mercoledì 23 novembre 2011

I piccoli maestri, 1998




Regia di Daniele Lucchetti, con Stefano Accorsi( Gigi), Stefania Montorsi( simonetta), Giorgio Pasotti ( Enrico), Marco Paolini ( Toni),Diego Gianesini ( Lelio).


Nell'autunno del 1943 alcuni amici, studenti universitari decidono a loro modo di opporsi all'invasione nazista dell'Italia e partono per l'altopiano di Asiago con la voglia di ad unirsi ad altri gruppi di partigiani. Ben presto però i ragazzi si accorgono di essere tanto bravi sui libri quanto poco bravi a fare la guerra.
Vagando tra i villaggi, si uniranno a loro un operaio, un marinaio, il loro professore antifascista, e un giovane sottufficiale degli alpini, Dante. Si accorgeranno presto della difficoltà dell'impresa, infatti ogni decisione da prendere, ogni cosa da fare si trasforma in una discussione e le difficoltà sono tante.
Nessuno dei ragazzi se la sente o vuole veramente uccidere e si accorgono presto che quella che inizialmente era stata intrapresa come un'avventura idealistica e forse sottovalutata si è trasformata in cruda e pericolosa realtà. Al primo rastrellamento serio dei nazisti, il gruppo si divide, con l'inverno si fanno sentire gli stenti, qualcuno viene ucciso….

Tratto dal romanzo autobiografico  di Luigi Meneghello ( 1964),considerato una delle più importanti testimonianze della lotta partigiana italiana, è un film fedele allo spirito del romanzo, che narra l’avventura della Resistenza senza intenti celebrativi o nostalgici.
I protagonisti del film sono tutti studenti che hanno sempre visto la lotta partigiana come un’esperienza eroica e nobile, ma astratta, un poco fine a sé stessa; non immaginano i sacrifici, le lotte, il dolore che questa scelta comporta.E difatti quando diventano partigiani sulle prime fanno molta fatica ad adattarsi, soprattutto al fatto che devono volenti o nolenti, uccidere un nemico o causare azioni che potrebbero portare a rappresaglie..ma la realtà della lotta partigiana è dura ed è questa, ei nostri finiranno per adattarsi, compiendo un cammino non solo verso la Liberazione del Paese, ma alla scoperta di sé stessi e anche degli altri.I nostri studenti, partiti ragazzini, diventeranno adulti.
Dopo la straordinaria prova d’attore in RADIOFRECCIA ritroviamo Stefano Accorsi, ormai lanciato nel panorama cinematografico italiano, in un ruolo serio e scanzonato allo stesso tempo, che esprime molto bene l’evolversi della maturità del suo personaggio da studente sbarbatello e pieno di ideali a partigiano vero e proprio, con tutti i compromessi che questa scelta richiede.Degli altri attori a dire la verità non me n’è rimato impresso nessuno in particolare, tranne un giovane Giorgio Pasotti…
Una storia vera, toccante e coinvolgente.Consiglio sia il libro che il film!






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