mercoledì 23 novembre 2011

Io e Marley (Marley & me), 2009

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Regia di David Frankel , con Owen Wilson( John Grogan), Jennifer Aniston (Jenny Grogan), Eric Dane(Sebastian), Kathleen Turner(Signora Kornblut ), Alan Arkin( Arnie Klein).

John e Jenny Grogan, una  giovane coppia di sposi , adotta Marley, un cucciolo di labrador vivacissimo e combina guai. John, giornalista, e Jenny, avvocato, nel corso degli anni avranno il loro bel daffare per educare Marley, occuparsi delle rispettive carriere e mettere su famiglia…

Tratto dall’omonimo romanzo autobiografico (2006), di John Grogan, è un film divertente e dolce amaro, ma anche serio, sul rapporto cane-padrone. E’ chiaro fin da subito che il vero protagonista è Marley, il simpatico cane che all’interno della famiglia acquista un ruolo sempre più decisivo man mano che gli anni passano, diventando alla fine, oltre che amico fedele, una specie di custode della memoria familiare.
Il rapporto cane- padrone non è certo semplice: vengono messe bene in evidenza le difficoltà incontrate nell’educare il cane, che è un po’ come un bambino: innocente e giocherellone, non si rende conto dei limiti che necessariamente deve avere per una convivenza civile, e agisce quindi seguendo totalmente il suo impulso. Nel caso di Marley, nemmeno una severissima addestratrice riuscirà a educarlo, e solo la forza di sopportazione( io non ne avrei avuta nemmeno un centesimo... sarà perché non amo  cani!), la pazienza, l’affetto che ogni giorno si instaura tra i padroni e Marley porterà qualche risultato. D’altra parte viene messo in evidenza come, comunque, il cane con la sua fedeltà e il suo affetto duraturo supera ogni ostacolo, e aiuta anche i padroni a fare altrettanto.
Ho trovato molto buone le interpretazioni di Owen Wilson e Jennifer Aniston nei panni dei protagonisti “umani”, alle prese col terribile cucciolo, e contemporaneamente coi problemi di qualsiasi coppia e famiglia. I due personaggi subiscono un’evoluzione nel corso degli anni che gli attori rendono ben percepibile allo spettatore, dividendo piacevolmente la scena col labrador.
Molto toccante, delicata e affrontata in maniera egregia la scena finale della morte del cane: un addio vero e proprio,degno di questo nome, a un membro effettivo della famiglia.
Se ha colpito me che non amo particolarmente gli animali….vuol dire che davvero è un buon film.


Tiziana

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