giovedì 5 gennaio 2012

Il nome della rosa ( Der name der rose), 1986


 Regia di Jean Jacques Annaud , con Sean Connery (Guglielmo da Baskerville ), Christian Slater (Adso da Melk), F. Murray Abrahm( Bernardo Gui),Elya Baskin(Severino),William Hickey(Ubertino da Casale).

Nel 1327, alcuni terribili omicidi sconvolgono un'abbazia benedettina sperduta sui monti del Nord-Italia. Nel monastero dovrà svolgersi un importante concilio francescano a cui è chiamato a partecipare il dotto frate Guglielmo da Baskerville . Nel contempo, l'abate affida a Guglielmo le indagini degli omicidi in virtù della sua esperienza di inquisitore, senza dimenticare le vociferazioni sull'Anticristo che da sempre circolano nell'abbazia. Il francescano, insieme al suo giovane novizio Adso, si ritrova in un ambiente ostile, un'abbazia piena di libri e di cultura ma anche segreta e spaventosa, su cui dovrà indagare prima dell'arrivo della Santa Inquisizione…

Tratto dall’omonimo best seller internazionale (1980)di Umberto Eco, è un giallo medievale curato e avvincente, credo potrebbe piacere anche a chi solitamente non ama questo genere.Il  film, con il consenso di Umberto Eco, è stato tratto dal suo romanzo del tutto liberamente e autonomamente, tant'è che nei titoli di testa non è stato scritto "tratto dal romanzo di Umberto Eco", ma "dal palinsesto del Nome della Rosa di Umberto Eco".
Il film presenta quindi parecchie differenze rispetto al romanzo, soprattutto per il fatto che per ovvi motivi sono state eliminate, ad esempio, le lunghe e ,ammettiamolo, noiose(anche se necessarie)discussioni filosofiche presenti nel romanzo e che vedono spesso protagonista Guglielmo, in quanto impossibile riportarle al cinema. Gli stessi personaggi sono più delineati e privi di sfumature resi comunque bene dalle prove attoriali di interpreti di valore quali Sean Connery nel ruolo principale del sagace Guglielmo da Baskerville, e F.Murray Abrham nel ruolo dell’abate Bernardo. Buono anche il resto del cast, anche se sinceramente il film più di tanto non m è rimasto impresso…
L’ambientazione medievale è stata in parte ricreata a Cinecittà e in parte girata nella Rocca Calascio, in Abruzzo.
Nel 1987 il film vinse vari premi, tra cui 4 David di Donatello: migliore fotografia, migliori costumi, miglior produzione, migliore scenografia.






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