Regia di Vittorio Sindoni, con Sofia Loren (Romilda Villani), Margaret Madè(Sofia Loren), Xilda Lapardhaja (Maria Scicolone), Enzo Decaro (Riccardo Scicolone), Carla Cassola (madre di Romilda), Nicola di Pinto(Padre di Romilda), Gea Martire (Dora Villani),Raffaele Esposito (Romano Mussolini), Giovanni Carta (Carlo Ponti).
Nel 1933 Romilda Villani, bellissima giovane di Pozzuoli, vince un concorso indetto dalla Paramount per trovare la sosia di Greta Garbo. In palio c’è un viaggio a Hollywood e un contratto della Paramount per lavorare come controfigura della diva, ma la madre di Romilda le impedisce di realizzare il suo sogno.
Vent’anni dopo, Romilda, che ha cresciuto da sola Sofia e Maria, le due figlie avute da un uomo che non se ne volle occupare, decide di tentare la fortuna e insieme alla primogenita Sofia parte alla volta di Cinecittà, decisa ad aiutare la bellissima figlia a costruirsi la carriera che lei non ebbe…
Tratto dall’omonimo libro autobiografico di Maria Scicolone, come si capisce dalla trama è la storia della vita delle celebre attrice Sofia Loren. La storia della sua famiglia e soprattutto della madre Romilda, una donna forte e tenace, che ha sempre lottato per le figlie e anche per sé stessa. Alla quale in fondo si deve un po’ del merito del successo della figlia, visto che fu lei a spronarla nel perseguire la carriera…Sofia infatti era un po’ timida e inizialmente nemmeno particolarmente interessata al mondo del cinema, se non per guadagnare qualcosa.
Davvero una bella fiction, una storia che parla di sentimenti, di forza, di gioie e insuccessi e anche del complesso rapporto tra genitori e figli: se per aiutare la carriera della figlia Sofia mamma Romilda lottò con le unghie e con i denti e a volte si buttò anche a capofitto con qualche bugia(per le comparse su set di QUO VADIS? Cercavano persone che sapessero parlare in inglese, e Romilda si propose anche se non era vero), ostacolò invece a forza i tentativi di Maria di trovare il suo posto nel mondo…non solo impedendole di tentare una carriera come cantante(in effetti, forse non ci siamo persi molto), ma anche ostacolando l’amore fra la ragazza e il primo marito Romano Mussolini( a ben vedere ne aveva tutte le ragioni!) e tiranneggiandola in vari modi, anche blandi, pur di tenersela vicino.
E chi poteva interpretare questa donna particolare e complessa meglio della figlia Sofia Loren? E infatti, eccola in un ruolo in cui l’ho trovata molto convincente, probabilmente cioè è dovuto anche la fatto che Sofia queste situazioni della madre le ha viste e vissute dal vivo, quindi nessuno meglio di lei poteva sapere come aveva reagito la madre. Sempre brava, affascinante e fiera, la Loren però non è sempre credibile: colpa del regista che ha scelto di fare interpretare Romilda dalla figlia per tutto il film, compresi gli anni giovanili; e per quanto truccata e impomata, è impossibile vedere la 75enne Sofia nei panni della poco più ch ventenne Romilda…. Il risultato , diciamolo francamente, talvolta è pure ridicolo, soprattutto nelle scene in coppia con Enzo de Caro, che interpreta Riccardo Scicolone, il padre scapestrato delle due sorelle. Lui è convincente nel ruolo dell’irresponsabile e superficiale uomo di mondo che inganna la giovane Romilda e poi si rifiuta di prendersi le proprie responsabilità; ma certamente insieme non trasmettono un granchè!
Molto brava Margaret Madè nei panni di Sofia, bella, solare, affascinante e molto espressiva; forse definirla la sua erede è un po’ esagerato, ma penso che se continuerà la sua carriera sarà un’attrice interessante da seguire.
Un plauso anche agli attori che interpretano i familiari di Romilda, in particolare al padre: hanno proprio dato l’pressione di una famiglia tradizionalista ma “vera” che non fece mancare mia nulla in termini di affetto alla donna e alle sue figlie, anche se illegittime( e a quell’epoca purtroppo la cosa era ancora motivo di scandalo, tant’è che molte venivano cacciate!).
Per il resto, come c’è da aspettarsi, location bellissime, costumi splendidi(mamma che invidia non essere nata a quell’epoca!)….una storia interessante, che mostra come spesso anche dietro una grande diva, famosa, bella e ricercata, ci può essere una storia fatta anche di fame, sofferenze, durezza.
Mi è piaciuto davvero molto, se non l’avete visto consiglio di recuperarlo.
E mettere magari da parte i pregiudizi sui prodotti italiani…
Commento di ELY75, in data 10 dicembre 2010:
RispondiElimina"Io sono generalmente molto critica sui film e gli attori italiani,non amo i film dei nostri tempi ma mi piacciono particolarmente i film dal 50 al 70 e la Loren ovviamente rimane un simbolo di quell' epoca, brava sicuramente ma anche di una bellezza sconvolgente. Quelle si che erano donne veramente belle di natura. "