domenica 26 luglio 2020

Pollo alle prugne (Poulet aux prunes) 2012

Regia di Vincent Paronnaud e Marjane Satrapi, con Mathieu Almaric (Nasser Alì), Maria de Medeiros (Faranguisse), Goishifeht Farahani (Irane),Chiara Mastroianni (Lilli adulta), Isabella Rossellini (madre di Nasser Alì),Edouard Baerl (Azrael).

Theran 1958: il violinista Nasser Alì vive talmente in simbiosi con il proprio strumento e la propria musica che quando la moglie, in un accesso di rabbia, glielo distrugge, decide di lasciarsi morire.
Negli otto giorni in cui invoca Azrael (l’angelo della morte), rievoca la sua vita, segnata da un grande amore perduto…

Tratto da un fumetto di Marjane Satrapi (la stessa autrice di “Persepolis”), questo film capita proprio a fagiolo in questo particolare momento della mia vita…in senso ironico, beninteso: ci voleva proprio un bella serata guardando una storia di rimpianto, dolore per un amore perduto, per una vita vuota e senza senso!
Al di là di questo il film non mi è piaciuto molto, il protagonista mi ha suscitato una forte antipatia: capisco che l’infelicità possa rendere duri, ma quando non si fa nemmeno niente per evitarlo non si può prendersela con gli altri!
Già il fatto che non ama il proprio figlio perché è un bambino grasso e una delle cose che lui odia di più al mondo sono i grassi (bel messaggio, complimenti!) mi ha suscitato antipatia a primissima vista, ma poi proseguendo il film….si arrende con troppa facilità alla prima difficoltà che si presenta nella sua storia d’amore (e quindi che rimpiangi che non hai nemmeno fatto nulla pe combattere?), sposa una poveraccia che non ama come ripiego e poi la maltratta (psicolgicamente) scaricandole addosso la sua frustrazione….basta!!!!!!! I baffettini poi completano l’opera (lo confesso, provo una forte negatività per chi ha barba e baffi!).
Non è che non abbia del tutto capito il tentativo del regista di  fare un film poetico, è che secondo me non ci è riuscito. E il personaggio più simpatico è l’angelo della morte…detto tutto, mi pare!



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