venerdì 9 dicembre 2011

Le ali della libertà (The Shawshank redemption), 1994



Regia di Frank Darabont, con Tim Robbins (Andy Dufresne ), Morgan Freeman (Red ), Gil Bellows (Tommy).

Il banchiere Andy Dufresne viene ingiustamente condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie e del suo amante, e trasferito così nel penitenziario di Shawshank, dove viene a contatto con una realtà durissima , fatta di violenze gratuite e di secondini e agenti corrotti che impongono con la forza una loro legge. Dopo un inziale periodo di sconforto totale, Andy fa amicizia con Red, un altro detenuto, e comincia a mettere a punto un piano per fuggire…

Tratto dal racconto di Stephen King RITA HAYWORTH E LA REDENZIONE DI SHAWSHANK, contenuto all’interno del libro STAGIONI DIVERSE, è una di quelle produzioni derivate dall’autore noto per gli horror e i thriller che si diversifica appunto in quanto è una storia di tutt’altro genere.
Una storia molto drammatica in questo caso, che parla di abusi carcerari, di giustizia inefficiente, di individui che, colpevoli o no, devono imparare a convivere con una delle realtà più tragiche che possono capitare: la perdita della propria libertà.
In questo film, Andy è innocente, mentre Red è colpevole e quindi giustamente punito(narrato nel libro, il crimine è particolarmente odioso), ma per il regista questo non conta, perché la narrazione punta a riconoscere ad entrambi, e a tutti i loro compagni, la dignità umana che il carcere punta invece a voler cancellare con ogni mezzo.
La scena è calamitata dai due interpreti principali, Tim Robbins(attore noto per il suo impegno sociale, e che qui è evidentemente nel suo elemento, rispetto ad altri film che ho visto) e Morgan Freeman (di cui vengono cambiate le origini del personaggio, che nel racconto originale è irlandese), entrambi convincenti nei rispettivi ruoli; soprattutto ho trovato una vena di umanità molto accentuata che il secondo dà al suo personaggio.
Nel 1995 il film ebbe un grande successo di pubblico e critica, dimostrato dalle sette nomination ricevute per gli Oscar: miglior film, regista, attore protagonista (Morgan Freeman), fotografia, sonoro, colonna sonora, sceneggiatura non originale.




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