sabato 14 novembre 2020

Forrest Gump, 1994


Regia di Robert Zemeckis, con Tom Hanks (forrest Gump), Robin Wright (Jenny), Sally Field (signora Gump ) Gary Snise (Tenente Dan), Mykelti Williamson (Buba).



Alla fermata dell'autobus, Forrest Gump racconta la storia della sua vita ad ascoltatori occasionali.
Nato in Alabama e figlio di una madre single, fin da piccolo Forrest a causa di un lieve ritardo mentale ha dovuto fare i conti con i bulli che tormentavano lui e l sua migliore amica Jenny; per reazione (e quasi per caso) ha cominciato a sviluppare altre abilità fisiche ed emotive che li porteranno ne corso della sua vita ad essere alla ribalta pur senza cercarlo veramente. Sopravvive al Vietnam e in ricordo dell'amico morto Buba riesce a fondare un impero sulla pesca dei gamberi, vivrà varie vicissitudini prima di ritrovare Jenny....





Spulciando il blog mi sono accorta che nel passaggio da Splinder a Blogger nel 2011 sono andati perse numerose recensioni, cosa di cui mi accorgo solo ora. 
E quindi ora mi tocca rimediare con pazienza, cominciando da uno dei miei film favoriti che non poteva assolutamente non essere presente su questo blog e che tra l'altro quest'anno compie 25 anni.
A mio parere Forrest Gump è uno dei film che ha più segnato la mia generazione e il cinema degli anni '90, basti pensare a come alcune frasi pronunciate nel film (prima fra tutte il celeberrimo "La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita") siano entrate nel linguaggio comune o alle citazioni che ha a sua volta avuto in tanti film.
Il protagonista, a mio avviso, è la personificazione del mito del "sogno americano", dove anche la persona più semplice con la buona volontà e il duro lavoro può arrivare ovunque e diventare qualcuno. Forrest infatti,  ragazzo disabile e con lieve ritardo mentale  cresciuto da una madre single nell'Alabama degli anni '50, nel corso della sua storia (che coincide con circa 30 anni di storia americana) grazie a una serie di fortunate coincidenze e ad alcune sue particolari abilità fisiche  arriva a vivere una vita straordinaria, incontrando e ispirando senza volerlo personaggi famosi,diventando eroe di guerra durante il Vietnam, Campione mondiale di ping pong e industriale di successo. 

Verrebbe da dire "che cxxxxo!", ma in realtà anche Forrest ha i suoi dispiaceri, dato che non riuscirà a salvare l'amata Jenny, che al contrario di lui essendo rimasta vittima da bambina di abusi sessuali non riesce a superare il trauma, vive una vita di eccessi e sbagli in cui l'unico periodo sereno è quello trascorso con Forrest e muore di Aids quando questa malattia era ancora agli inizi. 
Riesce invece involontariamente (e contro la volontà dello stesso) a fare la differenza nella vita del tenente Dan, lo scorbutico superiore immerso nella logica militaresca che Forrest salva in guerra e a cui vengono amputate le gambe, rendendolo ancora più acido (cosa perfettamente comprensibile): la sua vita sarà una continua discesa negli abissi ma una volta toccato il fondo, grazie all'incontro con Forrest che lo coinvolge nella sua impresa della pesca dei gamberi, riuscirà a riconciliarsi con la vita e a risalire la china trovando, alla fine, il suo posto nel mondo. 
In tutto ciò Forrest mantiene la sua straordinaria semplicità, anche quando incontra persone famose (tra cui ben tre presidenti USA) vive la cosa in modo normalissimo senza dare troppa importanza alla straordinarietà degli eventi. 
Insomma la storia ha varie metafore e piani di lettura, e forse anche per questo è un film sempre gradevole da rivedere, che appassiona dopo tanti anni. 
Per l'epoca una delle cose più notevoli furono senza dubbio gli effetti speciali nelle scene in cui Forrest incontra personaggi famosi già defunti da tempo, girati in CIG (ovvero si prende un filmato di repertorio dove il personaggio in questione è presente e si inserisce in modo digitale Forrest Gump rendendolo parte della scena). L'effetto finale è un notevole coinvolgimento dello spettatore, che è inconsciamente indotto a pensare che Forrest Gump sia realmente esistito, aumentando così l'illusione scenica che già normalmente si crea quando si guarda un film. (quest'ultima parte l'ho copiata da Wikipedia per semplicità, mi sembra corretto dirlo).

In sottofondo una colonna sonora che non poteva non essere ricchissima, con brani di Elvis Presley, Beach Boys, Bob Dylan, Doors, Aretha Franklin, Mamas and Papas, Simon and Gurfunkel e molti altri. 
Intense le interpretazioni degli attori, oltre a Tom Hanks più in evidenza per ovvie ragioni abbiamo Robin Wright nel tormentato ruolo di Jenny, Gary Snise nell'altrettanto tormentato tenente Dan e Sally Field in quello della mamma di Forrest.
Il film vinse nel 1995 sei premi Oscar: miglior film, miglior regista, migliore attore protagonista, migliori effetti speciali, montaggio e sceneggiatura non originale. Ebbe anche due nomination ai David di Donatello. 









































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