venerdì 17 luglio 2020

Chiamatemi Anna (Anne with an "E"), 2018



Ideata da Molly Walley- Beckett, con Amybeth McNulty (Anna Shirley), Geraldine James (Marilla Cutberth), R.H. Thomson (Matthew Cutberth), Dalila Bela: (Diana Barry), Lucas Zade Zumman (Gilbert Blythe), Corinne Koslo (Rachel Lynde), Croy Gruther Andrews (Cole MacKenzie), Kyla Matthews (Ruby Gillis).

Dopo la morte del padre Gilbert si imbarca su una nave come operaio alle caldaie, dove fa amicizia con Bash, un ragazzo di colore. Al suo ritorno decide di intraprendere gli studi per diventare medico. Intanto Anna scopre che Marilla e Matthew avevano un altro fratello, Michael, morto tragicamente e la cui morte causò alla madre una forte depressione: per questo Marilla non si è mai sposata, dovendo occuparsi della malata. Intanto la zia Josephine, rimasta sola dopo la morte della "migliore amica" Gertie, decide di aiutare Cole prendendolo a vivere con lei e pagandogli gli studi.
Dopo il mancato matrimonio tra Prissy e il signor Philips e la partenza di quest'ultimo, ad Avonlea arriva la prima insegnante donna, Miss Lynch...




La seconda serie di "Anna dai capelli rossi", pur essendomi piaciuta molto come la prima, mi ha fatto anche sospirare più di una volta con  il solito problema già segnalato per la prima serie e qui amplificato 
Era davvero necessario far diventare la vecchia zia Josephine protagonista di una storia d'amore lesbo, oltretutto trattata in un modo a mio avviso ridicolo? Ovvero: la zia ha sempre tenuto nascosto a tutti (si fa per dire visto che invece a vedere qui lo sa mezza America) il suo segreto, e difatti ufficialmente viveva con la sua migliore amica. Tra quei tutti risultan ovviamente i familiari (i Barry, la famiglia di Diana); ma improvvisamente cosa fa la zia? Organizza così di botto una festa piuttosto particolare per ricordare la compagna deceduta invitando - comprensibilmente- tutti gli amici che sapevano di loro ma anche- incomprensibilmente- la nipote (ancora una ragazzina delle medie, sottolineiamo)e i suoi amici. Ragazzi che anche qui, meglio tenerlo presente- finora hanno ricevuto come è ovvio un'educazione tradizionalissima e quindi nemmeno sospettano che possano esistere certe cose (anche se Cole sta già sperimentando turbamenti molto chiari in tal senso). Normalissimo quindi che la povera Diana rimanga talmente sconvolta che le prende quasi un coccolone; ma poi, la zia non aveva paura che la nipote una volta a casa rivelasse tutto ai genitori? Che pastrocchio ! 

Peccato perchè la tematica omosessuale sarebbe stata comunque ben sviscerata dal personaggio di Cole e dalla sua storia; ed  essendo questi un personaggi inventato non avrebbe stonato così tanto. 
Ho invece apprezzato di più la decisione di dare un background a Marilla e Matthew, in modo da provare a spiegare il perchè i due fratelli non siano riusciti a costruirsi una vita fuori dalla loro fattoria; è una storia triste ma a ben vedere anche il destino due lo è stato fino all'arrivo di Anna. 
Per il resto è stato tutto abbastanza soddisfacente - con pochi altri momenti "meh"- e anche il rapporto tra Anna e Gilbert è meglio approfondito: c'è rivalità ma anche amicizia, meglio sviscerata che nel romanzo. 
In questa serie i titoli degli episodi sono citazioni riprese dal romanzo "Middlemarch" di George Eliot.


1 commento:

  1. Sono alla fine della prima serie e tu mi vai a fare spoiler di tutto il resto.
    Non m'interessa per nulla la tua opinione, vorrei sapere solo se per te è una serie di qualità.
    Per dire che non lo è bastava molto,ma molto meno.
    Non sei capace di scrivere.
    Mi spiace.

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