venerdì 9 dicembre 2011

Dorian Gray, 2009


Regia di Oliver Parker, con Ben Barnes (Dorian Gray), Colin firth( Lord Henry Wooton), Ben Chaplin (Basil Hallward), Rachel Wood (sybil Vane), Rebecca Hall (Emily Wooton).

Nella Londra vittoriana il pittore Basil Hallward ritrae un giovane amico, Dorian Gray, realizzando uno splendido ritratto identico all’originale. Il giorno dell’inaugurazione il giovane fa un patto col diavolo in cambio dell’eterna giovinezza: i segni di ogni sua azione e ogni suo vizio non rimarranno sul suo corpo e sul suo viso, ma sul ritratto, che rifletterà l’anima di Dorian. Il giovane si abbandona quindi a una vita di vizi e piaceri smisurati, mantenedo sempre il suo bell’aspetto.Nel frattemo il ritratto, chiuso in soffitta, mostra in realtà i segni della sua bruttezza morale, e qualcuno comincia ad accorgersene…

Ultima versione cinematografica del romanzo di Oscar Wilde IL RITRATTO DI DORIAN GRAY(1890 ), è un film che punta più sul carattere orrorifico della storia che sul messaggio che essa trasmette. Ciononostante non è un film disprezzabile, ho trovato curati i particolari dell’ambientazione(con una sorta di pubblicità occulta nei confronti di alcune  marche di automobili); sicuramente è sempre un piacere vedere la recitazione impeccabile di Colin Firth, insolitamente nei panni del cattivo(con zone d’ombra) Henry Wotton, libertino e propagatore dell’idea del piacere subliminato come ideale di vita, che poi non ha effettivamente(per fortuna sua)il coraggio di portare le sue idee all’estremo, come invece succede a Dorian; il quale ha il volto affascinante ed efebico del giovane attore Ben Barnes, che però sinceramente ho trovato inespressivo come pochi, addirittura peggio del nostrano Riccardo Scamarcio. Ok, doveva essere l’emblema del giovane dandy che si è venduto l’anima..ma non ha cambiato espressione nemmeno nel cruento finale…insomma, credibile solo fisicamente parlando.
La trasformazione del quadro viene realizzata con notevoli effetti speciali, in alcuni punti abbastanza inquietanti,ottima la ricostruzione di ambienti e costumi d’epoca. Qualche modifica, anche significativa, apportata rispetto alla stria originale, che comunque non impedisce di gradire il film(e ve lo dice una che gradisce poco tale tipo di modifiche).
Consiglio comunque di vederlo, anche se ho preferito la versione degli anni ’40, più fedele al romanzo.


Tiziana

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