martedì 17 novembre 2020

L'allieva, 2016


 Ideata da Peter Exacoustos, con Alessandra Mastronardi (Alice Allevi), Lino Guanciale (Claudio Conforti), Dario Aita (Arthur Malcomess),Jun Ichikawa (Yuckino Nakahma),Anna Dalton (Cordelia Malcomess), Martina Stella (Ambra Negri Della Valle),FRancesca Agostini (Lara Proietti),Marzia Ubaldi (nonna Amalia), Ray Lovelock (Paul Malcomess).


Alice Allevi è una studentessa di Medicina indecisa sul proprio futuro. Avendo contribuito a risolvere il caso dell'omicidio della badante di sua nonna, decide di intraprendere il percorso di Medicina Legale, per cercare di dare voce a chi non ce l'ha più....




Altra serie tv che ho recuperato durante il primo lockdown, tratta dalla serie di romanzi di Alessia Gazzola. Non mi sono particolarmente appassionata ma l'ho trovato comunque un prodotto gradevole  leggero e simpatico, così come del resto i due libri che ho letto. 

Certo il personaggio della protagonista Alice rispecchia un po' il clichè della "ragazza della porta accanto" semplice, simpatica e anche goffa che però possiede straordinarie doti di un qualche tipo e che oltretutto riesce a fare strage di cuori conquistando gli esemplari maschili ritenuti più "difficili" o abituati a ben altri tipi di conquiste, però in questo caso la cosa non risulta fastidiosa, forse anche per la simpatia della Mastronardi che in questo caso si adatta perfettamente al personaggio che interpreta. 

Come da trama Alice è una studentessa di Medicina come tante, indecisa sul percorso da intraprendere per la propria specializzazione: l'omicidio della badante di sua nonna, avvenuto nel primo episodio e nella cui risoluzione gioca un ruolo importante scoprendo di avere insospettabili doti intuitive e investigative, le serve per decidere di scegliere la medicina legale. La strada è tutta in salita dato che da subito si deve scontrare con un ambiente dove dominano la Wally, un prof. superesigente e arcigna (almeno all'apparenza), il giovane dottor Conforti, affascinante e irritante allo stesso tempo e il Supremo, direttore dell'ateneo e padre (ma questo Alice lo scoprirà in seguito) di Arthur. il ragazzo con cui ha una relazione a distanza in quanto impegnato a inseguire in giro per il mondo la propria carriera da giornalista. 


Gli episodi sono più o meno strutturati tutti nello stesso modo, classico, e le vicende personali di Alice si alternano (e a volte intrecciano) con i vari casi di cui la ragazza viene chiamata a occuparsi proprio in aiuto della polizia: la drammaticità di questi ultimi si alterna quindi alla leggerezza delle vicende della protagonista sulle quali, anche quando sono serie, non viene mai calcata la mano in modo particolarmente intenso, il che non è una cosa del tutto negativa in questo caso anche se il rischio "superficialità"  è sempre dietro l'angolo.

Ad Alice fanno da contorno vari personaggi: l'amica e coinquilina giapponese Yukino, il fratello Marco, l'affettuosa nonna Amalia, l'amica Lara, la snob collega Ambra, il già nominato Arthur, tutti con il loro carattere, la loro storia, anch'essi non particolarmente approfonditi a mio avviso e con alcune dinamiche interprersonali che a volte sembrano scorrere troppo veloci per essere credibili (penso al fidanzamento tra Yukino e Marco)  ma nemmeno troppo superficiali. Tutti gradevoli e che attenuano la pesantezza di casi a volte veramente drammatici con temi spesso purtroppo di attualità  quali bullismo, femminicidio, droga e altro. Certo non ho potuto non notare la superficialità con cui è stato liquidato l'episodio di bullismo di cui la stessa Alice è rimasta vittima, unica  cosa che mi ha fatto veramente storcere il naso.

Insomma nulla di particolarmente speciale ma comunque un prodotto gradevole e non così pesante come altri del suo genere.

Pare che quest'anno fosse in lavorazione la terza stagione della serie, le cui riprese sono state interrotte a causa della pandemìa in corso, ma se non ho capito male le stavano terminando prima del nuovo lockdown....




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