domenica 21 giugno 2020

Tutto quello che vuoi, 2017

Regia di Francesco Bruni, con Andrea Carpenzano (Alessandro), Giuliano Montaldo (Giorgio), Arturo Bruni (Riccardo), Emanuele Propizio (Tommy), Riccardo Vitiello (Leo).


Alessandro, giovane sfaccendato, accetta un lavoro come accompagnatore dell'anziano Giorgio, poeta di 85 anni ancora vitale nonostante i sempre più frequenti episodi di Alzhaimer. Tra i due nasce un bel rapporto di affetto al punto che Giorgio chiede aiuto ad Alessandro per realizzare il suo desiderio di visitare un posto che però nemmeno lui riesce a identificare. Nell'impresa il ragazzo coinvolgerà anche il suo gruppo di amici...



Bellissima scoperta su Raiplay questo film passato inosservato nelle sale (almeno quelle bresciane), un tema non nuovissimo ma raccontato e sopratutto interpretato in modo intenso e "sentito", e questo traspare anche allo spettatore (almeno, nel mio caso è stato così).
Il protagonista è Alessandro, giovane borgataro romano con famiglia problematica e disoccupato, che trascina le sue giornate senza alcuno scopo, principalmente passandole al bar con gli amici, pure loro nella stessa situazione.
Nel tentativo di aiutare il figlio a responsabilizzarsi il padre riesce a trovargli un lavoro in apparenza semplice, per quanto forse insolito per un ragazzo: occuparsi di Giorgio, anziano poeta benestante con l'alzheimer. Principalmente dovrà accompagnarlo nella sua passeggiata quotidiana e seguirlo un po' anche in casa, senza nulla di  impegnativo, giusto per non lasciarlo solo quando la vicina che se ne occupa solitamente ha altri impegni.
Dato che qualche soldo non spiace a nessuno Alessandro accetta, seppure non troppo convinto e già con l'idea che si annoierà a morte; e invece con sua grande sorpresa Giorgio si rivela essere un uomo ancora vitale e interessante, capace di interagire con interesse sincero sia con il suo nuovo amico che con gli amici di quest'ultimo, dato che a un certo punto Alessandro decide di presentarglieli. 

La vita di Giorgio non è stata facilissima ed è stata segnata da un trauma durante la guerra con cui lui decide di fare i conti prima del trapasso; peccato che causa la sua malattia la memoria sia quella che è. ed è così che chiede aiuto ad Alessandro per ritrovare un misterioso luogo chiave della sua storia ed esservi condotto un'ultima volta. Coinvolgendo gli amici parte così un viaggio durante il quale tra l'anziano e i suoi giovani compagni si instaurerà un bel rapporto di amicizia e fiducia: i giovani aiuteranno Giorgio a raggiungere il suo scopo e lui d'altro canto attraverso i racconti di pezzi della sua vita darà loro una bella lezione di vita, che aiuterà sopratutto Alessandro una volta tornato a casa a sbloccarsi e riprendere in mano le redini della propria vita e impostarla in modo costruttivo.
Andrea Carpenzano, uno degli attori giovani emergenti più noti in Italia, interpreta Alessandro in modo convincente, dando al personaggio quel tono che mischia l'essere bulletto e guascone ma in modo simpatico con l'avere comunque una sensibilità che gli permette di approcciarsi all'anziano prendendosene cura per vero interesse; Giuliano Montaldo, attore italiano un po' di nicchia interpreta benissimo il poeta Giorgio, ancora vitale e curioso, capace di rapportarsi senza problemi con ragazzi molto più giovani di lui: in alcuni momenti sembra proprio uno del gruppo!
Per questo film Giuliano Montaldo nel 2017 ha ricevuto il David di Donatello come miglior attore non protagonista, mentre lo sceneggiatore Francesco Bruni ha ricevuto il premio "David giovani".


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