domenica 2 settembre 2018

Come ti divento bella (I feel pretty), 2018

 Regia di   , con Amy Schumer (Renee Bennett), Rory Scovel (Ethan), Michelle Williams (Avery Le claire), Lauren Hutton (Lily Le Claire), Tom Hopper (Grant Le Claire), Naomi Campbell (Helen).




La trentenne Renee è una comune ragazza con una vita piatta e non troppo felice: è sovrappeso e  non si piace, vive in un buco a Chinatown, lavora in una succursale della grande casa di moda Le Claire e la sua vita si divide tra un lavoro che odia, le uscite con due amiche alla disperata ricerca di ragazzi e umilianti e snervanti sedute in palestra nel disperato tentativo di dimagrire e realizzare il suo sogno: diventare bella.
Un giorno a causa di un incidente batte la testa e, al suo risveglio, guardandosi allo specchio vede che il prodigio è accaduto: è finalmente diventata bellissima! Ora Renee è sicura che la sua vera vita può cominciare...



Simpatica commedia appena uscita e osannata da tutti per come tratta il tema dell'ossessione per la bellezza fisica e per i canoni estetici che la società impone. C'è molto di positivo e qualche pecca.
In effetti, la povera Reneè francamente fa una vita che nessuno le invidierebbe: lavora in un sottoscala, vive in un buco, frequenta bettole con le amiche o si iscrivono a siti di incontri nella speranza di rimorchiare un qualcuno qualunque. E inoltre, è afflitta (perchè parliamoci chiaro, di quello si tratta) da quello che io stessa (che purtroppo sono molto simile a lei come stazza) definisco "un corpaccione", che le procura molta sofferenza: nei negozi non trova vestiti, in palestra non trova scarpe adatte  perchè ha il 40, sa benissimo che al primo sguardo anche sulla foto del sito di appuntamenti verrà scartata perchè il fisico è la prima cosa che si guarda; lo sguardo con cui si osserva nello specchio penso sia quello che hanno avuto almeno una volta nella vita molte (e molti) di noi, io sicuramente.
La ragazza soffre a tal punto da convincersi una sera, dopo aver visto in tv il film "Big", a chiedere la stessa cosa del bambino protagonista;e pochi giorni dopo, cadendo in palestra, batte la testa. Al suo risveglio, il miracolo: guardandosi allo specchio Reneè vede la strafiga che aveva sempre sognato di essere. Attenzione però:: è solo il suo occhio che si vede così, gli altri continuano a vederla come è veramente.E quindi subisce una vera è propria trasformazione: carica di autostima, rivoluziona la sua vita, riesce a trovare il coraggio per sottoporsi al colloqui di lavoro presso la casa madre dove lavorano solo modelle superfashion, pian piano riesce a fare carriera a tal punto che viene considerata persona di fiducia da Avery, la nipote della fondatrice, riesce anche a "sedurre" Ethan, timido ragazzo conosciuto in lavanderia e lontano dal prototipo del maschio Alfa.
Ma il rovescio della medaglia è in agguato: Reneè senza accorgersene diventa anche un po' arrogante, pensando di aiutare le persone e di conoscere cosa è meglio per loro arriva a prevaricare le due amiche e, in alcuni punti, anche Avery. Il punto è, però, che Reneè non è veramente cambiata, nemmeno interiormente: si sente cosi solo perchè ha preso una botta in testa, ma cosa accadrà una volta terminato "l'incantesimo"? Non è scontato dirlo, possiamo solo dire però che il messaggio sicuramente positivo lascia qualche dubbio, visto che in alcune situazioni si scade nel patetico e nell'assurdo: non possiamo non tenere conto del fatto che Reneè in questo caso è una persona che non ha alcuna percezione di se', ed è da questo che deriva la sua autostima piuttosto che da altro. Da questo punto di vista ho apprezzato di più il personaggio di Avery: bella, ricca, intelligente, deve però sopportare, oltre al peso di essere la nipote della fondatrice (e quindi non all'altezza) un problema davvero grosso: una voce stridula e ridicola, a causa della quale fatica a farsi prendere sul serio. Ho trovato molto brava Michelle Williams nel caratterizzare anche con portamento e gesti le paure e la sofferenza espressa d questo personaggio. C'è poi il personaggio della ragazza magra (un po' troppo, a dire la verità) che Reneè conosce in palestra, e che al suo opposto si lamenta perchè conosce solo persone che non guardano al di là del suo bell'aspetto: certo, è facile immedesimarsi in Reneè che non le crede, ma purtroppo le sfumature della non accettazione fisica sono varie, ed è sciocco ignorarlo.
Infine, solito titolo italiano che stravolge quello  originale: Reneè non diventa bella, si sente bella. E' diverso, molto diverso. 
Film che comunque lancia molti spunti di riflessione e affronta l'argomento in modo ironico e simpatico. 


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