mercoledì 12 settembre 2018

The White Queen (2013), Ep 2 : The Price of Power





Con Rebecca Ferguson (Elisabetta Woodwille), Max Irons (Edoardo VI), Amanda Hale (Margaret Beaufort), David Oakes (Giorgio di York),Aneurin Barnard (Riccardo di York), James Frain (Richard Neville), Ben Lamb (Anthony Woodwille), Faye Marsay (Anna Neville), Eleanor Tomlinson (Isabella Neville), Janet McTeer (Jacquetta Woodwille), Tom Mackay (Jasper Tudor),Rupert Graves (Thomas Stanley),Shau Downley (Robert Brackenbury).





Elisabetta viene incoronata regina, e inevitabilmente la famiglia Woodwille si trova catapultata ai massimi ranghi, con grandissimo scorno del conte Warwick che ovviamente non può vedere nè la sovrana nè la sua famiglia. A tal punto che decide di utilizzare le sue due figlie, Isabella e Anna, come pedine per fomentare una rivolta contro il re e detronizzarlo. Isabella viene fatta sposare con Giorgio, duca di Clarence e secondo fratello del re, che da sempre invidioso di lui tenta la scalata al trono; una prima rivolta fallisce ma il padre di Elisabetta e uno dei fratelli perdono la vita, e quindi l'odio non può che crescere.
Nel frattempo Margaret Beaufort, costretta a vivere lontano dal figlioletto Enrico, ha come unico scopo nella vita quello di riuscire a trovare il modo di metterlo prima o poi sul trono, nonostante gli avvertimenti del marito Lord Stafford....



Come da trama, il secondo episodio di apre con l'incoronazione di Elisabetta Woodwille come regina d' Inghilterra. Felice della propria vittoria (e del fatto che aspetta un figlio dal re, anche se poi si rivelerà una femmina, Elisabetta) per un po' accantona maledizioni e incantesimi e cerca davvero di essere una regina giusta anche con chi la odia, come il conte di Warwick. Certo, l'essere circondata da uan famiglia amorevole con lei ma comunque piena di arrivisti non è di aiuto: il giorno dell'incoronazione per colpa del padre Elisabetta comincia a gettare mxxxda su Isabella e Anna Neville, le figlie di Warwick, umiliandole (all'inizio involontariamente, lei sarebbe pure stata  disponibile a farsi accompagnare da loro all'incoronazione, è stato il padre che si è intromesso) e gettando le basi per un rapporto che via via sarà sempre più fatto di odio reciproco, motivato o meno, da entrambe le parti. 
Anche le due ragazze, in particolare Anna, provano ammirazione mista a timore per la sovrana; sono due ragazzine (nel romanzo addirittura erano ancora bambine, e la scelta fatta nella serie di dipingerle in questa puntata gia come giovani donne in età da marito non ha giovato alla loro immagine, purtroppo) che giocano a essere regine, e che inevitabilmente sono destinate ad essere due pedine nelle mani del padre. Il quale, rispetto a molti personaggi della serie, non vince certo il premio "genitore dell'anno"(assieme a lui sul podio la sua degna moglie e la madre di Margaret Beaufort): con le figlie è davvero brusco e talvolta pure cattivo, specialmente con la povera Isabella per la quale non ha alcun riguardo, nemmeno nel giorno delle nozze. Va bene, all'epoca era purtroppo ero che i figli (sia maschi che femmine) servivano principalmente per consolidare poteri e alleanze, i maschi erano un tantino avvantaggiati rispetto alle femmine ma non di molto (non penso che i matrimoni combinati fossero una gioia nemmeno per loro), ma santo cielo, gli esempi di padri che amavano le loro figlie certo non mancavano, come non mancano in questa serie (Richard Neville ed Edoardo). A Warwick non si può comunque non riconoscere la sua abilità come stratega, sempre pronto a trovare scappatoie e soluzioni, fossero anche sbagliate come quella di schierarsi contro Edoardo dopo averlo praticamente messo sul trono.
Altro personaggio che ci viene presentato in questa puntata è Margaret Beaufort, la regina della Rosa Rossa, del casato dei Lancaster: anche qui un personaggio non simpatico, molto duro ma anche umano: una donna che deve vivere per legge lontana dal proprio figlio (affidato allo zio Jasper Tudor), data in sposa a due uomini non scelti da lei, odiata dalla madre, che sogna la rivalsa e trova conforto nella fede, anche se purtroppo una fede fanatica che le fa vedere ogni cavolata come un segno di Dio a suo favore. Devo ammettere che le varie scene dove lei va a trovare il piccolo Enrico e fa per abbracciarlo ma lui non la ricambia, oppure quando prega dicendo "sono così malvagia da non meritare nemmeno il tuo amore? A che scopo servono le mie sofferenze!" mi hanno commossa. Del resto, anche qui lo script non ha reso molta giustizia al personaggio, visto che in questa serie Margaret dovrebbe avere 18 anni, dato che partorì Enrico a soli 13 anni rimanendo vedova poco dopo...si poteva anche mettere un minimo di speigazione a riguardo. Personaggio che ho apprezzato per la sua umanità è invece il marito di Margaret, Lord Stafford, un uomo che nonostante il matrimonio fosse combinato anche per lui, le vuole bene e vuole bene a Enrico, il suo desiderio è quello di proteggerli dai loro nemici.
Il terzo personaggio che si delinea è Giorgio, duca di Clarence e secondo fratello di Edoardo: prediletto dalla madre, da subito si vede come un giovane bello e con la fama  di seduttore, ma invidioso del fratello, al punto da prendere le armi contro di lui che invece è ancora convinto della storia dei "tre soli di York" (durante una battaglia, in cielo erano apparsi tre soli che tutti avevano interpretato come un segno divino a favore dei tre fratelli York: Edoardo, Giorgio e Riccardo). Giorgio sposa Isabella per interesse, forse c'è anche una debole attrazione, ma per ora nulla di più.
Devo dire che una parte triste in questa puntata l'hanno fatta i bambini: il piccolo Enrico costretto a vivere lontano dalla madre tanto che ormai non la riconosce più, la sorellina di Elisabetta sposata a un bambino coetaneo per gli interessi delle famiglie....ripeto, all'epoca era normale, però che tristezza!
Per quanto riguarda la famiglia Woodwille, comincia a capire che purtroppo il potere e l'ambizione sterminata hanno un prezzo: Richard Woodville e il figlio John vengono infatti uccisi sommariamente durante la rivolta, e questo fatto non può che confermare l'odio profondo tra Elisabetta e Warwick, attirando su di lui e sulla sua stirpe la maledizione della  sovrana. Devo dire che in questo momento è stata ben resa l'umanità e il dolore dei due personaggi, e in particolare  quello di Jacquetta non solo come moglie ma sopratutto come madre. Jacquetta mi piace, è sempre dalla parte della figlia ma non si risparmia dall'avvertirla che le sue maledizioni potrebbero avere pesanti conseguenze per tutti.
Intrigante e scaltra ma anche saggia....






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