venerdì 2 dicembre 2011

Don Camillo, 1952


Regia di Julien Duvier,con Fernandel(Don Camillo),Gino Cervi(Peppone),Saro Urzì(Bosco),Franco Interlenghi (Mariolino),Vera Talchi(Gina),Sylvie(Signora Cristina),Ruggero Ruggeri(voce di Gesù),Emilio Cigoli(voce narrante).

Brescello è un paesino della bassa padana dove la vita scorre lenta e tranquilla, movimentata solo dalle dispute di paese, in particolare quelle tra il sindaco comunista Peppone e il parroco Don Camillo,prete sui generis vulcanico e pronto alla lotta quando necessario.Tanto è vero che spesso viene ripreso dal Crocefisso della Chiesa perché esagera… Pur essendo in totale contrapposizione ideologica, prete e sindaco si rispettano e non esitano ad intervenire in favore dell'altro o a rendere omaggio all'avversario, riconoscendone il valore.Così  si risolvono vari episodi, tra cui quello, piuttosto serio, dell’amore contrastato tra due giovani del paese…

E’ il primo dei film tratti dalla celebre serie del fantastico Giovanni Guareschi ( DON CAMILLO- MONDO PICCOLO,1948; DON CAMILLO E IL SUO GREGGE,1953;IL COMPAGNO DON CAMILLO,1963;DON CAMILLO E I GIOVANI D’OGGI, 1969- questi i titoli più noti). Un piccolo capolavoro che dal 1952 è diventato uno dei film italiani più importanti, nonostante il regista sia francese(in Italia si erano rifiutati di farlo perché dicevano che sarebbe stato un sicuro insuccesso!),e che rievoca perfettamente la atmosfere nebbiose e semplici della Bassa Padana in cui è ambientata la storia. Gran parte del merito va senza dubbio alla coppia di protagonisti,entrata praticamente nella leggenda con questo film, e con merito: Fernandel e Gino Cervi formano una coppia unica, la perfetta dimostrazione del fatto che spesso quando si è dissimili ci si compensa!Entrambi testardi e sanguigni, punzecchiandosi e combattendosi (chi non ricorda Don Camillo che suona le campane a tutto spiano mentre Peppone tiene un comizio in piazza?) non fanno altro che rinfocolare l’amicizia e il rispetto che nutrono reciprocamente. Fisicamente Fernandel è completamente diverso dal Don Camillo del libro(un grosso prete romagnolo)- cosa che all’epoca suscitò non poche perplessità e critiche- ma la sua interpretazione è talmente bella da far dimenticare questo particolare anche ai più esigenti spettatori(tra cui la sottoscritta).Ormai entrambi i personaggi sono identificati con i due attori, che rimasero amici per tutta la vita anche dopo aver girato i film della serie, e che strinsero una forte amicizia anche con Guareschi, tant’è vero che furono padrini di battesimo di una delle nipoti dello scrittore. Per il resto che dire:le atmosfere  sonnacchiose della Bassa Padana vengono sottolineate con un’abile fotografia dal sapore un poco antico e malinconico, la voce tranquilla e pacata di Emilio Cigoli, il narratore italiano(nella versione inglese era Orson Welles) ci aiuta a entrare in quel “mondo piccolo”del sottotitolo, un mondo semplice in cui nonostante tutto succedono davvero parecchie cose…per finire, da segnalare l’indimenticabile voce di Ruggero Ruggeri per il Cristo,amico, confidente e bacchettatore dell’irascibile parroco.
Gli altri film della serie con Fernandel e Gino Cervi sono: IL RITORNO DI DON CAMILLO, IL COMAGNO DON CAMILLO, DON CAMILLO E L’ONOREVOLE PEPPONE, DON CAMILLO MONSIGNORE MA NON TRPPO.Negli anni ’70 vene girato anche un remake aggiornato, intitolato DON CAMILLO E I GIOVANI D’OGGI, con la coppia Gastone Moschin(Don Camillo) e Lionel Stander (Peppone), non certo paragonabile ai predecessori, così come l’ancor peggiore DON CAMILLO(1983),con protagonista Terence Hill….le leggende è meglio non toccarle!







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