domenica 4 dicembre 2011

Misery non deve morire (Misery), 1988


Regia di Rob Rainer, con Katy Bates (Annie Wilkes), James Caan (Paul Sheldon), Richard Farnsworth (sceriffo), Lauren Bacall (Marcia Sindell).

Paul Sheldon è un famoso scrittore, noto soprattutto per una serie romance con protagonista Misery Chastaine. Mentre sta ultimando la stesura dell’ultimo romanzo della serie,decide di prendersi una vacanza in una sperduta cittadina del Colorado, dove potrà finire il lavoro in tutta tranquillità. Al rientro, una tormenta di neve causa un incidente in cui Paul, ferito, viene soccorso da Annie Wilkes, un’infermiera che lo trasporta a casa sua per le prime cure. Annie è una fan sfegatata di Paul e soprattutto dei romanzi di Misery che lei ha letto più volte, si offre pertanto di ospitarlo finchè non sarà guarito; pertanto Paul la ringrazia facendole leggere in anteprima il suo ultimo lavoro. Ma quando Annie scopre che Paul ha fatto morire Misery per porre fine alla serie, cominciano guai seri per lo sventurato scrittore…

Sicuramente vi chiederete come mai ho deciso di inserire nella nostra rubrica mensile questo film, tratto dal romanzo MISERY(1987) di Stephen King, visto che di certo non è una storia d’amore, anzi…. Ho deciso di metterlo perché,anche se sembra incredibile, molte persone vedono noi lettrici di romance proprio come il personaggio di Annie: delle pazze scatenate e frustrate che non hanno avuto alcuna soddisfazione nella vita, e così brutte che nessuno le vuole. Stereotipo in cui credo nessuna si riconosca, e per fortuna: Annie Wikes fu votata come diciassettesimo maggior criminale di tutti i tempi dall'American Film Institute durante la festa del centenario, e la rivista "Bravo!" citò il film tra i 12 più paurosi di tutti i tempi. Tutto merito della superba interpretazione di Katy Bates (che infatti per questo film vinse l’Oscar come miglior attrice protagonista), che io personalmente ho sempre visto in ruoli simpatici e positivi e che qui invece mi ha davvero stupito per la sua capacità di tratteggiare la perfidia e la follia omicida della protagonista mascherate inizialmente da simpatia e gentilezza, creando un crescente clima di terrore nel quale viene invischiato lo spettatore e insieme a lui il povero Paul Sheldon interpretato da un efficace James Caan che per salvarsi ingaggia con astuzia una dura lotta con la sua aguzzina. Il clima di suspense e terrore nel film è davvero notevole, sottolineato da un finale solo apparentemente sereno.


 



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