martedì 27 ottobre 2015

La famiglia Belier (La Famille Bélier), 2014

 Regia di Éric Lartigau, con Karin Viard (Gigi Belier),Francoise Damien (Rodolphe Belier), Louane Emera (Paula Belier),Luca Gelberg (Quentin Belier),Roxane Duran (Mathilde),Eric Elmosnino (Fabien Thomasson), Ilian Bergala (Gabriel).


Paula Belier è una sedicenne francese, unica udente della sua famiglia: sia i genitori che il fratello Quentin sono infatti sordomuti.

Dato che i genitori hanno un'azienda agricola Paula è quindi indispensabile per fare da tramite con clienti, fornitori e affaristi vari; a scuola però durante la lezione di musica scopre non solo d amare molto il canto, ma di esserne particolarmente portata: ha una splendida voce, tanto che l'insegnante di musica si offre non solo di darle lezioni gratis ma anche di segnalarla ad una famosa scuola parigina.
Ma i genitori non accolgono con favore questa novità.....



Grande successo della passata stagione cinematografica in Francia, questa commedia ha come particolarità il fatto di ritrarre una famiglia "diversa" dove su quattro persone tre sono sordomute, come una qualunque famiglia con problemi comuni a tutti.

Per Rodolphe Belier e sua moglie Gigi, essere sordomuti non è affatto un problema, anzi è un tratto distintivo di cui andare fieri; ed in effetti è ammirevole come non si sentano affatto impediti in nulla, anzi Rodolhpe decide ad un certo punto di candidarsi come sindaco della città.
Purtroppo però, sentirci in alcuni casi è indispensabile, ed ecco che i Belier devono contare per molte cose sulla figlia Paula, unica udente della famiglia, ed è proprio a riguardo di ciò che la simpatica famiglia mostra un difetto a mio avviso non trascurabile: i genitori si dimostrano abbastanza egoisti e incuranti dei desideri e delle esigenze della figlia: addirittura la madre a un certo punto mostra un notevole razzismo, dicendo alla figlia che lei non sopporta quelli che ci sentono e che, quando le dissero che la bambina era nata sana e sentiva, era disperata e inconsolabile, ma il marito la consolò dicendole che anche se sentiva, l'avrebbero educata come una sordomuta e quindi sarebbe stata come loro......che cosa orribile!
del resto Paula deve nascondere la sua passione per il canto e prendere lezioni di nascosto proprio per colpa dei genitori, che alla fine si ricredono (molto bella la scena in cui loro assistono all'esibizione della figlia, scena completamente muta perchè vista dalla loro parte); insomma questi simpatici Belier li ho trovati anche un tantino egoisti. Ma forse, anche questo fa parte del rendere la normalità dei personaggi: non è detto che chi si trova in una determinata situazione sia sempre buono e caro come di solito lo si dipinge.
Dato che il film dipinge una famiglia in situazione di assoluta normalità dove l'essere sordomuti è solo un dettaglio, non capisco le polemiche arrivate a questo film da parte di vari rappresentanti delle comunità sorde (non solo in Francia).
Oltretutto, come nel film, tre attori su quattro sono sordomuti: i genitori e il fratello quentin, mentre Louane Emera, la giovane attrice che interpreta Paula, è udente e per questo ha dovuto imparare il linguaggio dei segni; oltretutto, è stata scelta appositamente dal regista tra i partecipanti della trasmissione "The Voice", proprio per le sue doti canore, indispensabili per il personaggio. Tanta fatica è però valsa la pena, visto che la giovane con questo ruolo non solo ha acquistato notorietà presso il pubblico, ma ha anche vinto il premio Cesar come "migliore promessa femminile".






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