venerdì 26 febbraio 2016

L'abbiamo fatta grossa, 2016



Regia di Carlo Verdone, con Carlo Verdone (Arturo Merlino ), Antonio Albanese (Yuri Pelegatti),Anna Kasyan (Lena),Francesca Fiume (Giorgia),Virginia Da Brescia (zia Elide),Massimo Popolizio  (uomo misterioso).


Arturo, investigatore privato pieno di debiti tanto da essere costretto a vivere con un'anziana zia, viene ingaggiato da Yuri, attore in crisi dopo la fine del suo matrimonio, per pedinare la ex moglie ed il nuovo compagno: Purtroppo per loro i due incappano in una valigetta piena di pezzi da 500 euro, naturalmente sporchi, che tentano di nascondere malamente innescando una serie di equivoci e problemi tutti a catena e sempre più grossi....





Gli spezzoni visti al telegiornale nella presentazione del film promettevano molto bene, e del resto quando si ha un'amica fan di Verdone finire in sala ad ogni suo film è ormai un rito; perciò, eccomi puntualmente in sala a pochi giorni dall'uscita del film.
Che non ha mantenuto molto le premesse: certo, non è malissimo, in alcuni punti le gag comiche sono divertenti e i due attori assieme funzionano, ma ho avuto la sensazione onnipresente durante il film che mancasse quel "quid" che mi avrebbe indotto a ritenerlo un buon film.
Mi è parso sopratutto che mettesse troppa carne al fuoco senza preoccuparsi di trovare sempre un filo conduttore logico, forse affidandosi troppo alla comicità dei due protagonisti, i quali (come fatto notare altrove) non essendo completamente opposti o completamente uguali finiscono per non essere molto amalgamati in certe situazioni.
Ottima interpretazione comica invece quella dell'attrice Anna Kasyan nei panni di Lena, la vivace corteggiatrice di Arturo; non ho  è capito bene la deriva finale e la critica nelle ultime frasi del film, d'altra parte se si vogliono passare due orette di svago va bene anche questo....



martedì 23 febbraio 2016

Il sindaco pescatore, 2016






Regia di Maurizio Zaccaro, con Sergio Castellitto (Angelo Vassallo),Anna Ferruzzo (Angelina Vassallo),Maurizio Marchetti (Don Marra),Teresa Saponangelo (Carla).




Pollica, 1998: Angelo Vassallo è un pescatore che vive felicemente con la moglie e i figli Antonio e Giusy, ma mal sopporta la situazione di degrado e di incuria in cui il paese è sprofondato nel corso degli anni a causa di piccoli e grandi scorrettezze. Decide così di candidarsi sindaco con un programma molto semplice: guardare al passato e recuperare usanze e valori che un tempo
Viene eletto per ben tre  mandati, e riuscirà a trasformare Pollica in un paese modello, meta turistica riconosciuta addirittura in Europa, diffondendo la cultura della legalità e del rispetto per l'ambiente.
Vassallo cerca di combattere anche il problema della droga, contrastando i camorristi che avevano aperto un locale sulla spiaggia usandolo come copertura per lo spaccio; molto probabilmente per questo la sera del 5 settembre 2010 viene ucciso a colpi di pistola.




Un eroe dei nostri giorni, una persona semplice ma con dei valori importanti, spirito d'iniziativa e voglia di fare; certo, una persona che poi ha pagato tutto ciò con la vita, ma di cui sicuramente bisogna tramandare il ricordo e l'esempio.
SErgio Castellitto interpreta con la consueta bravura il ruolo di Angelo, uomo semplice e acuto osservatore della realtà che lo circonda, nostalgico ma in un modo giusto (ovvero: non pensa che la modernità sia buttare il bambino con l'acqua sporca), che nonostante l'inesperienza decide di tentare la grande avventura: si troverà a combattere dapprima con alcuni dei mali che affliggono inevitabilmente l'Italia, ma andrà avanti con determinazione ed energia fino a compiere una vera e propria piccola rivoluzione, aiutato anche da validi collaboratori e appoggiato dai familiari; un personaggio che da solo ha dimostrato che spesso, quando ci si mette e fare, si risolvono molte cose (anche se poi problemi come tagli e simili rimangono).
Ovviamente splendida l'ambientazione.
Una storia semplice come il suo protagonista, toccante e anche divertente per celebrare e far conoscere questo piccolo grande uomo.





sabato 20 febbraio 2016

Daria, 1997




Serie tv animata composta da 65 episodi, creata da Glenn Elchler e Susie Lewis Lynn, trasmessa in Italia su MTV dal 1997 al 2002.


Daria Mongendorferr è una sedicenne americana altamente intelligente e molto matura per la sua età, cinica, misantropa e anticonformista. Vive con i genitori Jake ed Helen e con la sorella minore Quinn, che contrariamente a lei ha, come unico interesse di vita, il "Club della moda" di cui è vicepresidentessa a scuola.
Daria ha una sola amica, Jane, aspirante pittrice proveniente da una famiglia di frichettoni new age con lo stesso carattere della protagonista; nè la famiglia nè la scuola riescono a evitare che le due protagoniste si sentano piuttosto sole e finiscano nell'elenco dei cosiddetti alternativi, anche se spesso volontariamente...




Debuttava nel 1997 su MTV questo spin off di "Beavis and Butthead", allora cartone di punta del canale  che io non ho mai sopportato, mentre sin da subito mi sono appassionata alla strampalata Daria...forse perchè quasi identica alla me dell'epoca, anche fisicamente (anche se io avevo almeno 30 kg di più, come sempre....!).

Daria è un'adolescente atipica: altamente intelligente, precocemente matura e cinica osserva il mondo attorno a lei con occhi cinico e disincantato, prendendo atto di essere circondata da casi umani: la madre donna in carriera, il padre che soffre di complesso di inferiorità nei confronti della moglie, la sorella vanesia che si vergogna di lei e addirittura a scuola dice di essere una sua lontana parente adottata per carità,professori frustrati e frustranti, compagni di scuola che vanno dalla cheerleader e dall'atleta beoti (e che fanno pure coppia) ai due studenti afro intelligenti e per questo più in sintonia con la protagonista, all'amica alternativa con fratello alternativo (ma in realtà si capisce nullafacente), e tutta una serie di personaggi che fungono da critica alla società americana. La stessa Daria fa parte del sistema, in quanto più volte si percepisce in lei la consapevolezza della sua diversità e il disagio che ne deriva, e il fatto che in realtà la protagonista sogni (senza nemmeno rendersene conto) la "normalità"e l'essere accettata e apprezzata dagli altri. Non per nulla l'ultima puntata è in realtà un film animato, intitolato "E' già ora di andare al college?", in cui si racconta addirittura di un ragazzo che si innamora di Daria, la quale- come si evince dal titolo- si prepara a lasciare i tristi anni del liceo sperando in qualcosa di meglio al college.
La protagonista comunque nel corso delle puntate si ammorbidirà un poco nei confronti degli altri, e persino Quinn  maturerà un attimino avvicinandosi un po' alla sorella.Lo stesso avverrà per altri personaggi, quindi alla fine non  tutto il male viene per nuocere.
Come altri cartoni americani moderni, anche questo è pieno di riferimenti alla cultura pop e al mondo del cinema e della musica, il che rende ancora più interessante la visione, anche se con Daria solitamente si ride, ma un po' amaro.







giovedì 18 febbraio 2016

Ridendo e Scherzando, 2015



Regia di Paola e Silvia Scola, con Ettore Scola e Pif.





Seduto in un piccolo cinema di paese- uno dei pochi rimasti- Ettore Scola si racconta a Pif nel corso di una bella intervista, per uan volta protagonista che viene diretto dalle figlie Silvia e Paola.
Veniamo così a sapere del suo primo incontro con il cinema, da bambino, durante una fiera di paese (il film era "Fra' Diavolo" con Stanlio e Ollio), il lungo apprendistato nel mondo del cinema come sceneggiatore (lo spevate che, tra le altre cose, è stato lui a scrivere la famosa lettera di Totò e Peppino in "Totò, Peppino e la malafemmina"?), ricordi della vita familiare assieme alla moglie   , alle figlie, ai nipoti; ricordi di tantissimi amici e colleghi anche illustri, raccontati con una semplicità e modestia notevoli, e che costituiscono contemporaneamente un viaggio nella storia del cinema italiano. A corredo del documentario, immagini da tanti film indimenticabili: "Dramma della gelosia", "Una giornata particolare", "la famiglia", "La terrazza", "Totò, Peppino e la malafemmina" e molti altri.
La coppia Scola-Pif funziona, il primo  refrattario alle interviste si lascia incalzare spesso dal secondo, che si pone verso di lui in modo rispettoso ma non "lecchino".
Una vera goduria cinematografica!


domenica 14 febbraio 2016

Angeli con la faccia sporca (Angels with dirty faces), 1938

Regia di Michael Curtiz, con James Cagney (Rocky Sullivan),Pat O'Brien (Padre Jerry Connoly), Humprey Bogart (James Frazier),Ann Sheridan (Lauren Ferguson).





Rocky Sullivan e Jerry O'Connoly sono due giovani ladruncoli cresciuti per le strade di New York. Amici sin dall'infanzia, da adulti le loro vite hanno preso due direzioni opposte: il primo è diventato un temuto gangster mentre il secondo ha preso i voti e dedica la sua vita ad allontanare i ragazzi dalla strada,
Dopo aver scontato un periodo di carcere per un reato commesso assieme ai suoi scagnozzi di cui però si è assunto totalmente la colpa, Rocky viene scarcerato e torna nel quartiere natale, dove a modo suo cerca di aiutare Jerry e i suoi ragazzi sopratutto difendendoli dalle ire di altri malavitosi che hanno preso in odio il sacerdote per la sua lotta alla delinquenza....



Non c'è nulla da fare, i grandi classici non deludono mai ed è una gioia per gli occhi e il cuore vederne uno!
Il genere gangster ha avuto l'apice del suo successo negli anni '30, e questo film vede come protagonista uno degli attori più rappresentativi del genere, James Cagney, che con questo film ritrovò il successo presso il grande pubblico dopo una crisi avvenuta dopo il successo di "Nemico pubblico" (1931 ). Cagney è un po' come John Wayne o Errol Flynn, attori che rimangono un po' imprigionati da un solo tipo di ruolo ma che lo sanno interpretare al meglio e bucando lo schermo. 

La trama della pellicola è molto semplice ed è trattata in maniera abbastanza originale sotto il punto di vista della morale: si tratta infatti di scegliere tra un Bene dal volto noioso e statico di Padre Connoly e il Male dal volto della simpatica canaglia (e oltretutto, non del tutto cattivo e a sua volta vero eroe) Rocky Sullivan, personaggio che non per niente i ragazzini della parrocchia eleggono a loro eroe. Scelta quindi non proprio facile, per cui bisogna essere moralmente davvero forti; scelta che verrà sublimata dal sacrificio finale di Rocky, tanto più significativo per il fatto che rimarrà del tutto sconosciuto.
Grandi interpretazioni di tutti gli attori: il serioso Pat O'Brien, lo scanzonato Cagney, la ragazza Ann Sheridan, i monelli di strada e anche un Humprey Bogart prima della grande fama di "Casablanca" nel ruolo di uno dei cattivi. Non dico nulla perchè per avere un'idea precisa bisogna vederli nel film!
Il regista dirige con mano ferma questa storia intensa e toccante, ma anche allegra e divertente, godibile per tutte le età.
Nel 1938 il film ricevette tre nominations all'Oscar: miglior film, attore protagonista (James Cagney) e sceneggiatura originale.





giovedì 11 febbraio 2016

Buon viaggio,Charlie Brown (...e non tornare indietro)! (Bon voyage, Charlie Brown...e don't come back!), 1980




Regia di Bill Melendez e Phil Roman




In occasione di uno scambio culturale organizzato dalla loro scuola con studenti francesi Charlie Brown, Linus, Marcie e Piperita Patty vengono scelti per passare due settimane in Francia, nel villaggio di Le Horon.
Seguiti dagli immancabili Snoopy e Woodstock, i nostri sbarcano oltreoceano: Marcie e Piperita soggiorneranno nella fattoria del simpatico Pierre, mentre Charlie Brown e gli altri nel castello del "Mal Voisin", invitati dalla misteriosa Violette.
Ma appena arrivati scoprono che il castello e sopratutto il suo padrone, il Barone, sono avvolti da una fitta aura di mistero....



Un simpatico film animato dove alcuni componenti della Banda dei Peanuts vanno in trasferta in Europa.
Una volta tanto la fortuna sembra arridere a Charlie Brown, visto che viene scelto assieme a Piperita Patty, Marcie e Linus per passare due settimane in Francia per uno scambio culturale tra la sua scuola e una scula francese...anche se già dalle prime tenebrose scene intuiamo che dietro questo soggiorno si nasconde qualcosa....e difatti uno dei punti di forza di questo cartoon rispetto ad altri film con gli stessi personaggi è quel tocco di parte gialla che appassiona abbastanza senza stufare.
Naturalmente gli intermezzi comici sono garantiti sopratutto da Snoopy e Woodstock, che si aggiungeranno alla banda e che risulteranno determinanti al fine della risoluzione del giallo. Ma anche i ragionamenti monopensiero di Piperita Patty, ostinatamente convinta che Pierre sia innamorato di lei piuttosto che di Marcie, non sono da meno.
Grafica e musica tradizionali fanno da connotazione principale a un cartone garbato e divertente, fedele allo stile del suo creatore.



martedì 9 febbraio 2016

Una giornata particolare, 1978



Regia di Ettore Scola, con Sofia Loren (Antonietta), Marcello Mastroianni (Gabriele),Francoise Berd (la portinaia), John Vernon (Emanuele).


E' il 6 maggio 1938, e tutta Roma corre in massa ad assistere ad un evento storico: l'arrivo di Hitler, alleato dell'Italia. In un caseggiato popolare rimangono solo la casalinga Antonietta e Gabriele, ex annunciatore radio che medita il suicidio dopo essere stato condannato al confino per la sua omosessualità. Causa un canarino scappato dalla gabbia, i due si incontrano e passano assieme la giornata particolare del titolo...



In occasione della morte di Ettore Scola, Rai 2 ha reso omaggio al grande regista ritrasmettendo uno dei suoi film più belli e intensi, che ha come protagonisti-credo non a caso- Marcello Mastroianni e Sofia Loren, che in altri tempi sono stati per il cinema italiano simbolo di gioventù, bellezza e spensieratezza,e che qui tornano a far coppia in due ruoli totalmente opposti: due personaggi tristi e dimessi, due vittime del fascismo che rimangono fuori dall'atmosfera di festa a cui tutti partecipano, a cui capiterà di incontrarsi e unire per un attimo le proprie solitudini in un incontro che addolcirà, anche se per poco tempo, tanta amarezza.
Ambientato nello stesso luogo dove lo stesso regista girerà nel 1995 "Romanzo di un giovane povero", l'ambientazione semplice e un tantino claustrofobica (la scena si svolge esclusivamente tra il condominio, la terrazza e al massimo il cortile), è un confronto tra due diversi tipi umani, su poli opposti: Antonietta è la tipica casalinga dell'epoca, una donna povera e non troppo colta a cui è stata insegnata la sottomissione al marito, una donna che crede ingenuamente nel Fascismo e che come hobby ha quello di collezionare foto del Duce in un album; Gabriele invece è un intellettuale antifascista e per di più omosessuale, lavorava come annunciatore alla Radio ma, proprio a causa delle sue posizioni scandalose, è stato licenziato e attende di essere condotto al confino.
Entrambi sono però due persone disincantate, che sembrano accettare passivamente il loro destino pensando di non aver più nulla da chiedere alla vita, e che invece proprio in quella giornata, con la radio che trasmette in sottofondo una festa per loro lontana, ritroveranno come un guizzo di barlume, in un certo senso un riscatto, sopratutto Antonietta che finalmente darà una voce al risveglio della propria coscienza.
Sofia Loren e Marcello Mastroianni reggono da soli quasi tutto il film, mostrando al pubblico che l'alchimia che li ha sempre uniti non è svanita e li riconferma che la migliore coppia del cinema italiano, due interpretazioni fra le più intense e commoventi della loro carriera.
Nel 1978 il film ottenne una nomination all'Oscar come miglior film straniero e Marcello Mastroianni ottenne la nomination come migliore attore protagonista; inoltre vinse vari premi, fra cui il Golden Globe come miglior film straniero, due David Di Donatello, una nomination alla Palma D'Oro al Festival di Cannes.




venerdì 5 febbraio 2016

Carabinieri nel cinema, di Autori Vari





Anno di pubblicazione: 2003



L'Arma dei Carabinieri, da sempre uno dei corpi armati più amati in Italia, ha avuto delle rappresentazioni rimaste nell'immaginario collettivo sia al cinema che in Tv; questo volume, edito appunto dall'Arma (non si trova in  libreria!), ripercorre la "carriera" cinematografica della figura del carabiniere. In un'altro volume invece si tratta dei "Carabinieri in TV".
E' un volume molto curato  sia esteticamente(confezione deluxe, foto grandi e belle, custodia )che come contenuti: vengono trattati infatti i film sui carabinieri fin dal principio, dall'epoca del muto, passando poi per grandi opere importanti e anche film minori ma comunque significativi; si arriva però solo fino al 2001 (anno di pubblicazione del volume).
A quanto sembra, il primissimo film con protagonista un carabiniere si intitolava "Briganti in Sardegna" (1905), di cui è rimasto solo il manifesto, mentre ancora esistente è "Il cuore più forte del dovere" (1907): in questi primi film la figura del carabiniere è ancora tra l'idealizzato e l'ingessato, ma comunque sempre presente nella società italiana come punto di riferimento importante.
Ma sarà a partire dal periodo d'oro del cinema italiani, gli anni '50 che la figura del carabiniere comincerà ad acquisire più spessore nel cinema fino a diventare addirittura protagonista, e non solo di storie drammatiche: come dimenticare il maresciallo Carotenuto interpretato da Vittorio DE Sica nella serie "Pane amore e fantasia"? O Totò in varie versione di carabiniere come "I due marescialli" o "Totò e Carolina", dove la maschera comica lascia spazio anche a momenti seri?
Il libro è una carellata completa di film con personaggi in divisa, anche minori, e la parte più ghiotta sono sicuramente le ottime fotografie che illustrano il volume (dalla confezione elegante e quindi non proprio economico, però vale il suo prezzo); l'analisi del testo ripercorre in modo completo la filmografia sui carabinieri, non trascurando figure minori e particolari, anche se il volume arriva solo fino ai primi anni duemila.
Tra i vari titoli analizzati, "Il giorno della civetta", "Salvo D'Acquisto", "Le mani sulla città", "Cento giorni a Palermo", "I due carabinieri","Il ladro di bambini", "Ormai è fatta!", "La mia generazione" e molti altri.
Conclude il tutto alcune interviste esclusive ai più importanti attori e registi di questi film: Carlo Verdone, Franco Nero,Claudia Cardinale, Gianni Amelio e altri.
Non solo un bel e meritato omaggio all'Arma, ma anche un interessante spaccato del cinema italiano.























lunedì 1 febbraio 2016

17 again- Ritorno al liceo (17 again), 2009


Regia di Burr Steers, con Zack Efron (Mike O'Donnel ragazzo ), Matthew Perry (Mike O'Donnel adulto), Leslie Mann (Scarlett adulta),Allison Miller (Scarlett ragazza),Michelle Tatchenberg (Maggie),Sterling Knight (Alex),Thomas Lennon (Ned).





La vita del 37enne Mike O'Donnel è in crisi: si sta per separare dalla moglie Scarlett e non riesce ad avere un buon rapporto con i due figli adolescenti Maggie e Alex.
In preda allo sconforto, mentre è a casa del migliore amico Ned esprime il desiderio di tornare indietro nel tempo fino ai suoi 17 anni, quando rinunciò ad una promettente carriera come giocatore di basket per sposare Scarlett che era rimasta incinta.
Inaspettatamente il suo desiderio viene accontetato e l'uomo si ritrova di nuovo 17enne, frequentatore dello stesso liceo dei suoi figli; decide di utilizzare questa occasione per cambiare la sua vita, e ci riuscirà, ma non come si intendeva lui.....




Il tema "Torno indietro e cambio vita" (tra l'altro uno dei miei sogni impossibili) è trito e ritrito; sono davvero innumerevoli il film con questo tipo di trama, e quasi tutti si svolgono nello stesso modo.
Non fa eccezione questa commedia, che comunque trovo molto carina e gradevole e con un protagonista (Zac Efron) che non sarà da Premio Oscar ma che all'epoca era abbastanza accattivante per attirare le simpatie del pubblico, e non solo di quello femminile.
Come da trama Mike (interpretato da un po' sfatto Matthew Perry, ec Chandler di "Friends") sta vivendo un momento della sua vita veramente difficile. Parcheggiatosi presso il disincantato amico Ned (il tipico bamboccione rimasto adolescente a quasi 40 anni), rimuginando sui suoi problemi si ritrova ad esprimere un desiderio: tornare ai suoi 17 anni, per impedire il momento in cui la sua vita cambiò, cioè quando decise di sposare la fidanzata incinta e abbandonare una promettente carriera sportiva: scelta che fece senza rimpianti e con gioia, almeno fino ad adesso.
Peccato che- come spesso capita in questi film-in realtà il protagonista, nel vedere accontentato il suo desiderio, ritorna sì fisicamente ai suoi 17 anni, ma sapendo cosa è successo dopo; e quindi per quani sforzi faccia per cambiare, alla fine tornerà sempre a quel punto, anche se per strade diverse.Aggiungiamoci pure che qui Mike non sembra davvero troppo convinto di voler cambiare le cose....
In questo film il protagonista si troverà a vivere situazioni surreali, come essere corteggiato dalla propria figlia mentre cerca di riconquistare la ex moglie (che non ci sta perchè pensa che sia un ragazzino), o insegnare la figlio a difendersi dai bulli che lo attaccano. Nulla di originale insomma, ma comunque una storia gradevole che si lascia vedere volentieri.
E fa sognare anche noi su quell'impossibile "Ritorno al futuro"...