martedì 15 dicembre 2020

Enola Holmes e il caso del marchese scomparso (Enola Holmes: The case of the missing Marquise ), 2020


 Regia di Harry Bradbeer, con Millie Bobby Brown (Enola Holmes), Henry Cavill (Sherlock Holmes),Sam Claflin (Mycroft Holmes), Helena Bonham Carter (Eudoria Holmes), Louis Prtridge (Tewkesbury), Fiona Show (Miss Harrison).


Inghilterra 1888: Enola Holmes è la sorella minore dei famosi Sherlock e Mycroft, che la ragazza quasi non conosce dato che da anni i rapporti dei fratelli con la famigli di origine sono quasi inesistenti. Nel giorno del suo 16mo compleanno Enola ha una sgradita sorpresa: la madre Eudoria scompare misteriosamente senza lasciare traccia di sè. La ragazza contatta così i fratelli nella speranza che iescano a risolvere il caso in breve, ma ciò non avviene: Eudoria pare proprio introvabile. 

Esaminando con attenzione alcuni regali di compleanno che la madre le ha lasciato però Enola scopre alcuni indizi che potrebbero essere legati alla scomparsa; peccato che i due fratelli maggiori non siano affatto disposti ad ascoltarla, e anzi progettano di rinchiuderla in un collegio per signorine, consdierandola sol o una ragazzina ribelle e stravagante. A Enola non resta altro da fare che scappare di casa e recarsi a Londra, cercando la madre per conto suo...



Non sono mai stata una appassionata di Sherlock Holmes, ho letto solo due libri a riguardo; ma avendo letto tanto riguardo a questo film e al romanzo omonimo da cui è stato tratto (2006 ), mi sono incuriosita e ho deciso di vederlo. Avrei preferito leggere prima il libro che però è rimasto bloccato in biblioteca a causa di questo ultimo lockdown. 

Come da trama Enola Holmes è la sorellina minore di Sherlock e Mycroft: personaggio inventato dalla Springer (assieme alla madre Eudoria) e quindi non presente nell'opera originale. Penso come che come OC (personaggio originale inserito all'interno di una storia preesistente) Enola funzioni bene, anche se alcune cose di questo film mi hanno fatto un po' storcere il naso. Ma andiamo con ordine. 

Il film è carino e l'idea di base buona anche se non originalissima:  una sedicenne che vive avventure nella Londra vittoriana imparando a stare al mondo e ad affinare le proprie capacità e il proprio carattere non è una cosa proprio nuova ma è comunque una trama sempre piacevole se ben sviluppata. Tra l'altro il caratterino di Enola , la sua intraprendenza e anche il suo desiderio di affetto e di instaurare un vero rapporto con due fratelli che ha visto pochissime volte la rendono simpatica senza troppi sforzi. Certo per quanto mi riguarda è fastidiosissimo il fatto che la narrazione venga continuamente interrotta dal personaggio che, rivolgendosi direttamente agli spettatori, fa spiegoni spesso inutili, ma lì non è certo colpa dell'attrice che anzi ho trovato molto adatta al ruolo. 


Il vero difetto del film è uno di quelli che ho già rimarcato in altri prodotti, ovvero: l'impronta femminista data alla storia e che finisce per prevalere su tutto il resto. Le donne sono sempre brave e intelligenti, gli uomini tutti strxxzi e oppressori, oppure mammole : a tale proposito completamente stravolto il personaggio di Mycroft, dipinto come un "fratello- padrone" senza cuore e che impone il suo volere alla sorella anche con una certa violenza. Non gli viene dato il beneficio del minimo dubbio: non potrebbe essere che, pur sbagliando, il fratello maggiore voglia assicurare a Enola quello che all'epoca era considerato il massimo dell'istruzione per una ragazza del suo ceto? No, è cattivo e basta. Sherlock invece è il fratello buono, quello che empatizza con la sorella.  

Non può mancare ovviamente l'educazione da supereroina ricevuta da Enola, compresa ovviamente la lotta libera (attività molto in voga tra le signorine delle famiglie - bene dell'epoca, come è noto!) e le scienze; complimenti a Eudoria per essere tanto esperta in tutto, eh! 


Ma le cose più fastidiose sono due: quel messaggio orribile "Starai bene da sola", ripetuto più volte come se fosse un mantra, e il rapporto totalizzante madre- figlia (e meno male che doveva stare bene da sola, eh!) che a mio avviso appare più deleterio che altro. Tra l'altro Eudoria non è certo una figura proprio positiva: catalizza il suo affetto esclusivamente sulla figlia minore, escludendo i due figli maggiori per cui mostra solo disinteresse (anzi, non si fa scrupolo a derubare Mycroft con l'inganno). Ma qui voglio lasciare il beneficio del dubbio: il film è il primo di una serie e forse in seguito ci verrà spiegato il perchè di questo strano comportamento. Anche qui nessuna colpa per l'attrice, dato che l'interpretazione della Bonham Carter  è davvero buona, forse la migliore del film. 

Peccato perchè il film è carino, si lascia vedere e gli interpreti funzionano nonostante le pecche della sceneggiatura e della produzione. Certo è un film per adolescenti, ma trovo che per colpa dei difetti sopra detti gli attori non vengano abbastanza valorizzati, credo avrebbero potuto dare di più. 

Nonostante ciò il mio giudizio è comunque positivo, e attendo di vedere il prossimo episodio...e sopratutto di poter leggere il libro!




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