martedì 9 marzo 2021

Marie Antoniette, 2007


Regia di Sofia Coppola, con Kirsten Dunst (Maria Antonietta), Jason Schwartzman (Luigi XVI), Rip Torn (Luigi XV), Marianne Faithfull (Maria Teresa D'Austria), JAmie Dornan (Hans Axel di Fersen), Steve Coogan (Conte de Mercy), Asia Argento (Madame Du Barry), Rose Byrne (Duchessa di Polignac).




Francia 1769: la principessa austriaca Maria Antonietta, figlia dell'imperatrice Maria Teresa, viene mandata in Francia per sposare Luigi Augusto, nipote di Luigi XV, matrimonio combinato dai due sovrani in carica per suggellare l'alleanza tra i rispettivi Paesi.
Maria Antonietta ha solo 14 anni e da subito la vita a corte non è semplice per lei: completamente sola (può contare solo sull'ambasciatore De Mercy), è malvista da molti perchè austriaca e si trova ad avere a che fare, oltre che con abitudini e costumi totalmente diversi, con un fidanzato (poi marito) goffo e bruttarello. Adattarsi per la giovane principessa è dura, e per consolarsi si sfoga in eccessi.....




Con questa pellicola Sofia Coppola rilegge in chiave pop la storia di Maria Antonietta, personaggio che non ha certo bisogno di presentazioni. 
Basandosi in larga parte sulla biografia di Antonia Frazer "Marian Antonietta- La solitudine di una regina" la regista rende un po' di giustizia a una figura storica odiata dai contemporanei e fortemente travisata nel corso dei secoli successivi, mostrandola per quello che in realtà era: una ragazzina privata molto presto della sua famiglia (che non rivide mai più, a parte il fratello Leopoldo che andò a trovarla a Versailles) delle sue abitudini e di quella che era stata fino ai 14 anni la sua vita per essere catapultata in un'età adulta ostile come il mondo in cui le capitò in sorte di vivere. Per quanto preparata potesse essere fin da piccolissima a questa prospettiva di vita (cosa normalissima ) non deve essere stato facile per Maria Antonietta affrontare tutto ciò; logico che abbia fatto molti sbagli, tra cui rifugiarsi negli stravizi e negli eccessi che le venivano offerti (non era certo l'unica alla corte, comunque). La regista sceglie di seguire la giovane Delfina , poi regina, nel suo percorso di vita che comprende anche il cambiamento dovuto all'età,  accompagnandola fino alla maturità e al triste momento dell'inizio della rivoluzione. Sopratutto il fatto di diventare madre segnò per Maria Antonietta una crescita e una maturità che però la allontanarono ancora di più dal popolo francese nonostante segnasse anche la fine degli eccessi per cui veniva spesso criticata e che rappresentavano semplicemente la compensazione alla solitudine e alle frustrazioni con cui doveva convivere ogni giorno. 

La protagonista è ottimamente interpretata da Kirsten Dunst che riesce a essere sempre credibile pur passando da ragazzina ingenua a giovane donna con una certa dose di malizia naturale, fino al ruolo più maturo di madre e regina che avverte che il suo destino sta per compiersi. Molto adatta anche fisicamente per la sua bellezza. 
Anche l'attore che interpreta Luigi XVI è molto bravo nel ruolo che ricopre, e come coppia funzionano in modo credibile mostrando come con il tempo i due coniugi riuscirono comunque a costruire un rapporto di affetto nonostante le difficoltà iniziali. 
La parte del leone ovviamente la fanno le scenografie, i costumi e le ambientazioni: girato realmente per gran parte all'interno di Versailles (autorizzazione data senza precedenti nella storia), i costumi sono opera della costumista italiana Milena Canonero (premio Oscar 2007 per i migliori costumi) e le scarpe ideate e prodotte d Manolo Blahnik. Il risultato e un insieme di creazioni colorate, particolari e stravaganti, il tutto accompagnato da una colonna sonora basata sulla commistione di pezzi moderni riadattati in uno stile classico adatto alla musica dell'epoca (cosa che personalmente amo molto e la ritengo molto interessante).
Una nota stonata, l'inspiegabile scelta di Asia Argento nel ruolo della DuBarry. E mi limito a dire questo per educazione....






3 commenti:

  1. L'ho adorato, decisamente splendido per una come me che ama alla follia tutto ciò che riguarda la rivoluzione francese.
    Hai ragione, la Argento è parecchio stonata, la Du Barry non era certo così vajassa XD

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    1. anche io ho pensato la stessa parola, ma non ho voluto metterla per non risultare troppo cattiva! ;)

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  2. Lo adoro! 😍 È proprio una coccola per gli occhi e per l'anima. Rimango nel momento di estasi per non dover aprire bocca sulla Argento 🤦🏼‍♀️

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