
A queste persone conisglierei di vedere questo film,giustamente dedicato a tutti coloro che sono caduti combattendo la mafia, perchè credo sia uno dei migliori realizzati sull'argomento.
Il film infatti ci descrive come la mentalità mafiosa non sia prevalentemente di violenza conclamata,  ma sopratutto di indifferenza: i genitori di Arturo, i cittadini siciliani che assistono passivi all'uccisione di Boris Giuliano, Carlo Alberto Dalla Chiesa e molti altri conosciuti o meno, arrivando addirittura a mettere in dubbio che sia stata la mafia ma magari, "questioni di fimmine" (e a cui il titolo fa riferimento, chi vede il film capisce perchè), sono persone che non hanno mai scelto da che parte stare, non si sono mai sentiti coinvolti da un problema reale che magari vedevano ma che secondo loro non li riguardava. Riguardava altri, riguardava "lo Stato" (generico), e quindi a loro non interessava, non potevano farci nulla.
Anche Arturo crescendo in questo clima segue per anni passivamente questo modo di pensare, e bisogna dire che è scusato solo per essere prima bambino, poi ragazzino, quindi molto giovane; Arturo nella sua vita incontra per caso molte di queste persone (Il giudice Chinnici che è il vicino di casa di Flora ed è l'unico a cui il bambino abbia confidato il suo amore, il Generale Dalla Chiesa che gli concede un'intervista, Giuliano che gli offre una ciambella nel bar dove verrà ucciso) e anche alcuni mafiosi (Riina e Bagarella che lo incrociano alla festa di Carnevale, Riina che va a trovare la figlia neonata nellos tesso ospedale dove è appne anato il fratellino Emanuele), ma per anni vive come in un limbo; finalmente, da adulto, la morte di Salvo Lima prima e sopratutto le stragi di Capaci e Via D'Amelio risvegliano in lui quella coscienza sopita, facendogli capire che la prima cosa che deve essere combattuta è la mentalità omertosa dagli onesti, e che per combatterla è giusto parlare ai bambini fin da piccoli di questi eroi, spiegarli, fare sì che diventino parte del quotidiano di tutti.
Divertente la trovata di rappresentare Arturo come fan di Andreotti, che lui ritiene la sua guida spirituale per anni; molto bravo e convincente  il protagonista Pif, ma anche i due bambini che interpretano Arturo e Flora bambini.
Certo, e volete perdervelo per i pregiudizi esterofili sul cinema italiano, fate pure, ci mancherebbe.







lunedì 9 dicembre 2013

Fuga dal Natale (Christmas with the Kranks), 2004


Regia di Joe Roth, con Tim Allen (Luther Krank), Jamie Lee Curtis (Nora Krank),Dan Akroyd (Vic Fromheyer),Erik Sullivan (Spike Fromheyer),Cheech Marin (Agente Salino), Julie Gonzalo (Blair Krank).



Nora e Luther Krank sono una coppia di coniugi di mezza età la cui figlia Blair per la prima volta non trascorrerà il Natale a casa, avendo deciso di partire volontaria per le terre più povere dell’America Latina.
I due coniugi decidono di cogliere l’occasione per evitare, almeno per una volta, lo stress e l’ipocrisia che le feste natalizie da sempre portano con sé: soldi spesi in party a cui si invita di tutto, beneficenze praticamente obbligate, regali inutili che verranno presto dimenticati…..al loro posto, quest’anno prenderanno l’occasione per spendere quei soldi nella crociera che da anni sognano ma che hanno sempre rimandato.
Ma i due scopriranno che sfuggire l’atmosfera natalizia è praticamente impossibile….

Tratto dal romanzo omonimo (1998 ) di John Grisham, è una simpatica commedia abbastanza fedele al romanzo- a parte qualche variazione nel finale.
E' divertente assistere alle peripezie dei coniugi Krank -due ben assortiti Jamie Lee Curtis e Tim Allen- per "boicottare il Natale" (come dicono loro, in realtà si tratta di festeggiarlo semplicemente in maniera diversa) e resistere alle pressione di amici e vicini a dire la verità un tantinello impiccioni; al limite potrebbe infastidire l'atteggiamento troppo mammesco di lei ogni volta che telefona la figlia (non presente nel libro a questo livello)-oltre alle sua inguardabile mise, passabili di divorzio-

 ma per il resto è un tipico film da svago natalizio, confezionato in una buona cornice tipicamente festiva.
Da notare John Goodman nei panni del vicino più "rompi" (che alla fine, manco a dirlo, nel momento del bisogno sarà quello che si darà più da fare).




domenica 8 dicembre 2013

Il re leone (The lion king), 1994

Regia di Roger Allers,Rob Menkoff , con le voci di George Castiglia (Simba cucciolo), Riccardo Rossi (Simba adulto),Vittorio Gassman (Mufasa), Tullio Solenghi (Scar),Perla Liberatori (Nala cucciolo), Loredana  Brancucci (Nala Adulta),Augusto Giardino (Pumba), Tonino Accolla (Timon), Roberto del Giudice (Zazu).




Simba è il leoncino figlio del Re della Foresta Mufasa e della Regina Sarabi.
Passa le giornata a scorazzare con l'amica Nala,sopratutto se si tratta di andare in posti vietati dai genitori, nonostante la sorveglianza del pappagallo Zasu.
Della famiglia fa parte anche Scar, fratello cattivo di Mufasa, che geloso del fratello organizza un complotto causandone la morte e costringendo Simba alla fuga per appropriarsi del trono....


Uno dei classici Disney di maggior successo non solo nella storia della casa di animazione ma anche del cinema, questo Re Leone me lo ricordo bene anche se non mi era particolarmente piaciuto, visto che mia sorella da piccola aveva adorato questo cartone.
E il 32mo  classico Disney, il primo a essere basato su una storia interamente originale, quindi non tratta da un romanzo o favola o ripresa da storia preesistente, anche se gli sceneggiatori dissero che nella storia sono presenti molti echi e riferimenti alla vicende  di Mosè e Giuseppe prese dalla Bibbia. E' anche il primo che non presenta nessun personaggio umano, ma solo animali antropomorfizzati.

E' sicuramente un film pregevole, curato in ogni particolare, leggero ma anche drammatico e con messaggi non solo infantili (visto che tratta della morte di un genitore e di un buono ucciso da un cattivo, quindi più realistico rispetto ad altri cartoni.
Se fosse un libro si potrebbe definire "Romanzo di formazione", dato che il vivace Simba, attraverso le vicissitudini della vita, arriverà a maturare e prendersi le proprie responsabilità come re e verso la famiglia quando sarà il momento, affrontando il lutto per la morte del padre, il senso di colpa perchè pensa di averla provocata. Insegna anche (concetto che qualche anno dopo sarà ripreso dallo Spiderman di Sam Raimi) che da un grande potere derivano grandi responsabilità, e non certo solo spensieratezza e divertimento.
Insomma il fascino di questo cartone risiede in molteplici elementi, non da ultimo il doppiaggio, che in America ha avuto nomi come Matthew Broderick, Woophy Goldberg, Jeremy Irons, James Earl Jones e Rowan Atkinson, mentre in Italia le voci di alcuni personaggi sono state affidate a grandi nomi come vitoria Gassman (che ha doppiato Mufasa dandogli una voce teatrale da re scekspiriano) e Tullio Solenghi.
per on parlare della colonna sonora: sia l'originale curata da Elton John (vincitore del premio Oscar come miglior canzone per  "Can you feel the love tonight") che la versione italiana rimasero a lungo in hit parade (sopratutto Ivana Spagna con "il cerchio della vita").
Uscito in America nel giugno 1994 e in Italia nel dicembre dello stesso anno, ricevette da subito pareri positivi sia dal pubblico che dalla critica; nel tempi raggiunse alcuni primati importanti: è il film d'animazione di maggior incasso nella storia del cinema e quello di maggior incasso negli USA.
Vinse due premi Oscar, quello già detto per la miglior canzone e per la miglior colonna sonora.
Ha avuto due seguiti: "il re leone 2- Il regno di Simba" (1998 ) e "Il re leone 3 (2003 ), carini ma che non ebbero il successo del primo.
Esistono inoltre due spin off dedicati ai personaggi di Timon e Pumba: "In viaggio con Timon e Pumba" e "A cena con Timon E Pumba".





Paul Walker

E' morto a 40 anni a   a causa di un incidente stradale l'attore americano Paul Walker, diventato famoso per la serie di film "Fast ad furious".
L'attore era nato in California nel 1973,debuttò a soli tredici anni nel film Non aprite quell'armadio, successivamente recitò nella soap opera "Febbre d'amore" nel ruolo di Brandon Collins ed ottenne un piccolo ruolo nel film "Pleasantville" . Si fece notare nel film "The skulls", ma la vera fama arrivò grazie al film d'azione Fast and Furious, seguito da 2 Fast 2 Furious, Fast & Furious - Solo parti originali, Fast & Furious 5 e Fast & Furious 6.
Lo ricordiamo anche in "Un amore sotto l'albero", "Timeline"e "Flags of our fathers"



venerdì 6 dicembre 2013

Il peggior Natale della mia vita, 2012


 Regia di , con Fabio De Luigi (Paolo), Cristiana Capotondi (Margherita), Antonio Catania ( ),    (Clara), Laura Chiatti (Benedetta), Diego Abatantuono (Alberto), Dino Abbrescia (Pino).

Margherita e Paolo, in procinto di diventare genitori, vengono invitati a passare il Natale assieme ai genitori di lei nel castello in montagna di Alberto, caro amico di famiglia da anni e di sua figlia Benedetta, vecchia amica di Margherita e come lei incinta.

Anche in questa occasione Paolo riuscirà a essere coinvolto in incidenti di ogni tipo, che renderanno le vacanze movimentate….



Seguito de LA PEGGIOR SETTIMANA DELLA MIA VITA, a dir la verità non rientrava nella mia “lista da vedere” in quanto non sopporto il protagonista Fabio De Luigi; alla fine però ,avendomelo proposto delle amiche, non mi sono tirata indietro e devo dire che non rimpiango la mia scelta, infatti questo film mi è piaciuto molto più del primo.

E’ vero, è la solita commediola scontata che si regge perlopiù su gag viste e riviste (e che in alcuni casi non fanno alcun effetto alla sottoscritta, tipo scivoloni, tetti sfondati da oggetti pesanti ecc) e abbastanza pieno di stereotipi (uno su tutti: la donna incinta che mangia qualunque cosa praticamente in ogni scena…!), ed inoltre la stupidità del protagonista ogni tanto fa sperare che qualcuno lo rimandi da dove è venuto per poter proseguire il film molto meglio senza di lui….però boh, sarà che è totalmente impregnato di Natale e atmosfera natalizia (neve, decorazioni, cibi, alberi, luci, regali….), sarà che le gag che coinvolgono Abatantuono strappano comunque delle risate anche se ingenue e che lui regge molto bene la parte- nonostante non sia la suo meglio, questo va detto- sarà soprattutto una colonna sonora a mio avviso davvero forte, sta di fatto che il film mi è piaciuto, me lo sono proprio goduta!

Oltretutto io ho un debole per il film tipicamente natalizi…..





martedì 3 dicembre 2013

Film natalizi

Siamo a dicembre, mese delle festività per eccellenza: tra Santa Lucia (almeno da noi), Natale, Ultimo dell'anno ecc, è già tutto un tripudio di luci, decorazioni,alberi colorati, presepi, panettoni, pacchetti regalo.
Ovviamente, anche il cinema si adegua o sta per farlo, sia nella programmazione cinematografica che in tv.
La sottoscritta sta preparando un post in cui segnala i film in uscita per questo Natale 2013, nel frattempo vi segnalo i film natalizi per eccellenza: quelli che fanno sempre a Natale in televisione, o che si rivedono più volentieri in DVD; in questo mese tratterrò prevalentemente (ma non solo) di questi, molti dei quali sono già stati recensiti.
Chiaramente la parte del leone la faranno cartoni animati (non li troverete tutti perchè sono tantissimi tra Disney, Pixar, italiani...) ma ovviamente potete cercare anceh cartoni che non sono stati compresi nella lista) e cinepanettoni (ebbene sì, è un genere che non disdegno), ma potete trovare anche altro: in generale credo di essere stata abbastanza varia. Dei film di cui è stata girata più di una versione, in questo post ne segnalo solo una, ma leggendo i vari post dedicati ai singoli film troverete anche le altre.

Buona visione!

Il re leone (1994)

La carica dei 101 (1961)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2012/07/la-carica-dei-101-one-hundred-and-one.html


A Christmas Carol (2008)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2011/11/christmas-carol-2009.html

Canto di Natale di Topolino (1983)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2011/11/canto-di-natale-di-topolino-mickeys.html

Vacanze di Natale (1983)

Vacanze di Natale a Cortina (2011)

Natale sul Nilo (2002)

Natale in crociera (2007)

Polar express (2005)

Il piccolo lord (1980)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2011/11/il-piccolo-lord-little-lord-fauntleroy.html

A Natale mi sposo (2010)

Mary Poppins (1964)

Tata Matilda (2005)

David Copperfield (1935)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2011/11/david-copperfield-personal-history.html

Oliver Twist (2006)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2011/11/oliver-twist2006.html

Il peggior Natale delle mia vita (2012)

La vera storia di Babbo Natale (1985)

Mamma ho perso l'aereo (1990)

Mamma ho riperso l'aereo-Mi sono smarrito a New York (1992)

Il miracolo della 34ma strada (1994)

La piccola principessa (1939)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2011/11/la-piccola-principessa-little-princess.html

La bella e la bestia (1992)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2011/11/la-bella-e-la-bestia-beauty-and.html

La gabbianella e il gatto (1998)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2011/12/la-gabbianella-e-il-gatto-1998.html

Momo alla conquista del tempo (2001)

Il mago di Oz (1939)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2011/11/il-mago-di-oz-wizard-of-oz-1938.html

Una famiglia perfetta (2012)

Piccole donne (1994)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2011/11/piccole-donne-little-women-1994.html

http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2011/11/piccole-donne-little-women-1950.html

http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2011/11/piccole-donne-little-women-1934.html

La storia infinita (1985)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2011/11/la-storia-infinita-neverending-story.html

Anastasia (1998)

Il capitalista (1952)

La vita è meravigliosa (1946)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2013/01/la-vita-e-meravigliosa-its-wonderful.html

Un amore sotto l'albero (2004)

Edward mani di forbice (1990)

Nightmare before Christmas (1993)

Eloise a Natale (2003)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2011/12/eloise-natale-eloise-at-christmastime.html

Il Grinch (2000)

Buon viaggio, Charlie Brown! (1980)

Bufera in Paradiso (1994)

Babbo Bastardo (2003)

Fuga dal Natale (2004)

Bianco Natale (1954)

Incontriamoci a Saint Louis (1944)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2013/06/incontriamoci-saint-louis-meet-me-at.html

The family man (2000)

Una promessa è una promessa (1996)

La fabbrica di cioccolato (2005)

Una poltrona per due (1983)

Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato (1971)

Charlie- anche i cani vanno in Paradiso (1989)

Vacanze di Natale 2000 (1999)

Love actually (2003)

L'amore non va in vacanza (2007)

Cenerentola (1950)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2011/11/cenerentola-cinderella-1950.html

Botte di Natale (1995)

Il gatto con gli stivali (2011)

Così è la vita (1998)

Zoccoletti olandesi (1937)
http://dalromanzoalfilm.blogspot.it/2011/11/zoccoletti-olandesi-1937.html

....più gli innumerevoli "Harry Potter", "Il signore degli anelli", "Le cronache di Narnia"....








domenica 1 dicembre 2013

Come un tuono (The place beyond the pines), 2013



Regia di Derek Cianfrance, con Ryan Gosling (Luke Glanton), Eva Mendez (Romina Gutierrez), Bradley Cooper (Avery Cross ), Ben Mendelshon (Robin Van Der Zee), Mahershala Ali (Koffi), Dane De Hann (Jason), Emory Coehn (A.J Cross).



Luke Glanton è un'abile pilota di moto, che scopre che dalla breve relazione con Romina, una ragazza del posto, è nato un figlio, Jason. Luke è intenzionato a fare da padre al bambino e forse vorrebbe anche recuperare il rapporto con Romina formando la famiglia che non ha mai avuto, ma non avendo soldi decide di darsi alle rapine, durante una delle quali viene ucciso da poliziotto Avery, figlio di un giudice e  padre di un figlio della stessa età di Jason. Questo fatto inciderà profondamente non solo sulle vite dei protagonisti, ma anche, anni dopo, su quelle degli stessi inconsapevoli  figli...



Un bel film che parla di padri e figli, tanti rapporti, e tanti modi di essere sia l'uno che l'altro, nessuno banale ma tutti che lasciano un segno.
Si comincia con il personaggio di Ryan Gosling, un uomo senza legami per cui però si intuisce che questo significa prevalentemente  solitudine, sbandatezza, assenza di riferimenti: cresciuto senza un padre, quando scopre che da una breve relazione con una ragazza è nato un figlio è come se si trasformasse, lo cerca, vuole occuparsene, stare con lui, forse desidera dimostrare alla madre che possono formare una famiglia: purtroppo prende una brutta strada, seppure con buone intenzioni, e la sua vicenda finisce tragicamente ma è un personaggio che rimane impresso per la tenerezza che fa trasparire, per la profondità di sentimenti che dimostra a dispetto della superficialità della vita condotta finora. Era un uomo che la nascita del figlio poteva davvero far diventare una persona migliore.
Anche il giovane poliziotto responsabile della sua morte è un giovane padre, e la consapevolezza di aver lasciato un piccolo orfano segnerà in negativo il suo rpporto con il figlio, allontanandolo da esso; ma è anche un figlio, il figlio di un importante giudice nella cui ombra è cresciuto, da cui ha cercato di affrancarsi entrando in polizia, ma che alla fine, causa seri avvenimenti accaduti dopo la morte del rapinatore, si troverà a percorrere le sue stesse orme sia professionalmente che come padre. Un uomo nonostante tutto onesto,non privo di sensibilità ma un po' debole, che si trova a dover combattere con cose più grandi di lui, da cui viene schiacciato.
C'è anche Koffey, il compagno di Romina, la madre di Jason:un padre putativo che però è l'unico a capire l'esigenza del figlio - che ha cresciuto come suo, e di cui è il padre a tutti gli effetti- di conoscere qualcosa sul padre vero, anche se di lui dice "il vero padre sono io, lui era solo un uomo che ha avuto un figlio". Un uomo solido e affidabile, un vero padre.
Romina, unico personaggio femminile, una donna dalla vita difficile e segnata da fatti dolorosi, ma molto forte e dignitosa.
I destini di questi personaggi si compiranno anche attraverso le storie che coinvolgeranno i due ignari figli anni dopo, pacificandoli però col passato.
Bravi e intensi attori, anche i due ragazzi che intepretano Jason e AJ da adolescenti, bei paesaggi, bella sceneggiatura e bei dialoghi, con qualche scena di silenzio molto significativa.