domenica 8 novembre 2020

Peter Pan, 1924

 


Regia di Herbert Brenon, con Betty Bronson (Peter Pan), Mary Brian (Wendy), Jack Murphy (John),Philippe De Lacy (Michael), Virginia Brown (Campanellino), Ernest Torrance (Capitan Uncino), Anna May Wong (Giglio Tigrato),Eward Kipling (Spugna).


Londra, inzio ‘900. I tre fratellini Darling Wendy, John e Michael  amano tantissimo ascoltare e rivivere giocando le avventure del loro eroe preferito Peter Pan, il bambino che vola e non vuole crescere. Una sera Peter, che è tornato a prendere la sua ombra rubatagli dal cane Nana, viene scoperto dai bambini e, dopo aver fatto amicizia,  egli  ha un’idea: portarli con sè nella sua Isola che non c'è. 
Inizia così una fantastica avventura che comprende anche la gelosa fatina Campanellino, la principessa indiana  Giglio Tigrato e soprattutto il temibile Capitan Uncino, acerrimo nemico di Peter…


La prima versione cinematografica dei romanzi di James Matthew Barry "Peter Pan nei giardini di Kensington" e "Peter Pan e Wendy" ( ) è davvero un bel film. L'autore, all'epoca ancora in vita, collaborò attivamente alla realizzazione del film e alla sua sceneggiatura.
Il film segue abbastanza fedelmente la trama del romanzo e in alcuni punti gli sceneggiatori mantennero anche gli stessi dialoghi; gli effetti speciali non mancano, da quelli più tecnici (concentrati prevalentemente nella rappresentazione di Campanellino (con la figura dell'attrice che la interpreta ridotta a livelli minuscoli e circondata da una sfera di luce) a quelli "casalinghi" (l'ombra di Peter, le sirene, il volo dei bambini) che non sfigurano assolutamente di fronte agli altri ma anzi contribuiscono a creare un'atmosfera magica, allegra e anche accolgiente nelle scene ambientante nella stanza dei bambini (la mia parte favorita).
La parte del protagonista fu assegnata dallo stesso Barrie a una giovane attrice da poco esordiente, Betty Bronson, che dona al personaggio di Peter una grazia e una leggerezza da folletto che ben si addicono al personaggio.

Non so se gli altri attori bambini avessero già qualche esperienza di recitazione alle spalle (forse solo la Bronson e l'attrice che interpreta Wendy), ma in ogni caso li ho trovati veramente bravi e incisivi nei loro ruoli, un gruppetto molto ben assortito che non sfigura affatto a confronto con gli attori adulti; tra i quali credo che all'epoca il più noto fosse Ernest Torrance, un Capitan Uncino che dà veramente un'impressione di cattiveria ed è irredimibile. Una menzione speciale per George , l'attore che "interpreta" il cane Nana: travestito in un comune (e un poco inquietante a mio avviso) costume da cane, riesce comunque a dare una personalità al personaggio non limitandosi al semplice "fare il cane".
Scenografie e ambientazioni semplici ma  molto curate nei dettagli e il colorito seppia e blu tipico di molti film dell'epoca contribuiscono fortemente alla bellezza della pellicola.
Nel 2000 l'unica copia esistente della pellicola è stata inserita nella lista di film da salvaguardare, e pare inutile aggiungere che da questo film Walt Disney trasse fortemente ispirazione per il suo lungometraggio del 1953, viste le somiglianze.




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