
Negli Stati Uniti del Sud vive Rossella O’Hara, figlia di Gerald O’hara, uno dei tanti proprietari terrieri dell’epoca, giovane donna viziata, capricciosa ma con un forte temperamento e una grande intelligenza. Rossella è da sempre innamorata di Ashley Wilkes, figlio del proprietario della piantagione vicina, uomo tranquillo e serio che le preferisce la dolce Melania. Per ripicca Rossella sposa Carlo, fratello di Melania, ma poco dopo scoppia la guerra e il marito muore. La giovane vedova va a vivere ad Atlanta con Melania e l’anziana zia Pitty e qui prende a frequentare,in amicizia, Rhett Buttler un misterioso avventuriero che fa fortuna con i nordisti e per questo viene disprezzato da molti: tra i due sono subito scintille, non sempre velate, anche se Rossella crede fermamente nel proprio amore per Ashley. La situazione precipita quando i nordisti invadono e bruciano Atlanta; Rossella e Melania, rimaste prigioniere a causa dell’imminente parto della seconda, si ritrovano completamente sole, vengono fatte fuggire da Rhett proprio durante l’incendio della città e si dirigono verso Tara, al proprietà degli O’Hara, ma anche qui la situazione è tragica: i nordisti hanno distrutto tutto, la madre di Rossella è morta di tifo e il padre è impazzito.A casa sono rimasti solo i domestici negri Mamy e Pork, il padre e le sorelle minori della giovane , Susele e Carolene, anche loro provate dal tifo. Rossella non si perde d’animo e si rimbocca le maniche lavorando duramente nella piantagione per cercare di sopravvivere. Ma le tasse che i nordisti hanno imposto sono altissime e così Rossella decide di andare di nuovo a cercare Rhett per chiedergli il suo aiuto…
Tratto dall’omonimo romanzo ( 1936) di Margaret Mitchell, VIA COL VENTO è probabilmente il film più famoso della storia del cinema e il più amato da generazioni di spettatori. Un kolossal epico che unisce avventura, passione, disperazione in tre ore di eccezionale e avvincente spettacolo, con un cast indimenticabile ( a proposito, recentemente è scomparsa Evelyn Keys, l’attrice che interpretava Susele, la sorella di Rossella),paesaggi e fotografia splendidi, splendidi costumi…insomma un film eccezionale sotto tutti i punti di vista.
Il carattere capriccioso di Vivien Leigh, molto simile a quello del suo personaggio, l’ironia sorniona di Clark Gable, la pacatezza di Leslie Howard e la dolcezza di Olivia de Havilland hanno contribuito a fissare nell’immaginario collettivo di generazioni di spettatori i rispettivi personaggi, sottolineando in particolare il rapporto complementare tra Rossella e Melania,praticamente due vere sorelle,anche se Rossella nella sua fissa per Ashley lo capirà solo alla fine, così come capirà tutto il resto: il suo amore per Rhett e l’attaccamento a Tara. Evidenziato, molto più che nel libro, anche il contrasto tra i due protagonisti maschili, l’avventuriero Rhett , canaglia dal cuore d’oro,e il tranquillo Ashley, riflessivo e in fondo incapace di fare fronte alle esigenze della vita; qui il contrasto è stato reso anche fisicamente, perché altrimenti come scegliere per Ashley lo scipito Leslie Howard contro il ben più attraente ( non è che ci volesse molto, poi)Clarke Gable?


Indimenticabile anche Mamy, la tata nera di Rossella, quasi una seconda mamma più che una serva; ed indimenticabile in questo ruolo Hattie McDaniel, la prima attrice di colore nella storia a ricevere il premio Oscar per questo ruolo: fu un fatto davvero di grande valore, visto che all’epoca erano ancora in vigore le inique leggi razziali, che tra l’altro impedirono all’attrice e anche agli interpreti di colore di partecipare alla prima del film, che si svolse ad Atlanta nel dicembre 1939. Che squallore, lasciatemelo dire!
Ufficialmente la regia è attribuita a Victor Fleming, ma in realtà alla regia del film si sono succeduti anche George Cukor e Sam Wood. Secondo la storia, il film ebbe una lavorazione piuttosto travagliata sin dalla scelta del cast, ma credo che il risultato compensi tutto ciò molto ampiamente, visto che il film, tra gli altri record, detiene il primato come primo successo cinematografico planetario ( in Italia purtroppo a causa delle leggi fasciste arrivò solo nel dopoguerra).
Vi dico solo questo: tre ore di film ( e tenete presente che il film, rispetto al romanzo, è molto tagliato: ad esempio, tra le altre cose, mancano gli altri due figli di Rossella, Wade ed Ella, la madre della schiava Prissy, Will, il cognato di Rossella che sposerà Susele) e non sentirle!!!Come resistere del resto alla mitica scena dell’incendio di Atlanta senza sentire la paura e l’orrore provati dai protagonisti? Come rimanere indifferenti davanti alla distesa di soldati agonizzanti alla stazione di Atlanta, trasformata in un ospedale da campo? Come non soffrire con Rossella e Melania quando vedono il loro mondo distrutto…insomma non mi dilungo più , ma se c’è qualche mosca bianca che ancora non l’ha visto, si affretti a farlo!
Nel 1939 VIA COL VENTO fu il re dell’edizione degli Oscar, con 13 nomination ricevute e otto Oscar vinti, più due Oscar speciali:
Vinti - Oscar al miglior film
- Oscar al miglior regista: Victor Fleming
- Oscar alla migliore attrice: Vivien Leigh
- Oscar alla migliore attrice non protagonista: Hattie McDaniel
- Oscar alla migliore sceneggiatura non originale: Sidney Howard
- Oscar alla migliore fotografia: Ernest Haller e Ray Rennahan
- Oscar per il miglior montaggio: Hal C. Kern e James E. Newcom
- Oscar per la migliore scenografia: Lyle R. Wheeler e William Cameron Menzies
- Oscar al miglior attore: Clark Gable
- Oscar alla migliore attrice non protagonista: Olivia De Havilland
- Oscar per i migliori effetti speciali: Jack Cosgrove, Fred Albin e Arthur Johns.
- Oscar alla migliore colonna sonora: Max Steiner
- Oscar al miglior sonoro: Thomas T. Moulton
- Oscar alla conquista tecnica: R.D. Musgrave
- Oscar onorario alla carriera: William Cameron Menzies
(tratto da Wikipedia).
E adesso domandina: come mai l’indimenticabile tema di VIA COL VENTO è stato usato come sigla per quella bruttura di PORTA A PORTA?Era proprio necessario?Ora i giovanissimi che non hanno visto il film, quando lo sentono dicono: “ah si, lo conosco: è la sigla di PORTA A PORTA.”Come cambiano – male-i tempi!!!!
Nel 1991 la scrittrice Alexandra Ripley pubblicò ROSSELLA, il seguito di VIA COL VENTO ( dai media definito “attesissimo”: ma dove?!!), da cui nel 1995 fu tratto un film con protagonisti Timothy Dalton e Johanne Valley Kilmer nei ruoli di Rossella e Rhett.Per gli amanti del film e del romanzo originale: risparmiatevi un’inutile sofferenza, e per chi ha visto questo “aborto” si consoli sapendo che è passato al più presto nel dimenticatoio.

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