mercoledì 3 giugno 2020

La polizia sta a guardare, 1973


Il funzionario di polizia Cardone, noto per i suoi modi spicci, viene chiamato a Brescia a sostituire il precedente vicequestore. 
Per ridurlo a più miti consigli una banda di delinquenti già protagonisti di una rapina e di un sequestro, gli sequestrano il figlio Massimo, ma nemmeno stavolta Cardone si piega...





Nel 1973 la mia città, Brescia, divenne il set di un film del genere "poliziottesco" che andava di moda in quegli anni; non era la prima volta che succedeva visto che nel 1963 venne girato il film "Il magnifico cornuto" con Tognazzi e la Cardinale.
Ed è proprio questo il motivo di interesse principale che mi ha spinto a vedere questo film, dato che solitamente è un genere che non mi interessa particolarmente. Devo dire che la visione ha riconfermato le mie idee ma è stato affascinante e anche divertente vedere luoghi a me così familiari come scenario di un film; in particolare è stato divertente per me vedere le differenze tra come sono quei posti ora e come lo erano negli anni '70, tra l'altro una scene di inseguimento fu girata proprio nel quartiere dove abitava mia mamma, non ancora sposata . Addirittura ho notato una via in cui passo quasi ogni giorno col senso di marcia completamente invertito rispetto a oggi!
Per quanto riguarda la trama e gli attori non c'è molto da dire: è un tipico giallo del genere, non troppo interessante a dire la verità, con attori discreti (nel ruolo del figlio del commissario c'è il vero figlio dell'attore Enrico Maria Salerno, Giambattista) ed elementi tipici del genere: sparatorie, scazzottate, inseguimenti in ogni dove, banditi senza scrupoli e poliziotti integerrimi.
Come spettacolo tutto sommato discreto, ma ripeto: questo genere non mi ha mai attirato particolarmente, quindi potrei anche sbagliarmi nel mio giudizio.





Nessun commento:

Posta un commento