Sigla cantata da Cristina D’avena.
Nel 1815 Jean Valjean, forzato che è in
galera da vent’anni per un furto, riesce ad evadere: la sua vita cambia grazie
all’incontro con il caritatevole vescovo Myriel, che gli insegna l’importanza
del perdono e lo convince indirettamente a rifarsi uan vita. Valjean cambia
vita, col nome di Madeline diventa sindaco della cittadina di Montreuil sur
mer, dove apre una fabbrica che tratta i lavoratori umanamente e con giustizia.Tutti
lo amano, ma l’ispettore Javert che da anni lo insegue riesce a rintracciarlo.
La vicenda di Valjean si incrocia con quella di Fantine, una giovane vedova che
dopo essere stata licenziata ingiustamente dalla fabbrica si riduce in povertà per
mantenere la figlia Cosette, affidata ai locandieri Thenardier, che la usano
come servetta trattandola crudelmente.Quando Fantine muore, Valjean promette di
rintracciare la bambina e prendersene cura…
A pochi giorni dall’uscita del’attesissimo
film ho avuto la sorpresa di trovare su Youtube questo bellissimo cartone
animato tratto (come si sarà capito dalla trama) da I MISERABILI di Victor
Hugo.
Quando ero piccola molti cartoni erano tratti
da romanzi, e ricordo di aver visto anche un cartone de I MISERABILI che però
si fermava solo alla parte in cui Cosetta e Jean Valjean sfuggono ai Thenardier
e partono per cominciare una nuova vita. Mi fa piacere vedere che qualcuno ha
pensato di “recuperare” questa corrente,e spero che seguiranno altri cartoni
tratti da romanzi; e, consentitemelo, mi farebbe altrettanto paicere che se
questi cartoni vengano trasmessi su Mediaset non vengano messi a orari
impossibili (tipo le sei di mattina)…
Tornando al cartone animato, ho trovato che
sia fatto davvero molto bene, fedele al romanzo nonostante alcuni cambiamenti ovvi(
dato che è indirizzato a un pubblico di bambini, Fantine diventa una vedova e
dopo che è stata licenziata dalla fabbrica non mostrano che si prostituisce ma
semplicemente che si ammala e non avendo soldi non può curarsi), e altri tipici
dei cartoni animati (la presenza del cane Shu Shu, l’amicizia tra Cosette e
Gavroche, i dispetti di Eponine contro Cosette da bambine, il parroco che cerca
di aiutare Cosette di nascosto, non presenti nel romanzo); tra l’altro,assieme
allo sceneggiato RAI del 1965, è l’unica delle versione cinematografiche o
televisive che racconta- correttamente- del fatto che Gavroche non è un
semplice monello di strada ma è il figlio dei Thenardier e quindi fratello di
Eponine e Azelma).
Anche dal punto di vista grafico i personaggi
sono disegnati bene- a parte Cosette adulta,a
mio avviso piuttosto bruttina- e in alcuni casi riflettono nel fisico il
carattere del personaggio (i Thenardier e Javert sono brutti, Azelma insignificante, Cosette la
solita bionda buona ed Eponine la solita castana antagonista, Gavroche ha i
capelli rossi e le lentiggini); sono ben delineati anche come caratteri e non
vengo o trascurati nemmeno i personaggi minori (Suor Semplice, Montparnasse e
la sua banda, Papà Mabeuf, il nonno e la zia di Marius).
Sono rimasta molto soddisfatta in particolare
da come viene rappresentata uno dei miei personaggi preferiti,la sfortunata
Eponine, tra l’altro davvero molto bella; particolarmente toccante la scena della sua morte, come già
nel romanzo.
Me lo sono vista e goduto tutto d’un fiato.
Mi raccomando se avete bambini fateglielo vedere!
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