martedì 25 novembre 2014

Buon compleanno, Sofia!

Arrivo con due mesi circa di ritardo....questo perchè inizialmente non avevo pensato di scrivere questo post. Di solito quando si tratta di compleanni mi accodo sempre ad altri blogger più autorevoli di me, ma stavolta nessuno ha pensato a un Sophia Loren's day....e mi sono detta: "e perchè non posso fare un post mio personale, se mi fa piacere?". Francamente non credo che nessuno mi sbranerà.
Il 20 settembre 2014 Sophia Loren (ma io preferisco sempre togliere il "ph"), l'attrice italiana più famosa al mondo (non dico la più brava, perchè secondo me la più brava attrice italiana di tutti i tempi è Anna Magnani), ha compiuto 80 anni: è nata infatti il 20 settembre 1934.
La mia preferenza verso di lei è dettata, oltre al suo fondamentale contributo al cinema italiano, anche da un ricordo affettivo personale: durante la mia adolescenza è stata una degli "amici" cinematografici che mi hanno fatto compagnia, che mi hanno divertito, consolato, raccontato storie e mostrato mondi diversi....per questo scelgo di farle gli auguri con la recensione di uno dei miei preferiti fra i suoi film:

Peccato che sia una canaglia, 1954

Regia di Alessandro Blasetti, con Sofia Loren (Lina Stroppiani ), Marcello Mastroianni (Paolo Silvestrelli ), Vittorio De Sica(Professor Stroppiani), Marcella Melnati (nonna Stroppiani),Memmo Carotenuto (il commissario).

Paolo, ingenuo e onesto tassista romano, s'innamora di Lina, una bella ladra figlia di un'intera famiglia di ladri di antica dinastia che non solo non capisce dove sbaglia, ma addirittura ha tutta l'intenzione di continuare per la propria strada.
Con il suo amore Paolo spera comunque di poter redimere Lina, ma data al vicinanza della famiglia di lei la cosa si fa piuttosto difficoltosa....


Nella sua recente biografia intitolata "Ieri, oggi e domani- La mia vita", Sofia Loren dedica una parte speciale a questo film, dato che su questo set conobbe Marcello Mastroianni, amico di una vita. Una delle frasi con cui descrive la lavorazione del film è "Quanto ci divertivamo!Eravamo giovani e incoscienti e il mondo ci sorrideva".


Credo che questa frase riassuma perfettamente lo spirito di questo film, perlomeno è quello che è arrivato a me giovanissima spettatrice (avevo 15 anni la prima volta che lo vidi): un film divertente e gioioso, in cui anche gli attori di divertirono a girare mettendo non solo il loro talento ma anche molta spontaneità, inoltre è ben evidente la sintonia e il legame che si era creato tra i due giovani attori Loren e Mastroianni, "guidati" dal vecchio leone De Sica.
La commedia - tratta da "Il fanatico", un racconto di Alberto Moravia contenuto nella raccolta "Racconti romani"- è simpatica e incentrata, a mio avviso, più sui caratteri che sulla trama in sè. Alessandro Blasetti era uno dei registi di punta del cinema italiano all'epoca dei "telefoni bianchi" e, sopravvissuto alla guerra e alla rivoluzione del neorealismo, mostra di non aver perso il suo smalto e gira un film dal ritmo agile e con due personaggi non comuni (De Sica e la Loren), che riesce a rendere simpatici nonostante siano, di fatto degli imbroglioni e ladri che vivacchiano approfittando della sbadataggine altrui.
Come non rimanere affascinati dalle schermaglie d'amore dei due giovani protagonisti sullo sfondo di una Roma appena uscita dal duro dopoguerra, e che si sta riprendendo tra corse in macchina, in Vespa, bagni estivi nel fiume, locali da ballo? A ben vedere è un film che in qualche modo anticipa quel filone di "neorealismo rosa" che arriverà solo l'anno dopo con "Poveri ma belli".
Inutile poi parlare degli attori, bravissimi, vivaci, e belli. Insomma, un film di quelli che si rivedono sempre volentieri e che trasmettono tanta allegria!








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