venerdì 30 dicembre 2011

Il Decameron, 1971




Regia di Pierpaolo Pasolini, con Franco Citti (Ser Ciappelletto), Ninetto Davoli (Andreuccio da Perugia), Pierpaolo Pasolini (allievo di Giotto), Vincenzo Amato (Masetto da Lamporecchio), Elisabetta Genovese (Caterina), Silvana Mangano (la Madonna).

Alcuni episodi tratti dalla famosa raccolta di novelle di Giovanni Boccaccio:
 

  • Giornata II, novella V - Il giovane Andreuccio viene truffato due volte, ma finisce col diventare ricco.
  • Giornata IX, novella II - "Una badessa riprende una consorella ma è a sua volta ripresa per il medesimo peccato" (Tradotta in napoletano da un vecchio ascoltato dalla folla)
  • Giornata III, novella I - Masetto si finge sordo-muto in un convento di curiose monache.
  • Giornata VII, novella II - Peronella è costretta a nascondere il suo amante quando suo marito torna improvvisamente a casa.
  • Giornata I, novella I - Ciappelletto si prende gioco di un prete sul letto di morte.
  • Giornata VI, novella V - L'allievo di Giotto aspetta la giusta ispirazione.
  • Giornata V, novella IV - Caterina dorme sul balcone per incontrare il suo amato la notte.
  • Giornata IV, novella V - I tre fratelli di Lisabetta si vendicano del suo amante.
  • Giornata IX, novella X - Il furbo don Gianni cerca di sedurre la moglie di un suo amico.
  • Giornata VII, novella X - Due amici fanno un patto per scoprire cosa accade dopo la morte.

Come sopra detto, il film è la parziale riduzione cinematografica dell’ opera boccaccesca( 1349-1353), pietra miliare della letteratura.
I film di Pasolini non mi sono mai piaciuti, ma dò atto la regista di aver saputo in questo caso intraprendere un’operazione non certo facile -né dal punto di vista della realizzazione né dalla immancabili critiche già da prima che il film venisse girato- in modo maturo e rispettoso dell’opera originale, che nonostante lo scandalo dei perbenisti, se uno si prnede la briga di leggerla per intero è abbastanza sboccata, soprattutto considerando l’epoca in cui fu scritta.
Personaggi e ambientazioni sono riportati fedelmente sia come costumi, che come storie e caratteri, forse sarebbe stato meglio nella storia di Lisabetta da Messina un poco più di pathos, ma non trovo che questo sia necessariamente un difetto.
Presenti ovviamente gli attori feticcio di Pasolini, ovvero Ninetto Davoli e Franco Citti, più un toccante cameo di Silvana Mangano in uno die suoi ultimi ruoli, ben lontani da quelli sexy degli anni ’50 che l’avevano resa celebre. Nell’episodio di Giotto troviamo a interpretare il celebre pittore proprio Pasolini stesso.
Il film vinse l’Orso d’argento al XXI Festival di Berlino e incassò al botteghino ben 4 miliardi di lire, cifra record per l’epoca.

2 commenti:

  1. non conoscevo affatto questo film...
    ne approfitto per farti tantissimi auguri :-)

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  2. Anche a te! (come gia fatto sul tuo blog).

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